Distesa al fianco di Can, Sanem faceva finta di dormire.
Aveva provato a lasciarsi andare, perché lo amava, questo era innegabile, ma quando le sue carezze erano diventate più audaci, nella sua mente erano apparse immagini di lui con altre donne e l'idea che anche loro avessero godute di quelle attenzioni e di quell'amore che lei tanto bramava era diventata così insopportabile da bloccarla.
Sapeva di sbagliare, ma era più forte di lei. Non ne avevano mai parlato, ma lei era consapevole che Can avesse avuto altre storie, più o meno importanti, oltre ad Allison e non le era importato, perché appartenevano al passato, ma ora quel passato era diventato più presente che mai e lei non sapeva cosa pensare.
Doveva parlarne con lui? E cosa gli avrebbe detto? Che era gelosa? Che non accettava l'idea che oltre ad Allison ci fossero state altre donne?" Che aveva paura di essere una delle tante?
Era confusa ed aveva paura. Quella sera era ricorsa alla scusa della stanchezza, ma domani? Per quanto ancora sarebbe riuscita ad evitarlo senza che lui si accorgesse che c'era qualcosa che non andava?
Alla fine decise che avrebbe almeno atteso qualche giorno. In fondo era venuta fin lì per sostenerlo e non voleva creare altri problemi. Avrebbe chiarito poi.
Quando si svegliò, la mattina seguente, Can si era già alzato e vestito. Lo raggiunse in cucina mentre sorseggiava un caffè.
"Buongiorno" lo salutò baciandolo sulla guancia. "Perché non mi hai svegliata?" gli chiese.
"Buongiorno! Dormivi così bene...e poi ieri sera mi hai detto che eri molto stanca e ho preferito lasciarti riposare" le rispose guardandola intensamente.
Sanem arrossì sotto quello sguardo indagatore, borbottò delle scuse e corse in bagno.
Mentre si stava preparando arrivò Emre.
"Buongiorno fratello!" disse a Can " Uuuh che brutta faccia hai!!! Notte in bianco ehhh..." lo canzonò.
"Già..." rispose l'altro "ma non per i motivi che pensi tu...Dai vieni, c'è del caffè appena fatto che ti aspetta" aggiunse poi, facendolo accomodare e chiudendo la porta alle sue spalle.
Emre intuì che doveva essere successo qualcosa, ma preferì non chiedere nulla, certo che, prima o poi, lo sarebbe comunque venuto a sapere.
Poco dopo, infatti, si ritrovò solo con Sanem e azzardò: " Ho visto Can piuttosto teso questa mattina.. E' accaduto qualcosa fra voi, per caso?"
Lei lo guardò con aria colpevole e gli spiegò il malinteso della sera precedente.
"Non volevo ferirlo, ma mi sento così confusa..." gli confidò
"Sanem, ascolta, Can è innocente e sono certo che presto verrà completamente scagionato.."
"Questo lo so" lo interruppe lei
"E allora qual è il problema? ..Aspetta non crederai mica a quello che hanno insinuato sulla sua vita privata?" chiese incredulo Emre.
Lei abbassò la testa e non rispose, ma il suo silenzio valeva più di mille parole.
Quando rialzò lo sguardo vide Can dietro ad Emre che la fissava immobile e si sentì mancare.
"Emre, puoi lasciarci soli due minuti? " domandò freddamente.
"Certo, vi aspetto fuori"
Una volta soli Can proseguì: " Davvero pensi che io sia stato con tutte le donne di New York? E magari per ottenere dei favori da loro? Che opinione hai di me Sanem?" e poiché lei non rispondeva la incalzò "Rispondimi! Credi sul serio che io sia un uomo simile?" nella voce una nota di rabbia e frustrazione.
"Non ho detto questo Can..."cercò di difendersi Sanem
"No, non lo hai detto, ma lo hai pensato, il che è la stessa cosa" la interruppe Can.
Poi, dopo un attimo di silenzio continuò "credo sia meglio che tu ti trasferisca in albergo e ti prenda un po' di tempo per riflettere.."
"Ma l'avvocato ha detto che è importante starti vicino in questo momento.."
Quelle parole furono come uno schiaffo in pieno viso per Can. "Non voglio la tua compassione Sanem e non mi interessa salvare le apparenze, non più. Io ti voglio al mio fianco se tu fidi di me, se credi in me, se lo vuoi veramente...in caso contrario è meglio finirla qui, prima che uno di noi due si faccia troppo male!"
Non aspettò neppure che Sanem replicasse, le voltò le spalle ed uscì lasciandola sola in preda ai sensi di colpa e più confusa che mai.
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L'Essenza delle Cose
RomanceLui per realizzare il suo sogno ha abbandonato la famiglia, lei per la famiglia ha abbandonato il suo sogno. Non potrebbero essere più diversi, ma forse proprio per questo si completano a vicenda...