Capitolo 13 (Mia pt.1)

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(Zulema's pov)

"Cazzo" sussurro mentre guardo i fogli sopra la mia scrivania, in cerca di una soluzione alternativa che sembra non esistere.
"Ciao hermana q pasa?" Chiede Saray entrando dalla porta con un sacchetto in mano.
"Succede che ho sempre problemi! Adesso la sede di Roma vuole che vada la per un consulto e per accettare un caso"
"Dio. Ancora? Ma sai di cosa si tratta?"
"Si più o meno. È un penale grosso e vorrebbero una mano. Ovviamente non posso tirarmi indietro"
Chiudo il fascicolo davanti a me, e guardo fuori dalla finestra, ammirando Madrid dall'alto.
Scuoto la testa, mentre penso al viso di Macarena quando scoprirà che dovrò tornare via per un'altra settimana.
Non può funzionare in questo modo.
So quanto ci sta male per la nostra distanza, ed è cosi anche per me, ma lei sembra soffrirne di più.
"Smettila di pensare...tieni" mi allunga la busta bianca, e quando la apro noto che c'è un'insalata del CEBO.
"Maca ha detto di darti questo. È il pranzo"
Sorrido e annuisco, per poi prendere il cellulare e scriverle un semplice 'grazie' accompagnato da un cuore rosso.
È una semplice insalata, quella che ordino spesso al ristorante quando ho fretta.
Mi fa sorridere come lei mi conosca e al tempo stesso l'idea di dover vedere il suo viso deluso per la mia partenza mi confonde la mente.
Mi appoggio allo schienale della mia sedia e sposto un po il sacchetto.
"Non ho fame adesso"
"Okay...ma devi mangiare qualcosa Zulema"
"Non muoio se salto un pasto. Mangiala tu" alza gli occhi al cielo e si siede di fronte a me.

"Lo sai vero che ti stai innamorando profondamente di Maca?"
"Gitana..."
"No...basta negare. La ami. Prima lo ammetti e meglio di sentirai" scuoto la testa, mentre riporto gli occhi su quella città incasinata e piena di energia.
Questa città in cui sto vivendo forse l'esperienza più forte, per quanto riguarda i sentimenti.
Macarena è una costante ultimamente nella mia testa.
Una costante che non vuole andarsene in nessun modo: penso a lei costantemente e vorrei averla qui ogni secondo.
Un'improvvisa idea mi arriva in testa come una freccia che colpisce il bersaglio.
Con un piccolo scatto prendo il telefono, e chiamo Miranda, sotto lo sguardo incuriosito e stranito di Saray.
"Cosa stai facendo?"
"Si?" Chiede Miranda rispondendo dopo qualche squillo.
"Ciao sono Zulema. Volevo chiederti un favore"
"Certo. Tutto per la mia avvocatessa preferita" rido e annuisco, cliccando sul computer per guardare i giorni richiesti.
"Puoi giustificare le assenze di una mia specializzanda dal corso universitario? Sto facendo un progetto: il migliore del gruppo verrà con me nel mio prossimo viaggio all'estero"
"Wow Zulema credo sia un iniziativa fantastica! Farà bene avere esperienze di questo tipo. Fortunato chi gode della tua fiducia e del tuo insegnamento"
"Esatto. Credo sia una soluzione più che buona"
"Si. Chi è la persona? Hai gia scelto?" Sorrido, mordendomi poi il labbro inferiore, mentre Saray sbuffa una risata, scuotendo la testa.
"Si. Macarena Ferreiro. Lavora sodo. È la migliore e se lo merita"
Alzo le spalle a Saray, mentre sento Miranda affermare e sostenere quello che ho appena detto.
Comincia a parlarmi di come sia sempre stata una studente modello: voti alti e carattere da invidiare.
Giro gli occhi al cielo pensando a quell'innocenza che mi attrae.
A quel viso dolce che di innocente non ha niente.
Sorrido continuando poi a torturami il labbro, per poi chiudere la chiamata e guardare Saray davanti a me.

"Que?"
"Ti mordi il labbro mentre sorridi, ridi per lei. Zulema non ti ho mai vista cosi. Tu sei innamorata persa..." alzo gli occhi al cielo, facendola ridere quando non nego il fatto.
Sbuffo e mi alzo in piedi, andando verso la porta, per poi guardare la segretaria li fuori.
"Non fare entrare nessuno. Devo pensare ad un caso" dopo averla vista annuire, chiudo la porta e mi risiedo.
"Saray mi annulli il volo e ne prendi un altro con due biglietti?" Ride e annuisce.
"Vale. Desidera altro?" Sbuffo ridendo e penso se le ho detto tutto, riflettendo su cosa potrebbe servirmi per il viaggio.
"Ah si...mi disdici tutti gli appuntamenti per la prossima settimana?"
"Tutta?"
"Si"
"Ma non state via solo cinque giorni per il caso?"
"Per il caso" ed ecco di nuovo quel sorriso complice e fiero che compare sulle labbra della mia amica davanti a me.
"Vuoi passare il prossimo weekend con la Rubia eh? Dove? Roma?"
"Saray..." dico ridendo, per poi alzarmi e prendere un bicchiere d'acqua.
"Zulema adesso mi dici tutto!"
"Non sono obbligata a dirti niente gitana" dico furbamente, risedendomi sulla sedia.
"Non sei obbligata ma lo farai. Puta parla..." rido e annuisco.
"Voglio passare il weekend con lei si. Non so ancora dove. Ma non importa alla fine. Voglio avere questi due giorni di normalità. Puoi aiutarmi a coprire tutto?"
Posa una mano sulla mia, appoggiata sulla scrivania e annuisce.
"Sono qui per questo no?" Mi fa un occhiolino e si alza, mettendosi la giacca.
"Dove vai?"
"Ehm...devo fare una cosa"
"Cioe?"
"Non sono obbligata a dirti niente...hermana" sbuffo una risata, girando gli occhi al cielo, mentre Saray lascia la stanza, chiudendosi la porta alle spalle.
Sorrido, mordendomi il labbro inferiore e prendo il telefono, cercando il contatto della Rubia.
Scrivo un messaggio, in modo rapido e molto coinciso.

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