31 dicembre
(MACA's POV)
Mi stringo nel cappotto, mentre il freddo mi costringe a mantenermi in movimento.
Stiamo aspettando Zulema e Saray vicino al locale, che per altro è famoso per essere molto grande.
Non ci siamo mai state perché è una discoteca abbastanza di lusso, e entrare non costa poco.
Il mio cappotto nero è lasciato aperto, mostrando bene cosa indosso, mentre sento il freddo congelarmi le ossa. Sono certa che dentro ci sarà caldo, ma questo vestito non è sicuramente adattato alle temperature di dicembre.
È completamente nero, di un tessuto simil pelle, attillato, e abbastanza corto.
La parte sopra è completamente nuda, lasciando scoperte tutte le braccia e parte del petto. L'ho messo apposta? Assolutamente si.
Mi viene da ridere da sola al pensiero dell'espressione che farà Zulema quando lo vedrà. Se le avessi mandato la foto, mi avrebbe fatto cambiare a forza, invece con questa sorpresina spero di colpirla.
Giocare con lei è una cosa bellissima: adoro farla arrabbiare, istigarla, avere la sua completa attenzione."Rubia almeno chiudi la giacca" porto la sigaretta che sto fumando alle labbra, per poi sbuffare una risatina insieme al fumo.
"Riccia non preoccuparti"
"Si arrabbierà da morire" dice Yolanda, ridendo appena, mentre mi scruta il corpo.
"Yoly non hai ancora capito che la biondina lo fa apposta? Vuole farsi scopare per bene"
"RICCIA!" La guardo, con la bocca leggermente aperta per le parole che ha appena detto, per poi ridere.
"Beh...vuoi o non vuoi, credo che riceverai proprio quello" mi mordo il labbro inferiore, per poi portare la sigaretta, che tengo con due dita, alla bocca.
"Hola genteee!" Dice Valbuena, arrivando insieme a Fabio. Sono vestiti in modo molto elegante e faccio un occhiolino amichevole a Fabio, che si avvicina, dandomi un bacio sulla guancia.
"Hola. Come state?"
"Bene. Voi?"
"Molto bene" dice la Riccia, intervenendo.
"La tua fidanzatina?"
"Shh" dico, rivolgendomi a Fabio, per poi guardarmi intorno, senza trovare nessuno.
"Stanno arrivando. L'ho sentita prima di uscire di casa e stavano partendo. Tra poco dovrebbero essere qua" porto la sigaretta alle labbra, inspirando il fumo, che sento entrare dentro di me.
"Devi essere diventata stupida" la sigaretta mi viene strappata dalle labbra, e mi volto immediatamente, trovando Zulema in tutto il suo splendore.
"Oh oh...guai in paradiso" dice la Riccia, facendo ridere tutti, e un pò anche me, ma non la mora che ho davanti, che mi guarda il corpo con attenzione.
Entrambe ci scrutiamo, guardando l'una com'è vestita l'altra, e sorrido, gustandomi il suo look: indossa dei pantaloni cargo neri, fatti in simil pelle come il mio vestito, accompagnati dai suoi anfibi neri, e una maglietta bianca che si intravede dal bomber lasciato aperto.
Quando porto lo sguardo sul suo viso, noto i suoi occhi intenti a divorarmi il corpo, brucianti di ira per il vestito, che lascia decisamente troppo poco all'immaginazione.
Noto il suo petto alzarsi e abbassarsi, prendendo un enorme respiro, mentre io le guardo i capelli.
"Cos'hai fatto? Li hai tagliati?" Dico.
Sono davvero belli. Le danno un aspetto fantastico. Non che di solito non lo sia, perché lei è sempre stupenda, ma questo taglio le dona.
"È una parrucca. Non parlarmi per cinque minuti e stai lontana dalla mia cazzo di vista" dice, chiudendo gli occhi mentre avanza, diretta all'ingresso del locale, facendomi fare una smorfia.
"Ahia..." dice la Riccia, prendendomi a braccetto.
"...sembra pronta a farti sua in modo violento" sussurra al mio orecchio, in modo che solo io possa sentire, facendomi ridere, mentre io le do una leggera pacca sul braccio.
"Smettila...dio" ridiamo entrambe, seguendo l'araba verso l'ingresso.
Ci siamo ritrovati non troppo vicino all'ingresso, e adesso che arriviamo sulla parte davanti del locale, si vede la quantità esagerata di gente.
Il logo stanzia centralmente, appena sopra la porta d'ingresso, con la lettera 'K', dal nome 'Teatro Kapital'.
La fila è veramente lunghissima, e guardo le mie amiche, che hanno la stessa espressione scocciata, pronte a dover fare minimo un'ora di fila.
Ma c'eravamo dimenticate che siamo insieme a Zulema Zahir, che ovviamente non fa alcuna fila, catapultandosi all'inizio, dove un ragazzo biondo le sorride, parlando con lei amichevolmente.
"Chi è?"
"Non ne ho idea" dico a Yoly, mentre le raggiungiamo.
"Bentornate! Non vi vedo da una vita! Prego entrate" dice il biondo.
"Solito?" Chiede Saray, facendogli un occhiolino, mentre Zulema ride leggermente, guardandolo.
"Ovviamente. Sapete la strada" dice il ragazzo, ricambiando l'occhiolino, per poi lasciarci passare.
Lo salutiamo con un cenno del capo, e lascio che passino prima gli altri, per poi entrare anche io, seguendoli.
Non appena lo faccio, il mio braccio viene afferrato con forza, tirandomi in un corridoio stretto, lungo cui si stanno incamminando anche gli altri, a pochi metri davanti a noi.
Salgono poi le scale, lasciandoci sole.
Lo spazio è illuminato da una luce bassa e blu, che rendono il tutto molto intimo.
La mia schiena sbatte violentemente contro il muro, facendomi sussultare.
"Zulema..." mi guardo intorno, assicurandomi che non ci sia nessuno, ma lei mi afferra il mento, stringendolo, e riportando i miei occhi nei suoi.
"Non mi riconoscerà nessuno qua. Non scappi. Avevo intenzione di stare con te per tutta la serata, e adesso...ancora di più" dice le ultime parole mentre scruta il mio corpo ancora una volta, mordendosi il labbro inferiore con nervosismo.
"Questa è la tua concezione di decente?"
"E' un vestito bellissimo"
"Che tu non metterai mai più" la sua gamba si incastra tra le mie, facendomi sorridere.
"Perché mi devi far incazzare?" Posa bruscamente le labbra sulle mie, facendomi gemere, per poi ricambiare il bacio.
Ho una paura folle che ci scoprano, mentre siamo in questo corridoio ora vuoto, ma dove potrebbe passare chiunque.
"Mh...aspetta. Zule..." la stacco, tenendole il viso tra le mani.
"Ho paura" dico, e lei subito si calma, guardandomi dritta negli occhi.
Il dorso della sua mano accarezza la mia guancia, facendomi sorridere.
"Puoi stare tranquilla. Conosco il proprietario. È la fuori per assicurarsi di chi entra. Non permetterà ad altri, a parte ragazzini in cerca di divertimento, di entrare. Puoi baciarmi" sorrido, mordendomi il labbro inferiore.
"Sicura?"
"Si" sorride, rassicurandomi, e io faccio lo stesso, ricominciando a baciarla.
Ora è lei a fare un verso di sorpresa, per poi spingere il mio corpo contro la parete alle mie spalle.
"Okay...è bello. Ma lo puoi mettere solo con me" rido, per poi portare le braccia intorno al suo collo, toccando le ciocche della parrucca.
Porto le mani su quest'ultima, mentre lei sbuffa una risatina.
"Sembrano veri"
"Lo so" dice, facendomi ridere.
"Stai bene"
"Grazie" mi da un'altro bacio, che dura circa dieci secondi, per poi staccarsi e prendermi la mano, intrecciando le nostre dita.
"Andiamo o si chiederanno dove siamo" annuisco, per poi lasciare che mi conduca verso lo stesso luogo dove si sono diretti gli altri.
Osservo la nostra stretta, per poi sorridere, felice di poter stare in un luogo pubblico così, libere di toccarci e baciarci.
Forse il primo e l'ultimo.
STAI LEGGENDO
𝙻𝙰 𝙻𝙴𝙶𝙶𝙴 𝙳𝙴𝙻𝙻'𝙰𝙼𝙾𝚁𝙴 -𝚉𝚄𝚁𝙴𝙽𝙰-
FanfictionLa legge. Un ambito di studio sicuramente eccellente. Nuovi avvocati, magistrati e tutto ciò che quell'università concerne, sembra attirare l'attenzione della studentessa Macarena Ferreiro. Una studentessa laureata a pieni voti, con lode, e ora p...