ZULEMA's POV
(5 giorni dopo)"Chi mi sa dire cos'è il diritto nero?" I miei occhi scattano immediatamente in quelli della biondina seduta in ultima fila, che sembra soprappensiero, mentre punta lo sguardo sulle mie gambe, fasciate da pantaloni stretti.
Morde delicatamente il tappo della penna, e so bene a cosa sta pensando, perché fatico anche io a non cadere fuori dal professionale.
Soprattutto se lei fa gesti come quello che sta facendo ora.
"Signorina Ferreiro, la vedo distratta...la lezione la annoia?" Come se si fosse appena risvegliata da un sogno ad occhi aperti, fa scattare gli occhi nei miei, mentre cerco di trattenere un sorriso malizioso.
"Ehm..." Si guarda intorno, notando lo sguardo di tutti su di lei, per poi arrossire appena. Sono sicura che voglia sprofondare su quella stessa sedia, maledicendosi per aver pensato chissà quale fantasticheria all'interno dell'aula.
So molto bene che non sa la domanda che ho fatto, perché era completamente sovrappensiero, ma mi piace vederla in difficoltà. I suoi occhi mi implorano di rifare la domanda, ma la situazione mi sta divertendo troppo.
"Devo ricordarle che non tollero disattenzioni nella mia aula?" Sono certa di averla vista sussultare lievemente su quella sedia, e probabilmente avvampare.
"N-No professoressa...lo so"
"Allora risponda alla domanda. Mi mostri che era attenta" nel frattempo vedo la Riccia scrivere qualcosa su un foglio, e passarlo in modo discreto a Macarena, che lo afferra subito. Giro gli occhi al cielo, sapendo bene che il mio gioco è finito, mentre la mia mente continua a fantasticare su come punire la bionda per la sua disattenzione.
Un piccolo gioco di ruolo a cui non voglio rinunciare.
"Ha chiesto del diritto nero?"
"Si..." dico ora seria, cercando di riprendere un po di professionalità, per quanto possibile.
"Beh... si può dire che è una branca del diritto penale, infatti viene chiamato diritto penale carcerario o nero, appunto. Si fa riferimento a questo tipo quando si parla dei reati più gravi e più puniti dal codice penale. È quindi spesso prevista la detenzione carceraria".
Sorrido per la sua risposta molto soddisfacente, ricordandomi quanto sia brava nel suo lavoro.
"Bene. La vedo ferrata in questo. Vuole scendere?" Dico aprendo un braccio, indicando la lavagna, mentre noto come deglutisce leggermente.
Finché c'è questa distanza tra di noi, le cose sono gestibili, ma quando questa viene ridotta drasticamente, le cose diventano più difficili.
Diventa difficile fingere di non avere niente.
Fingere di avere una professionalità che in realtà non abbiamo mai avuto. Con Macarena è sempre stato tutto una sfida e un'avventura. La prima volta che sono entrata dentro questa università, leggermente controvoglia e annoiata, i miei occhi hanno incontrato quelli di Macarena. Inizialmente non ci ho fatto nemmeno caso, dimenticandomi due secondi dopo dell'effetto che mi avevano fatto. Poi c'è stata la macchinetta. Quel dannato distributore che ci ha fatto incontrare per la prima volta, instaurando una conversazione abbastanza imbarazzante.
Per lei ovviamente.
Io mi sono divertita a vederla impazzire.
E mai avrei pensato, che da una conversazione del genere, saremmo arrivate a questo punto.
Lei annuisce, e si alza cautamente dalla sedia, scendendo le scalinate dell'aula enorme, per poi arrivare di fronte a me.
Non posso fare a meno di lasciare che il mio occhio cada sulle sue gambe nude, lasciate scoperte da quella gonna troppo corta, che vorrei solamente strapparle di dosso.
Rialza immediatamente lo sguardo, cercando i suoi occhi, e poiché è girata di spalle alla classe, può fare ciò che vuole. Noto un sorriso malizioso sul suo volto, scaturito dalla mia espressione contrariata.
Cerco tutta la professionalità che riesco a trovare, e mi volto, andando verso la lavagna per prendere un gessetto. Mi avvicino, allungando la mano, porgendoglielo. Mi guarda, accigliandosi, per poi afferrarlo.
Le nostre dita si sfiorano per forse un secondo, e sento una leggera scossa percorrermi la schiena, dettata dall'eccitazione che in questi giorni ci sta salendo. Siamo tornate da Ibiza da circa cinque giorni, che abbiamo passato insieme in ogni momento libero. Il mio lavoro mi tiene occupata, ma lei non perde occasione per venire nel mio ufficio ogni tanto, passando anche solo mezz'ora con me. Ci scambiamo baci fugaci, e qualche sveltina di tanto in tanto, per poi salutarci, anche se vorremmo entrambe continuare a mangiarci.
Macarena non perde occasione per provocarmi in ogni situazione, come adesso, che indossa una gonna che sa bene io non voglio che indossi all'interno dell'università. Sa quanto mi distrae, e sa anche che mi provoca tremendamente in questo modo.
Mi appoggio alla cattedra, esponendo leggermente il mio corpo, come faccio sempre, e noto come cerca di tenere lo sguardo lontano dal mio corpo, come dovrebbe essere in realtà. I nostri occhi, essendo solo professoressa e specializzanda, non dovrebbero cadere sui corpi l'una dell'altra, invece lo fanno.
"Scriva quali sono i possibili reati che rientrano in questo ramo"
"Molti di quelli che affronta lei, professoressa"
"Cioè?" Chiedo, mentre so bene cosa sta facendo: sta cercando di farmi incazzare, per poi ricevere una punizione dopo.
E sta riuscendo nel suo intento.
Sento una voglia folle di piegarla su questa cattedra, e farla mia in ogni modo.
"Mh...non ricordo"
"Non ricorda a quali casi ha lavorato con me?"
"Sto studiando per la professoressa Vause in questo periodo, per un esame importante, quindi non riesco a seguire bene le lezioni con lei" queste dannate parole mi stanno facendo incazzare in un modo incredibile. Per tutta la permanenza ad Ibiza, entrambe ci eravamo dimenticate di Alex, e una volta tornate, ho detto esplicitamente a Macarena che non volevo lavorasse con lei. Le ho detto che conosco la mia amica, e so bene quanto è attratta da lei. Maca ha giustamente detto che non può sottrarsi dal contratto così, senza dare una spiegazione plausibile, perché creerebbe sospetti. Soprattutto in una come Alex, che è estremamente intelligente.
Ho appoggiato questa sua idea, controvoglia e piena di gelosia, e ora sta usando questa cosa contro di me, facendomi andare completamente fuori di testa. Mi giro verso di lei, dando le spalle alla classe, e il mio sguardo è semplicemente incendiario.
"Torni al posto"
Dico, forse con un tono troppo duro.
Trattiene un sorriso vittorioso, e mi sorpassa, passandomi estremamente vicino, facendomi arrivare una folata del suo profumo che tanto amo.
Chiudo gli occhi per un secondo, con il gessetto che mi ha appena dato in mano, per poi andare verso la lavagna e metterlo al suo posto.
Mi volto, e faccio un sorriso tirato, nascondendo l'ira che in realtà mi sta crescendo dentro. Il fatto che Macarena lavori con Alex, mi fai ingelosire da morire.
Lo faceva prima, e adesso ancora di più. La guardo salire le scale, e distolgo lo sguardo, prima che qualcuno si accorga di come vorrei mangiarla. Qui e adesso.
Faccio un enorme sospiro, per poi rivolgermi a tutta la classe.
"In questi casi, è ovviamente necessaria l'assistenza legale, in quanto la gravità del caso potrebbe gravare sulla persona in questione. Il compito di un bravo avvocato in questi casi, è quello di assicurare al proprio cliente la cosa migliore. Che sia evitare la condanna, oppure affievolirla il più possibile con eventuali patteggiamenti validi".
Guardo il mio orologio, notando che la lezione è iniziata da appena 35 minuti, e deve durarne almeno altri 90. Cerco ogni briciolo di controllo che c'è dentro di me, impedendomi di interrompere la lezione adesso, portando la bionda nel mio ufficio.
Per tutto il resto della lezione ho cercato di tenere il mio sguardo lontano da Macarena, e le poche volte che non ci riuscivo, lei era li pronta a provocare.
Il nostro rapporto, dopo aver chiarito ad Ibiza, è cresciuto terribilmente tanto: c'è sia amore che passione. E quando c'è una combinazione del genere, c'è sempre il pericolo che esploda una bomba.
STAI LEGGENDO
𝙻𝙰 𝙻𝙴𝙶𝙶𝙴 𝙳𝙴𝙻𝙻'𝙰𝙼𝙾𝚁𝙴 -𝚉𝚄𝚁𝙴𝙽𝙰-
FanfictionLa legge. Un ambito di studio sicuramente eccellente. Nuovi avvocati, magistrati e tutto ciò che quell'università concerne, sembra attirare l'attenzione della studentessa Macarena Ferreiro. Una studentessa laureata a pieni voti, con lode, e ora p...