Capitolo 22

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 Il party si sarebbe tenuto in un prestigioso Hotel di New York.

Quando arrivarono, si presentarono e furono accompagnati alla sala ricevimenti che piano piano si stava riempiendo. Can era già là.

Prima di entrare Sanem chiese ad Emre di attenderla perché doveva passare alla toilette per controllare di essere in perfetto ordine. In realtà aveva bisogno di qualche minuto per calmarsi. Di lì a poco Can l'avrebbe presentata come la sua fidanzata e l'idea di essere al centro dell'attenzione la agitava non poco.

Giunta alla porta del bagno, sentì delle voci provenire dall'interno e si bloccò quando sentì pronunciare il nome di Allison.

"Allison, sei davvero fortunata. Can questa sera è superbo. Fossi in te non me lo lascerei scappare per nulla al mondo".

" Hai ragione Hillary. Dopo questa serata e la nomina a consigliere della ABC Enterprise potrei anche accettare la sua proposta..."

"Non dirmi che ti ha chiesto di sposarlo?!.."chiese quella che sembrava chiamarsi Hillary.

"Un paio di mesi fa.." rispose Allison.

Sanem si sentì mancare. Non poteva credere a quello che aveva appena sentito.

Can non solo non aveva lasciato Allison, ma le aveva anche chiesto di diventare sua moglie!

Non sapeva cosa fare. Il primo impulso fu quello di andarsene immediatamente da lì, ma si impose di non essere precipitosa e di riflettere. Forse c'era una spiegazione...

Girò sui tacchi e tornò da Emre che la stava aspettando.

"Eccomi, sono pronta. Possiamo entrare. " Gli disse sfoderando il suo migliore sorriso e prendendogli il braccio.

Quando fecero il loro ingresso, nella sala ci fu un mormorio di ammirazione che costrinse Can, impegnato in una conversazione con altri uomini, a voltarsi.

Il suo sguardo cadde su quella magnifica donna che accompagnava Emre e per un attimo non la riconobbe.

Indossava un vestito nero che fasciava il suo corpo esaltandone le curve, ma senza volgarità o provocazione. Ai piedi portava delle scarpe con il tacco che slanciavano la sua figura. Aveva un incedere elegante e sicuro. I capelli raccolti evidenziavano i lineamenti perfetti del suo viso, sul quale compariva un sorriso appena accennato. Ma quello che colpì maggiormente Can furono gli occhi puntati su di lui. Erano velati di tristezza e lo scrutavano attendendo un cenno da parte sua.

Capì all'istante che doveva essere successo qualcosa e si sentì il sangue gelare nelle vene.

"Buona sera a tutti" disse Emre, che sembrava non essersi accorto di niente, appena raggiunse il fratello, "Permettetemi di presentarmi. Sono Emre Divit il fratello di Can e questa bellissima donna al mio fianco è Sanem Aydin"

"La sua fidanzata" aggiunse Sanem lasciando tutti a bocca aperta.

"Lei è davvero fortunato Emre!" commentarono i presenti stringendo le mani di entrambi.

In quel preciso momento sopraggiunse Allison, accompagnata da Hillary.

"Can caro" fece quest'ultima "Allison mi ha appena dato la splendida notizia...finalmente vi siete decisi...a quando le nozze?"

A quella domanda Can impallidì e intuì quello che poteva essere accaduto. Guardò suo fratello che scrollò le spalle per fargli capire che non ne sapeva nulla, poi spostò lo sguardo su Sanem che lo osservava con aria interrogativa ed infine rivolse la sua attenzione ad Allison che intervenne al posto suo per rispondere alla domanda :" Beh io e Can ne abbiamo solo parlato. Siamo tutti e due molto impegnati con il lavoro, ultimamente, per cui stabilire una data è difficile, ma ci stiamo pensando...in fondo sono due anni che ci frequentiamo ed è ora di dare stabilità alla nostra relazione che rende entrambi molto felici" concluse sorridendo e prendendo Can sottobraccio.

Tutti si congratularono con loro, compresa Sanem.

La situazione stava precipitando e Can se ne rendeva conto ma, almeno fino alla fine del ricevimento aveva le mani legate: non poteva certo negare, così su due piedi, col rischio di far naufragare l'intera serata. Sperava solo che Sanem gli desse modo di spiegarsi più tardi.

Arrivò il momento della sua nomina a cui seguì il rinfresco ed infine la musica.

Per tutta la sera aveva cercato di avvicinarsi a Sanem, ma lei lo aveva sempre evitato. La invitò a ballare, ma lei rifiutò dicendo che era stanca.

"Ti prego Sanem" le disse suscitando la curiosità di chi stava loro vicino. Poiché voleva evitare chiacchiere e commenti fuori luogo, Sanem accettò ma cercò di mantenere le distanze.

Can non era dello stesso avviso e le cinse i fianchi avvicinandola a sé e costringendola a posare le mani sulle sue spalle.

"Guardami" le ordinò, ma lei volse la testa di lato.

"Guardami" ripeté deciso, rafforzando la presa su di lei e tirandola ancora più vicino.

Sanem alzò il viso verso il suo e fece come le aveva chiesto: lo guardò dritto negli occhi. Quello che vi lesse fece vacillare la sua volontà di resistergli: rabbia, desiderio, passione. Amore?

"Mi dispiace...ti prego di credermi" le disse

"Ti credo Can, ma questo non basta e al momento neppure mi interessa "gli rispose " quello che voglio, adesso, è andarmene da qui!".

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