Era pomeriggio e Can stava rivedendo degli appunti che aveva raccolto in vista dell'interrogatorio che avrebbe avuto l'indomani con il Procuratore Generale.
Non avevano trovato nulla contro di lui e nessuna irregolarità nei contratti di cui si era occupato, per cui era fiducioso che quella faccenda si sarebbe chiusa presto.
Il suo avvocato gli aveva annunciato una sorpresa e lui si chiedeva se non fosse proprio il ritiro di tutti i capi d'accusa.
All'improvviso sentì suonare il campanello e rimase sorpreso perché non aspettava nessuno. Tra l'altro eventuali visite dovevano essere preventivamente autorizzate fino alla chiusura delle indagini.
Si alzò ed andò ad aprire.
"Sanem!?" sussurrò sorpreso non credendo ai propri occhi.
"Ciao" rispose lei di rimando gettandosi tra le sue braccia.
"Scusate" fece Emre " mi dispiace rovinare il vostro idillio, ma ci sono anch'io!"
"Emre!....Ma che ci fate qui? Come siete arrivati?" chiese Can, ancora più stupito facendosi da parte per farli entrare.
"E' da giorni che cerchiamo di contattarti e finalmente il tuo avvocato è riuscito ad ottenere un permesso in modo che potessimo raggiungerti e starti accanto" gli spiegò Sanem.
"Allora era questa la sorpresa di cui mi aveva parlato" disse Can abbracciando suo fratello.
"Tu come stai?" gli chiese Emre "A che punto è l'inchiesta?"
"Io sto bene, non devi preoccuparti e per quanto riguarda le indagini non è emerso niente, come mi aspettavo, ma questa storia mi ho rovinato, come puoi immaginare. Lo studio ha dovuto chiudere ed i clienti hanno dato la disdetta, mente la ABC Enterprise ha chiesto le mie dimissione da consigliere ed un risarcimento...ma quello che temevo di più è che voi mi credeste colpevole!" concluse Can guardando suo fratello e Sanem. Quest'ultima non disse una parola mentre Emre si affrettò a tranquillizzarlo " Non devi neppure pensare una cosa simile Can! Ti conosco e so bene che non faresti mai nulla di illegale...ma hai un'idea di chi ci possa essere dietro a tutto questo?"
Can lo scrutò per un attimo e poi rispose:" Certo che ce l'ho e credo che ce l'abbia anche tu....Allison! E' una donna scaltra, che sa benissimo come muoversi nel mondo dell'informazione e conosce altrettanto bene il funzionamento del sistema giudiziario. Sa fin dove può spingersi senza rischiare in prima persona. Non ha mai digerito il fatto che io l'abbia lasciata per Sanem....così diversa da lei.." aggiunse sottovoce, spostando la sua attenzione su Sanem che era rimasta stranamente in silenzio.
"Tesoro, va tutto bene ?" le chiese.
"Oh sì, scusa....è che sono un po' stanca e poi trovo così difficile credere che qualcuno possa arrivare a tanto..."
"D'accordo" si intromise Emre "adesso è meglio che io vada in albergo e va lasci un po' da soli...Ci vediamo domani."
Quando se ne fu andato Can si avvicinò a Sanem e, prendendola tra le braccia, le disse :" Mi sei mancata....tanto...non ho fatto che pensare a te...ho paura di perderti a causa di tutte queste menzogne e non potrei sopportarlo."
"Se sono solo bugie non mi perderai mai Can." ripose lei, ma in quelle parole lui colse una nota di esitazione che lo fece tremare e ne ebbe la conferma quella sera stessa, quando andarono a dormire.
Lui la cercò, ma lei si ritrasse dicendo di essere stanca. Fece finta di crederci, ma quel rifiuto sapeva tanto di abbandono!
STAI LEGGENDO
L'Essenza delle Cose
RomanceLui per realizzare il suo sogno ha abbandonato la famiglia, lei per la famiglia ha abbandonato il suo sogno. Non potrebbero essere più diversi, ma forse proprio per questo si completano a vicenda...