MACA's POV
"Ahh...piano"
"Scusa" dice mentre riprende a baciarmi, spingendomi contro al cancello dell'entrata di casa sua.
Sento le sbarre fredde addosso, ma la frenesia e la passione del momento stanno annullando il dolore lieve che dovrei sentire. Le sue mani sono ovunque sul mio corpo, che ha fatto suo nemmeno un ora fa in quel bagno.
Sento come vuole di più.
Come il suo corpo desidera avermi ancora. Si stacca e sorride, per poi darmi un ultimo bacio a stampo, prima di cercare frettolosamente le chiavi di casa dentro alla borsa.
Apre e mi tira dentro da un polso, facendomi ridere.
Una volta dentro casa, non mi fa nemmeno avanzare che la mia schiena è già contro la porta d'ingresso.
"Zulema...aspetta" dico cercando di staccarla, ma le sue labbra sono sulla mie, e non sembrano intenzionate a lasciarle.
Stringe i miei fianchi ed è quanto mi abbassa la cerniera del vestito che perdo completamente la testa: tutto ciò che volevo fare e dire sembra annullarsi e tutto ciò che voglio è lasciarla fare.
Mi abbassa il vestito, facendomi sfilare le maniche, cominciando a baciarmi tra il collo e la spalla, mentre io giro la testa di lato, lasciandole accesso. Sento che abbassa sempre di più il vestito, fino a farmelo scivolare via. Alzo prima un piede e poi l'altro, uscendo da esso, per poi togliermi i tacchi frettolosamente.
"Mh..." mugugno quando riprende le mie labbra, attaccando ancora di più i nostri corpi.
Le mie mani slacciano la sua cintura, che faccio cadere sul pavimento, per poi prenderle il viso.
La bacio, con una passione che forse per la prima volta sento tanto forte.
Voglio farla mia.
Stanotte la farò mia.
Tiro leggermente la sua camicia, sfilandola dai pantaloni e noto come si stacca per un secondo dalle mie labbra.
Ci guardiamo profondamente, in uno scambio di parole silenzioso che mi fa rabbrividire.
"Ferma Bionda...voglio fare io adesso" mi prende le mani, togliendole dalla sua camicia e me le porta sopra la testa.
Non so perché mi abbia bloccato, ma non voglio insistere.
Deve venire spontaneamente.
Senza sforzo.
Lascio che scenda sul mio collo, e poi sul petto, tracciandomi la pelle con baci che sono tornati intensi come all'inizio.
Tiene i miei due polsi con una mano, mentre con l'altra passa dietro la mia schiena, slacciandomi il reggiseno.
Mi lascia e mi permette di toglierlo, per poi mordermi il labbro inferiore.
"Ahh" lascio un gemito, che la fa sorridere.
"Dio quando fai quei versetti di piacere" mi prende il mento e mi bacia, facendomi ridere per un momento.
Ricambio subito dopo il bacio, legando le nostre lingue e portando le braccia dietro al suo collo.
Piano piano mi spinge lungo il corridoio, facendo qualche tappa ogni tanto lungo il muro freddo.
Mi fa salire le scale, ma quasi verso la fine inciampo.
Mi tiene, attutendo la caduta e facendomi appoggiare delicatamente.
Rido, senza riuscire a smettere e anche lei lo fa. Mi allarga le gambe e si inginocchia sul gradino prima del mio.
Mi prende il viso e mi bacia, mentre porto le braccia dietro al suo collo.
"Dio Maca sali prima che ti faccia mia su queste scale scomode" rido e la stacco, per poi alzarmi e indietreggiare con malizia verso l'alto.
Quando vedo che scatta, mi giro e velocizzo la camminata lungo il corridoio, cercando di scappare.
Mi prende da un polso, tirandomi a se, per poi sbattermi contro al muro.
"Dove scappi?"
"Mh..."
"Lo sai come funziona con i predatori?" Dice chiamandosi sul mio collo, baciandolo e mordicchiandolo, facendomi chiudere gli occhi.
Le sue mani prendono i miei seni, palpandoli, gesto che mi trae un gemito.
"Quando un predatore caccia....se la prenda scappa..." le sue mani scendono verso il basso, arrivando a stringermi con forza i fianchi.
"Ahh..."
"...gli scatta l'istinto"
"C-Che istinto?" Chiedo con la voce strozzata, cercando di istigarla.
"Quello di farti uscire dalle labbra il mio nome e farti capire che sei mia" dice a pochissimi centimetri dalle mie labbra, soffiandoci sopra e facendomi letteralmente perdere il controllo.
Spingo le labbra contro le sue, e la faccio indietreggiare, spingendola contro la parete opposta di questo corridoio semi buio.
Ci sono solo delle piccole luci sul pavimento, che creano un'atmosfera molto calda e intima.
"Zulema..."
"Cosa c'è?" Dice prima di mordermi le labbra.
"Portami in camera" mi guarda, alzando per un secondo il sopracciglio, facendo un ghigno malizioso.
"Tranquilla...ti ci avrei portata in ogni caso" ride e mi tira con se, ma prima che potesse entrare in quella camera, la sbatto al muro.
"Puniscimi, ma togli qualcosa" dico tirandole un po la camicia.
Mi guarda e sorride, per poi appoggiare la testa al muro.
"Fallo tu"
Sussulto e poi porto le mani su quei piccoli bottoni argentati.
Li slaccio, e man mano che la pelle si scopre, lascio un bacio caldo che la fa rabbrividire.
Mi aiuta a sfilarsela e quando stavo per abbassarle i pantaloni, mi prende i polsi.
"Calma Rubia. Non meriti questo dopo quello che hai fatto..."
Quindi si tratta di questo.
"Mh...quindi sei arrabbiata..."
Mi afferra il mento con forza e sussulto, quando mi tira vicino alle sue labbra.
"Da morire" mi tira dal polso dentro la camera, e dopo aver chiuso la porta, mi fa indietreggiare bruscamente, facendomi sdraiare sul letto.
Mi sale a cavalcioni e sento il mio respiro accelerato come mai prima.
Sento l'eccitazione che sta scoppiando dentro al mio corpo.
Le prendo i fianchi, ma lei prende subito le mie mani, mettendole sul materasso.
"Ora tu stai ferma..." dice abbassandosi sul mio collo.
Lo morde e gemo, inarcando un po la schiena, per poi sentire che bacia quella stessa zona, lenendo il dolore.
"Chiudi gli occhi..."
"Mh?" Chiedo in preda all'eccitazione.
"Fallo..." lo faccio e sento il suo corpo staccarsi dal mio, facendomi perdere quella meravigliosa sensazione di calore che il suo corpo mi stava dando.
Dopo poco torna a cavalcioni su di me, mentre sento una benda di stoffa morbida posarsi sui miei occhi.
"Zulema..."
"Mh..."
Sento una leggera ansia nel petto, che sta crescendo pian piano, capendo che non potrò vedere cosa farà.
Nota come sono irrequieta, e posa una mano sul mio petto, che aveva cominciato ad alzarsi con irregolarità.
"Calmati..."
Posa le labbra sulle mie, e quella foga di prima sparisce per un attimo.
Sento come mi bacia con una sorta di amore, delicatezza.
"Fidati di me..." sussurra, facendomi rabbrividire.
Sento il mio corpo rilasciare quell'ansia insensata e tornare a volerla.
"Vale...continua..."
"Sicura?" Chiede baciando il petto, e le alzo il viso alla cieca, portandolo sulle mie labbra.
"Puniscimi Zulema..."
"Maca..."
"Ti devo ricordare cos'ho fatto?"
"Smettila...non provocarmi..." faccio scorrere le mie mani lungo il suo torace nudo, per poi toccare il gancino del suo reggiseno.
"Le sue mani su di me...e io che flirtavo palesemente, sporgendomi per mostrare la scollatur- Aahh" le sue dita finiscono sulla mia intimità, ancora coperta dagli slip.
"Mh...stai zitta" mi bacia, mentre rido sulle sue labbra, per poi ricambiare subito dopo.
Le nostre lingue si intrecciano, mescolando i nostri sapori, mentre sento che mi prende entrambi i polsi.
Un materiale si posa su essi, facendomi sussultare.
"Cosa fai?"
"Ti punisco"
Quella che sembra essere una cintura si stringe intorno ai miei polsi, facendomi eccitare tantissimo.
"Non puoi toccarmi. Non puoi vedermi. Puoi solo sentirmi"
Respiro con affanno e ansimo, mentre le sue dita tornano a fare cerchi sul mio clitoride in modo abbastanza lento.
Ho le mani sulla testa e mi aggrappo alla testiera del letto, mentre scende con la bocca sul mio petto.
Bacia e passa la lingua sulla mia pelle, mentre con le mani stringe i miei seni.
Li massaggia, mentre scende verso il basso, infiammandomi il basso ventre.
Sento scosse d'eccitazione percorrermi tutto il corpo, mentre sento che arriva con le labbra vicino ai miei slip.
"Ahh..." stringo le mani intorno alla testiera, mentre il fatto di avere le mani legate e gli occhi bendati, mi sta facendo impazzire.
I suoi denti prendono le mie mutande e le tirano verso il basso, lasciandomi nuda davanti a lei.
Mi tira su le gambe, facendomi appoggiare i piedi sul letto e le allarga. Mi prende infilando le mani sotto alle mie gambe e mi tira verso di lei lievemente.
Sussulto al gesto e sento una piccola risata.
"Questo bel corpo..." sento dei baci partire dalla mia caviglia, che salgono verso l'alto, rimanendo nella parte interna della gamba.
"Mhhh..." mugugno piacere e questo le fa stringere la mia pelle.
"...posso averlo solo io" dice, lasciandomi un piccolo morso nell'interno coscia.
"Ahh" gemo, mentre voglio solo spingerle la testa verso l'alto.
Porto entrambe le mani legate nei suoi capelli, ma subito mi blocca, risalendo lungo il mio corpo e posizionandosi con il suo in mezzo alle mie gambe ancora aperte.
Riporta le mie braccia sopra la mia testa, tenendole con una mano, mentre mi bacia il collo.
"Vedo che non capisci le regole"
La sua mano preme sui miei polsi mentre sento le sue labbra sul mio collo.
Si sofferma su una sola zona e capisco subito cosa sta facendo.
"Zulema...non fare segni"
"Zitta" mi copre la bocca con una mano e tutto questo mi sta eccitando da morire.
É gelosa.
Gelosia allo stato puro.
Tutto questo mi sta facendo agitare ed eccitare da morire.
"Mhh..." ansimo, gemo e mugugno versi che sento la fanno accendere ancora di più.
La sua foga aumenta e sono certa mi stia lasciando molti succhiotti su tutto il collo.
Giro la testa a seconda di dove posa le labbra e in un certo senso voglio che mi marchi.
Voglio che mi faccia sua.
Voglio che tutti vedano che sono impegnata.
Impegnata con la donna più bella di sempre.
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𝙻𝙰 𝙻𝙴𝙶𝙶𝙴 𝙳𝙴𝙻𝙻'𝙰𝙼𝙾𝚁𝙴 -𝚉𝚄𝚁𝙴𝙽𝙰-
FanfictionLa legge. Un ambito di studio sicuramente eccellente. Nuovi avvocati, magistrati e tutto ciò che quell'università concerne, sembra attirare l'attenzione della studentessa Macarena Ferreiro. Una studentessa laureata a pieni voti, con lode, e ora p...