Per dare l'ultimo saluto al dott. Aziz Divit si era riunita tutta la comunità di Kemer, suscitando grande sorpresa in Emre, Can ed Allison e commozione in Sanem.
Lei se ne stava in disparte, come se la sua presenza potesse disturbare, ma numerosi furono coloro che l'abbracciarono, sussurrandole parole di conforto e di gratitudine per quanto aveva fatto per il defunto.
Can osservava la scena consapevole che qualcosa gli sfuggiva, mentre Emre sembrava essere al corrente di tutto.
"Emre, sai cosa diavolo sta succedendo? Perché tutti si precipitano da Sanem?"
"Per quanto ne so dobbiamo ringraziare Sanem perché si è presa cura di papà per mesi" rispose.
"Si è presa cura di papà? Puoi spiegarti meglio?" chiese ancora Can, visibilmente irritato.
Detestava essere tenuto all'oscuro delle cose, non avere il controllo della situazione.
"Papà aveva già avuto un infarto e da allora non era mai stato bene. Sanem si preoccupava che lui prendesse le medicine che gli erano state prescritte e gli faceva compagnia. Talvolta si fermava anche a dormire ....ma perché me lo chiedi?"
"Perchè non ne sapevo niente" rispose contrariato Can.
Durante la cerimonia aveva osservato Sanem ed il suo sguardo aveva spesso indugiato su di lei. Non avevano ancora avuto occasione di incontrarsi e parlarsi direttamente, ma al termine del funerale l'avrebbe fermata.
Non era cambiata molto, almeno fisicamente. Solo i capelli erano più lunghi e appariva più magra, ma sembrava aver perso quell'aria innocente e sognatrice che la faceva sembrare una bambina.
I suoi occhi scrutavano con attenzione, valutavano, soppesavano, ma il suo volto non lasciava trasparire nessuna emozione a parte un debole sorriso che le incurvava le labbra quando la gente le si avvicinava per salutarla.
Poco a poco il cimitero cominciò a svuotarsi e la vita, che sembrava essersi fermata per qualche ora, riprese a scorrere normalmente.
Lì, in quello scenario dove tutto era sospeso in un'immobilità senza tempo, rimasero solo Can, Emre, Allison e Sanem.
La ragazza, finalmente, si lasciò andare al dolore che fino al quel momento era riuscita a controllare e calde lacrime cominciarono a rigarle le guance. Si voltò per andarsene ma Emre la fermò stringendola a sé.
"Sanem, ti prego non fare così" le disse accarezzandole il capo che lei aveva poggiato sul suo petto.
"Mi ero affezionata a lui, Emre....gli volevo bene...è stato come un padre per me"
"Lo so, Sanem, lo so...anche lui ti voleva bene e noi ti siamo veramente grati per esserti presa cura di lui. Gli sei stata accanto quando noi non c'eravamo. Nessuno avrebbe potuto fare di più. Gli hai regalato tanta serenità Sanem...devi esserne contenta!"
"Mi mancherà...ora sono davvero rimasta sola, Emre"
"Non sei sola Sanem...Io e Can ci saremo sempre per te" affermò convinto Emre continuando ad accarezzarle la schiena.
Piano, piano Sanem si calmò ed imbarazzata si scostò, asciugandosi le lacrime e riacquistando compostezza. "Scusami, non avrei dovuto lasciarmi andare così..."cercò di giustificarsi.
"Non preoccuparti, è tutto ok" la tranquillizzò Emre. "Ora, però, devo andare. Ho del lavoro che mi aspetta a Londra, ma poi ti prometto di tornare...Allison, se vuoi, possiamo andare insieme in aeroporto" aggiunse rivolgendosi alla fidanzata di suo fratello.
"D'accordo, per me va benissimo!" rispose quest'ultima.
Si salutarono; i fratelli con una stretta di mano, una pacca sulla spalla e la promessa di tenersi in contatto, Allison e Can con un abbraccio ed un veloce bacio a fior di labbra.
Rimasti soli, Can propose a Sanem di riaccompagnarla a casa e lei, dopo un attimo di esitazione accettò.
Aveva bisogno di stare solo con lei, non solo perché voleva parlarle, ma anche perché quell'intimità che aveva scorto tra lei ed Emre lo aveva infastidito. Non ne capiva la ragione ma avrebbe voluto essere lui a stringerla e consolarla, invece si era limitato a guardarla senza muovere un dito.
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L'Essenza delle Cose
RomanceLui per realizzare il suo sogno ha abbandonato la famiglia, lei per la famiglia ha abbandonato il suo sogno. Non potrebbero essere più diversi, ma forse proprio per questo si completano a vicenda...