Dopo essersi rinfrescata il viso e fatto dei respiri profondi Sanem era riuscita a calmarsi.
Non riusciva a capire cosa fosse successo. Perché quell'attacco gratuito da parte di Allison? E Can, perché era venuto? Che sapesse qualcosa?
Adesso, tuttavia, non aveva il tempo di pensarci. Doveva tornare alla presentazione cercando di far finta di niente ed augurandosi che i suoi lettori facessero lo stesso.
Uscita dal bagno, senti una voce chiamarla: "Sanem!" Si voltò e si trovò Can davanti. "Come stai?" le chiese preoccupato.
"Adesso meglio...Credo di doverti ringraziare" gli rispose.
Lui scosse la testa "Non direi...Quello che è accaduto è solo colpa mia."
Sanem lo guardò interrogativa e lui proseguì "ho lasciato Allison e credo che, in qualche modo, lei abbia voluto vendicarsi".
"Le hai raccontato di noi?" volle sapere Sanem.
"No, assolutamente... ma non è una donna stupida, per cui immagino che abbia capito o intuito qualcosa...mi dispiace davvero..."
"Non ti preoccupare...adesso però devo tornare di là o si chiederanno tutti che fine abbia fatto!"
"Oh certo" disse Can spostandosi di lato per lasciarla passare, per richiamarla un istante dopo "Sanem... vorrei rivederti...magari per un caffè...solo per parlare...per favore..."
La parte razionale di lei avrebbe voluto rifiutare, ma il cuore le suggeriva altro. Guardandolo negli occhi Sanem scorse una sincerità che non aveva mai visto prima e finì con l'acconsentire: "D'accordo, ma fino a questa sera sarò impegnata"
"Va bene" si affrettò a dire Can " non c'è problema. Che ne dici di una cena?" Poi, temendo di essersi spinto troppo in là aggiunse "o qualunque altra cosa tu preferisca..."
"No, no la cena è ok!"
"Dimmi dove allogg,i così passo a prenderti!" le chiese Can,
" Hotel Hilton ...alle 20.30?"
"Perfetto! Hotel Hilton 20.30" ripeté sorridendo Can lasciandola andare.
Si sentiva felice come un bambino. Le aveva detto la verità: voleva solo parlarle, poi sarebbe stata lei a decidere. Ma non l'avrebbe ingannata dicendole che gli bastava essere amici. Quella era una bugia colossale. Da Sanem lui voleva "tutto" o preferiva "niente" ed in quest'ultimo caso avrebbe messo un punto e cercato di voltare pagina.
Aveva paura, tanta, ma non poteva continuare a sopravvivere come aveva fatto in quell'ultimo anno.
Aveva cercato di ignorare il dolore, di zittire i propri sentimenti, ma Sanem lo aveva cambiato.
Lei aveva toccato le corde più profonde del suo animo facendogli capire cosa significava essere felici e lui, adesso, voleva esserlo di nuovo insieme a lei. Voleva essere amato da lei e voleva amarla come meritava e come non aveva amai fatto. Tutto il resto non aveva importanza.
Rientrato in ufficio chiamò suo fratello. Aveva bisogno di confidarsi con qualcuno e magari chiedere qualche consiglio perché si sentiva proprio come un adolescente al suo primo appuntamento...ed in un certo senso era proprio così!
"Ciao Emre...ti disturbo per caso, o hai qualche minuto per me?"
"Ciao fratellone...ma che domande fai? Sai bene che per te ho sempre tempo... che succede? Problemi?"
"No tranquillo, va tutto bene...oggi ho rivisto Sanem!"buttò lì Can.
"Hai rivisto Sanem!?" ripeté Emre.
"Si, sono stato alla BEA, alla presentazione del suo libro e ho parlato un attimo con lei...A dire il vero l'ho invitata a cena questa sera..."gli spiegò Can, raccontandogli poi l'intero accaduto comprese le disgustose insinuazione di Allisn.
" Se ricordi, io ti avevo avvertito sul suo conto. Davvero non so come tu abbia fatto ad innamorati di lei..."
"Non sono mai stato innamorato di lei Emre, adesso lo so e ringrazio Allah di non averla sposata. Ma il mio problema, ora, è che non so come comportarmi con Sanem..."si confidò Can.
"Sanem è una ragazza semplice...Sii te stesso e parlale con il cuore, dille ciò che provi. Se ha accettato il tuo invito vuol dire che non ti ha cancellato dalla sua vita" lo consigliò Emre.
"Ma se volesse solo un'amicizia?" chiese ancora Can.
Emre scoppiò a ridere "Amici? Tu e Sanem? Ma fammi il piacere. Voi due potete essere tutto tranne che amici. In ogni caso vacci piano Can. Lei è diversa da tutte le donne che hai conosciuto e l'hai già fatta soffrire troppo. Per cui se non sei convinto al cento per cento lascia perdere..."
" Ti è mai capitato Emre di perdere qualcosa, qualunque cosa, e di capire soltanto dopo quanto fosse importante per te?...Io l'ho provato con Sanem ed ora so che nella mia vita voglio lei, solo lei....quindi sì sono convinto al cento per cento" asserì Can.
Dopo aver chiuso la telefonata Can pensò che aveva giudicato male suo fratello. Aveva sempre pensato che fosse superficiale e poco affidabile, invece era l'esatto contrario; anzi si era dimostrato molto più assennato di lui ed ora quando aveva bisogno di un consiglio lo chiamava sempre e questa volta il suo consiglio lo avrebbe anche seguito.
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L'Essenza delle Cose
RomanceLui per realizzare il suo sogno ha abbandonato la famiglia, lei per la famiglia ha abbandonato il suo sogno. Non potrebbero essere più diversi, ma forse proprio per questo si completano a vicenda...