Capitolo 17 (🇮🇹 pt.3)

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ZULEMA's POV

Entro nella camera con un peso sul petto che mi opprime.
Non la sento da tutto il giorno e se solo mi lasciasse spiegare le direi che non mi frega un cazzo di Giulia.
Non mi frega niente di quella donna piena di cattiveria.
"Maca..." sussurro, senza ricevere nessuna risposta.
Comincio a preoccuparmi per lei, ma mi basta qualche passo per notare che è sdraiata sul letto, rannicchiata e dandomi la schiena.
Chiudo gli occhi per qualche secondo e mi avvicino piano, posando la borsa su una sedia.
"Maca..." sussurro, e quando sono ai piedi del letto, noto che sta dormendo.
Il suo viso è corrucciato, in un'espressione di tristezza.
Mi siedo piano accanto a lei, cercando di non svegliarla e la guardo un po, spostandole la ciocca che le sta sul viso.
Fa una piccola smorfia, che mi fa sorridere.
Lascio un sospiro e mi alzo, prendendo dall'armadio una coperta, che le metto sul corpo.
Noto la sua espressione rilassarsi leggermente, non sentendo più il freddo.
Chiudo la finestra che deve aver lasciato aperta e vado nell'altra stanza, verso il ripiano pieno di alcool.
Scelgo rapidamente la tequila e ne verso un po in un bicchiere, portandolo alle labbra.
Penso ad ogni cosa successa e vorrei scagliare questo cazzo di bicchiere contro al muro.
Lo stringo mentre butto giu l'intero contenuto, sentendolo scendere e bruciare nella gola.
Il mio unico pensiero, che adesso sta scatenando la mia ira, è uno solo: Giulia.
Quella dannata mora senza rispetto e senza giudizio.
Vuole solo separarmi da Macarena, perché ha notato la presenza di un'altra persona nella mia vita.
Una persona di cui mi sono innamorata.
Verso un altro po' di tequila, ma non troppa. So di non aver ancora mangiato niente e bere con lo stomaco vuoto non è mai una buona idea.
Guardo l'orologio al polso che segna le 18. Bevo un po, andando verso il divano e sedendomi, con la testa tra le mani.
Ho dovuto fingere tutto il pomeriggio che fosse tutto okay: ho parlato con i miei collaboratori e con Stella, capendo che non le interessa cosa farò per far giustizia.
Questo mi fa piacere, perché mi lascia la possibilità di agire liberamente.
L'idea di Macarena sull'alcolismo non era niente male, anzi direi efficace.
Se la unisco ad altre prove posso incastrarlo.
Il processo inizia domani, e sono nervosa, principalmente per Maca.
Siamo in una brutta situazione e odio vivere tutto questo con lei.
Odio che non mi lasci spiegare, ma come biasimarla?
Ho sbagliato e devo ammetterlo.
Avrei dovuto dirle chi era Giulia sin dall'inizio, invece ho voluto tenerle nascosto tutto.
E per cosa?
Scuoto la testa, mentre appoggio il bicchiere sul tavolino di vetro davanti a me, e il mio cellulare comincia a suonare.
Lo prendo dalla tasca rapidamente, abbassando il volume per non svegliare Macarena.
Mi sporgo per guardarla e noto che sta ancora dormendo, quindi accetto la chiamata, portando il telefono all'orecchio.
"Si?"
"Hola hermanitaaa!!" Sussulto nel sentire il tono troppo carico dall'altro capo del telefono.
"Ciao Saray"
"Hey hey...sei in viaggio con la tua dolce bionda e questo è il tono?"
"Non va bene Saray. Proprio un cazzo"
"Por dios tia...Cos'è successo?"
"È colpa mia" dico portandomi una mano alle tempie, massaggiandole.
"Come sempre..."
"Grazie Saray. Mi sei di aiuto..." dico ironicamente, mentre vado verso il balcone, aprendo la porta piano.
Mi accendo una sigaretta e mi appoggio alla ringhiera, mentre ascolto Saray.
"Scusa. Parla Zulema...cos'è successo?"
"Giulia"
"Que? Cosa centra adesso quella donna adesso?"
"Ha fatto di tutto per farci litigare. Ha cominciato a chiamarmi di continuo, e ha insospettito Maca"
"E fammi indovinare...tu le hai nascosto tutto" aspiro il fumo, annuendo più per me stessa, e poi lo rilascio, guardando la nube bianca.
"Dio Zulema..."
"So che è colpa mia Saray. Non ti ci mettere..."
"Calmati...dov'è?" Mi sporgo verso l'interno e sorrido guardando il suo viso dolce.
"Dorme..."
Per alcuni secondi c'è silenzio e poi si sente un sospiro, dall'altro capo del telefono.
"Parlale"
"Credi che non voglia? Non mi lascia parlare..."
"Allora lasciala sbollire un secondo. Non ti ascolterà se lo fai adesso..."
"Saray c'è una tensione tra noi che non mi piace. Non riesco a smettere di pensare a lei e dovrei pensare al cazzo di caso" do un colpo alla finestra, facendo rumore e rimpiango subito di averlo fatto, notando Maca girarsi nel letto.
"Devi stare calma Zulema. Giulia deve stare al suo posto"
"L'ho licenziata"
"COSA?! sei impazzita Zulema? È un'ottimo avvocato"
"Non mi interessa niente Saray..." dico alzando la voce.
"Okay...hai ragione. Però stai attenta...sai di cosa sarebbe capace per riportarti da lei"
Sbuffo una risata ironica e scuoto la testa.
"Quella psicopatica non ha capito che non tornerò mai"
"Lo so...ma lei no" annuisco e penso alla ragazza Bionda che ho fatto soffrire.
Non dovevo mentirle cazzo.
Dovevo dirle tutto sin dall'inizio.
"Saray..." non finisco la frase, ma so che la mia amica ha capito benissimo quello che volevo dirle.
"Lo so. So che la ami"
Solo silenzio.
Un silenzio che dura qualche minuto, ma mi trasmette molto più che mille parole.
Io e Saray ci siamo sempre capite senza parlare ed è questo che mi fa capire quanto io sia legata a questa stupida gitana.
"Pazienta Zule..."
"Non è il mio forte la pazienza..."
"Lo so...lo so" annuisco e finisco la sigaretta, per poi spegnerla nel posacenere.
Sento dei rumori provenire dall'interno e quando mi sporgo, noto Maca girarsi.
Si sta svegliando.
"Saray ti lascio...ci sentiamo domani"
"Vale. Hai il processo no?"
"Si..."
"Ce la fai..."
"Come sempre" ci salutiamo e chiudo la chiamata, per poi entrare e chiudere la porta.

𝙻𝙰 𝙻𝙴𝙶𝙶𝙴 𝙳𝙴𝙻𝙻'𝙰𝙼𝙾𝚁𝙴 -𝚉𝚄𝚁𝙴𝙽𝙰-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora