La fiera pullulava di gente proveniente da varie parti del mondo e lunghe code incominciavano a formarsi ai vari ingressi. Fortunatamente chi aveva l'invito godeva di una corsia preferenziale, sicché Can riuscì ad entrare senza troppa difficoltà e si avviò al padiglione dove avrebbe dovuto presenziare Sanem.
Lei non era ancora arrivata. Trovò un posto libero in una delle ultime file di sedie che erano state disposte per accogliere il pubblico, si sedette ed aspettò.
Lei apparve poco dopo seguita da Allison (Allison???? pensò Can) ed un uomo che non conosceva. Fu accolta da un caloroso applauso al quale rispose con un timido sorriso e lievi cenni del capo. Sembrava intimidita e a Can fece tanta tenerezza. Avrebbe voluto correre da lei ed abbracciarla, invece rimase immobile al suo posto.
Quando la gente si calmò Sanem prese la parola: "Prima di iniziare desidero ringraziare tutti voi per essere venuti qui, oggi, e per l'affetto che mi avete dimostrato. Per me è importante raggiungere il vostro cuore non solo come scrittrice ma anche come persona. Quello che ho descritto nel mio libro sono i miei pensieri, le mie sensazioni, le mie emozioni. Quel libro, in altre parole, sono io e se voi lo apprezzate vuol dire che apprezzate me e questo mi lusinga.." un altro fragoroso applauso la costrinse ad interrompersi.
Dopo un attimo intervenne l'uomo che era con lei e che si rivelò essere il suo editore "Prima di passare all'intervista volevo tranquillizzarvi sul fatto che, al termine, ci sarà il tempo per le vostre domande e per autografare i libri, per chi lo desiderasse naturalmente. Ora se siete pronti possiamo cominciare. Signorina Allison Parker lascio a lei la parola"
Allison ringraziò e poi iniziò " Benvenuti, Allison Parker del New York Times. La prima domanda che le vorrei porre sig.na Aydin riguarda il titolo del suo libro. Perché "L'essenza delle cose?" Cosa significa"
"Beh non è difficile da spiegare...Credo siamo tutti d'accordo nel constatare che viviamo in un'epoca in cui dominano la fretta, la frenesia, la superficialità. Mentre facciamo qualcosa la nostra mente è già proiettata avanti, non ci concentriamo sul presente, su quello che viviamo adesso e così ci perdiamo l'essenza delle cose" rispose Sanem
"Ci faccia un esempio" insistette Allison
Sanem ci pensò su un attimo e poi chiese: "Cosa ha mangiato oggi a colazione?"
Allison sembrò sorpresa ma rispose sicura" ho bevuto solo un caffè"
"E com'era il suo caffè?"
"Mah non saprei.. un semplice caffè direi" rispose più incerta Allison.
" Vede, se lei avesse sorseggiato con calma quel caffè ne avrebbe assaporato il gusto, cogliendone le note più o meno aromatiche, avrebbe sentito il suo profumo, più o meno intenso e adesso sarebbe stata in grado di dirmi qualcosa in più rispetto a: un semplice caffè" rispose Sanem.
Tra il pubblico si levò un mormorio divertito e Can sorrise tra sé e sé.
Allison, leggermente imbarazzata, pose la seconda domanda "Quando ha deciso di diventare una scrittrice?"
"A dir la verità non credo di essere una scrittrice. Possiedo un piccolo negozio, che era di mio padre, ed è quello che mi da da vivere. Scrivere è stata sempre una mia passione, potremmo dire un passatempo che mi aiuta a ritrovare me stessa. C'è chi pratica sport, chi ascolta musica...io scrivo."
"Quindi vorrebbe farci credere che da questo libro che è un successo, potremmo dire mondiale, lei non ricava nulla?" chiese scettica Allison
"Non ho detto questo...ma se lei fosse correttamente informata saprebbe che la metà dei proventi di quest'opera ho deciso di devolverli in beneficenza" rispose seccata Sanem.
"Nel libro parla anche di sogni. Lei è riuscita a realizzarli tutti?
"No!"
"Come mai?"
"Perché talvolta i nostri sogni non coinvolgono solo noi e, purtroppo, non sono condivisi"
"Si riferisce forse al suo fidanzamento col famoso fotografo Emre Divit che poi è finito in nulla?"
Allison, pensò Can, cominciava a diventare inopportuna e lui faceva fatica a trattenersi, ma Sanem non si lasciò sopraffare e ripose a tono: " Credevo che questa intervista riguardasse il mio libro, non la mia vita privata...ma in ogni caso risponderò alla sua domanda. Io ed Emre ci conosciamo da anni, ci vogliamo bene e, sbagliando, abbiamo pensato che questo potesse diventare amore. Non ha funzionato ma siamo ancora ottimi amici."
"Un'ultima domanda" proseguì Allison "Perché è così restia a parlare della sua vita privata? Ha forse qualche scheletro nell'armadio? Oppure ha paura che i suoi lettori vengano a conoscenza della relazione che aveva con il dott. Aziz Divit nonché padre del suo ex fidanzato?" concluse spudorata Allison.
Questa volta Sanem fu colta alla sprovvista. Non era abituata a tanta cattiveria e non trovò la forza di controbattere. Il suo editore, prontamente, si fece avanti dichiarando conclusa l'intervista, ma Can, da avvocato quale era, capì che aver seminato il dubbio tra il pubblico equivaleva a screditare Sanem e questo non poteva permetterlo.
Schiarendosi la voce si alzò e disse: " Se permettete posso rispondere io, Can Divit. Il dott. Aziz Divit era mio padre e conosco la sig.na Aydin da quando eravamo ragazzi. Lei si è presa cura di mio padre, che soffriva di cuore, mentre io e mio fratello eravamo all'estero. Mio padre le voleva bene come ad una figlia e noi le saremo sempre grati per essergli stata accanto quando noi non c'eravamo. Insinuare che ci fosse dell'altro è un pettegolezzo di basso rango che non si addice ad un giornale come il New York Times e lei sig.na Parker dovrebbe saperlo." Lo sguardo che Can lanciò ad Allison al termine del suo breve discorso fu sufficiente a farla desistere da ogni ulteriore tentativo di mettere in difficoltà Sanem,che, visibilmente scossa, si scusò con il pubblico presente e si allontanò qualche minuto, mentre l'editore invitava tutti ad abbassare i toni e a mettersi in fila per le dediche e gli autografi che di lì a breve sarebbero stati rilasciati.
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L'Essenza delle Cose
RomanceLui per realizzare il suo sogno ha abbandonato la famiglia, lei per la famiglia ha abbandonato il suo sogno. Non potrebbero essere più diversi, ma forse proprio per questo si completano a vicenda...