(MACA's POV)
Sono passate alcune ore dalla fine di quel processo infinito e straziante, che mi ha dato emozioni contrastanti per tutto il tempo. Ora siamo a festeggiare nel piano superiore del CEBO, seduti a questi divenenti fin troppo comodi e lussuosi.
Guardo Zulema al mio fianco, mentre se ne sta seduta in modo scomposto accanto a me, e devo ammettere che è davvero bellissima: i suoi occhi verdi e profondi mi fanno tremare ogni volta che li incontro, mentre il suo atteggiamento sta cominciando ad incuriosirmi. Voglio scoprire tutto di questa nuova Zulema, e vorrei che si aprisse con me. Vorrei che mi raccontasse di quello che è successo in carcere, e io sarei li per lei a sostenerla.
Deve sentire il mio sguardo su di lei, perché si volta, facendo scontrare i nostri occhi. Ci guardiamo per secondi che mi sono sembrati infiniti, poi sento i miei occhi lucidarsi per la distanza che lei ha messo tra noi, quando prima era tutto così diverso. Le cose sono cambiate e lo sa bene anche lei. Comincio a chiedermi se lei provi ancora le stesse cose per me, se mi ami ancora.
Quando sento gli occhi riempirsi di lacrime, mi alzo, dicendo che vado a fumare una sigaretta, e infatti è quello che faccio. Sento i suoi occhi addosso, ma non mi volto, perché se lo facessi noterebbe i miei occhi rossi e il mio volto contratto in cerca di trattenere le lacrime. Esco sulla zona esterna di questo posto, notande alcune persone sui divanetti, ma io mi appoggio alla balaustra in vetro, per poi accendermi una sigaretta. Guardo Madrid nella notte, illuminata dalle milioni di luci accese, mentre inspiro il fumo e lo lascio uscire in una nuvola bianca. Questa città è sempre stata casa mia, indipendentemente dal fatto che non sono nata qua: appena arrivata ho capito che non mi sarei mai stancata di questo posto. Lo amo perché ti permette di essere libera, e di fare ciò che vuoi. Se non fossi venuta qua, non avrei mai incontrato Zulema probabilmente. Non avrei mai avuto tutte queste esperienze e sensazioni che lei mi ha regalato. Zulema è stata la persona più importante che io abbia mai avuto nella mia vita, e forse è anche per questo che in sei mesi non sono mai riuscita ad andare avanti, nonostante io ci abbia provato tanto.
Il ricordo di una notte di mesi fa mi torna alla mente rapidamente. La Riccia mi aveva convinta ad uscire con un ragazzo che sentivo da un pò, nonostante io fossi abbastanza insicura."Dai Maca...devi darti questa possibilità"
"Ma sono passati solo tre mesi. Non sono pronta ancora"
"Zulema non tornerà Maca. Devi darti la possibilità di andare avanti, o rimarrai per sempre bloccata ad un amore che non puoi avere" la guardo, per poi abbassare la testa, osservando le mia mani che si stavano torturando.
Infondo ha ragione: Zulema se n'è andata, e adesso devo cercare di andare avanti. Mi ha lasciata, con la premessa di rifarmi una vita. Mi guardo un ultima volta allo specchio, e sono felice del risultato finale: indosso un vestito nero, abbastanza corto, e con un piccolo scollo sul seno. I miei tacchi neri accompagnano bene l'outfit, e un cappotto adatto alla stagione si abbina perfettamente. I miei capelli sono raccolti in uno chignon non troppo tirato, mentre il mio trucco è molto tendente al nude.
"Va bene...vado" dico, mentre la Riccia mi sorride, felice della mia scelta. Mi da un bacio sulla guancia, come a rassicurarmi, per poi accompagnarmi alla porta.
"Buona serata Biondina" le sorrido, per poi dirigermi alla macchina, che mi accompagnerà fino al ristorante.Vengo risvegliata dai miei pensieri da una voce alle mie spalle, che mi fa sussultare per la sorpresa.
"Grazie" mi volto, e noto Zulema davanti a me, con le mani nelle tasche e i capelli che svolazzano leggermente per la brezza fresca che tira qua su.
Rimango ferma a questa distanza, appoggiata alla balaustra dietro di me, mentre con una mano reggo la sigaretta ormai a metà. Lei se ne accende una, e rimango incantata da ogni suo piccolo dettaglio. Mi è mancata terribilmente e nessuno avrebbe mai potuto essere al suo livello. Nessuno mi attrarrà mai nel modo in cui lo fa lei, e la sua bellezza è semplicemente unica.
"Non devi ringraziarmi"
"Si invece..." mi guarda, e dopo poco si avvicina, appoggiandosi alla balaustra accanto a me, con i gomiti su essa, rivolta verso la città. Mi giro anche io in quella posizione, e osservo il suo profilo perfetto, per poi abbassare la testa.
"Zulema l'ho fatto volentieri. Non mi sarei arresa..."
"Lo so. Per questo ti ho lasciato la mia compagnia" subito mi ricordo di tutto quello che mi ha lasciato, e la guardo, raddrizzandomi.
"Cazzo vero..." ride appena e io osservo quel sorriso che ancora non avevo visto, per poi appoggiarmi nuovamente.
"Voglio che rimani a capo con me" dice, e subito mi volto di scatto verso di lei, osservando i suoi lineamenti. Mi guarda, e io le sorrido, felice come non mai di questa sua proposta.
"En serio?"
"Se tu vuoi..." dice lei, e nell'entusiasmo del momento mi getto tra le sue braccia, stringendola forte. Sento come rimane immobile, mentre io ho spezzato quella distanza che aveva costruito sin dal suo ritorno.
Rimango ferma, inspirando il suo profumo perfetto, mentre le mie mani sono intorno alla sua vita, stringendola con forza moderata.
Mi stacco, rimanendo a questa distanza così ravvicinata, e la guardo, mentre posa una mano sul mio viso, accarezzandolo. Chiudo gli occhi a questo contatto così dolce e nostro. La mia testa si appoggia leggermente a lei, e quando riapro gli occhi, guardo le sue labbra, così belle. Le mie dita sfiorano la sua pelle, sentendone la morbidezza, per poi andare sulle sue labbra calde. Ne percorro i lineamenti, mentre una voglia folle di baciarla mi assale.
Mi avvicino leggermente, con cautela, perché in questo momento Zulema è la persona più imprevedibile del mondo. Noto come mi osserva, senza più quella dolcezza che aveva un tempo, ma solo con un'espressione leggermente seria. Mi guarda, come se si stia chiedendo cosa fare. Lascia cadere la sigaretta sul pavimento, per poi appoggiare una mano sul mio fianco. Sento un brivido partire da quel punto, per poi dilagarsi in ogni parte del mio corpo.
Appoggio la fronte alla sua, mentre le nostre labbra si sfiorano, in un contatto semplice e piccolo.
"Zulema..." sussurro, mentre una lacrima mi riga il volto. Asciuga il mio viso, per poi chiudere gli occhi, sussurrando sulle mie labbra.
"Non posso" si stacca, facendomi mancare il suo profumo e il suo calore, per poi rientrare all'interno del locale, lasciandomi qui, con l'immagine delle nostre labbra così vicine, e il ricordo del suo tocco sulla mia pelle.
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𝙻𝙰 𝙻𝙴𝙶𝙶𝙴 𝙳𝙴𝙻𝙻'𝙰𝙼𝙾𝚁𝙴 -𝚉𝚄𝚁𝙴𝙽𝙰-
FanfictionLa legge. Un ambito di studio sicuramente eccellente. Nuovi avvocati, magistrati e tutto ciò che quell'università concerne, sembra attirare l'attenzione della studentessa Macarena Ferreiro. Una studentessa laureata a pieni voti, con lode, e ora p...