Passò l'inverno ed arrivò la primavera. Can si era buttato a capofitto nel lavoro sperando, così, di dimenticare o almeno di non avere il tempo di pensare. E questo funzionava, durante il giorno, ma quando tornava a casa, la sera, oppure rimaneva sveglio, dopo aver fatto l'amore con Allison, la sua mente tornava là, da lei , da Sanem.
Aveva capito che non era solo attrazione fisica quello che provava, ma qualcosa di più profondo. Quando avevano parlato, la sera della cena, si era sentito bene come non gli capitava da tempo. Lei lo aveva ascoltato, ascoltato davvero! Aveva dimostrato interesse per quello che le raccontava, gli aveva posto argute domande, chiesto particolari, aveva riso delle sue battute e lo stesso aveva fatto lui. Sanem non aveva visto in lui l'avvocato Can Divit, ma l'uomo Can Divit, con tutti i suoi pregi ed i suoi difetti.
Aveva provato a chiedere ad Allison perché stesse con lui e lei aveva risposto:" Sei un uomo di successo, ricco, bello cos'altro potrei volere?" Poi le aveva chiesto se pensava che un giorno si sarebbero sposati e magari avuto dei figli e lei, ridendo, aveva risposto che il matrimonio non era tra le sue priorità e tanto meno avere dei bambini. "Noi, Can, siamo fatti per conquistare il mondo ed insieme ci riusciremo alla grande...vedrai" gli aveva detto.
Da allora il loro rapporto si era raffreddato, ma Allison sembrava non farci caso. A Can lei faceva comodo perché, grazie al suo lavoro di giornalista, poteva avere notizie di prima mano, mentre ad Allison serviva qualcuno che potesse introdurla negli ambienti dove queste notizie si originavano.
In fondo Can sapeva che la loro relazione si era sempre limitata sola a questo, ma adesso incominciava ad essere insofferente, voleva altro, qualcosa che Allison non gli avrebbe mai dato. Gliene aveva accennato un paio di volte ma lei aveva fatto finta di non capire e Can aveva lasciato perdere.
Stava riflettendo su questo, un pomeriggio di aprile, quando nel suo ufficio irruppe un trafelato Emre seguito da una sbigottita Elisabeth che cercava in tutti i modi di fermarlo.
"Sig. Divit, mi dispiace... quando gli ho detto che era libero si è precipitato qui prima che avessi il tempo di avvertirla..."
"Non si preoccupi Elisabeth, mio fratello è fatto così...un uragano!" e poi una volta rimasti soli si rivolse ad Emre abbracciandolo "Che bella sorpresa, ma cosa ci fai qui? Ti sapevo in Europa.."
"Devo firmare un contratto con la National Geographic per la loro rivista. Hanno visto delle mie foto e gli sono piaciute. Vorrebbero che facessi un servizio per loro in Canada il mese prossimo" rispose.
"E sei venuto fin qui per questo? Ormai certe cose si risolvono tutte per email" osservò Can.
"Fratello quando si tratta di affari è sempre meglio guardarsi negli occhi...e in ogni caso ho pensato di passare a farti un saluto ed una proposta...Che ne dici se ci ritagliamo qualche giorno e torniamo a Kemer? Dobbiamo decidere cosa fare della casa e se vogliamo metterla in vendita questo è il momento migliore...L'avvio della stagione turistica potrebbe portare acquirenti."
Can ci pensò su un attimo e poi "Non è una cattiva idea, tra l'altro la prossima settimana non ho impegni particolari...."
"Perfetto!" lo interruppe Emre " Avverto Sanem del nostro arrivo."
"Non credo sia il caso di disturbarla ora che si è sposata. Avrà altro a cui pensare..."obiettò Can.
"Sanem si è sposata?" chiese incredulo Emre "e con chi?"
"Non frequentava quel giovane medico? Levent mi pare si chiamasse" rispose evasivo suo fratello.
Emre scoppiò a ridere" O no, Levent è acqua passata..."
"Che vuoi dire?" l'interesse di Can era palese.
"Beh da quanto ne so Sanem, alla fine, ha rifiutato la sua proposta"
"Quindi non si è sposata?" insistette Can
"No che io sappia" rispose Emre.
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L'Essenza delle Cose
RomanceLui per realizzare il suo sogno ha abbandonato la famiglia, lei per la famiglia ha abbandonato il suo sogno. Non potrebbero essere più diversi, ma forse proprio per questo si completano a vicenda...