Capitolo 32

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 Allison aveva conosciuto Can grazie ad un'intervista che lui aveva rilasciato per il New York Times alcuni anni prima.

 Ne era rimasta subito colpita, non tanto per la sua prestanza fisica, comunque notevole, quanto per l'ambizione che era trapelata dalle sue parole. Ed in quell'ambizione, Allison aveva scorto qualcosa che li accomunava.

Non era stato difficile, per lei, farsi invitare a cena. Conosceva gli uomini, soprattutto quelli come Can: interessati unicamente alla carriera, a loro stessi e allergici ai legami sentimentali e sapeva bene come conquistarli.

Per due anni il loro rapporto, se così si poteva definire, aveva funzionato. Non si erano mai promessi nulla, né avevano mai parlato del futuro, limitandosi a condividere alcune notti a casa dell'uno o dell'altra e partecipando ai più importanti eventi della società newyorkese. Nessuno dei due voleva di più, almeno così le sembrava, ma poi qualcosa era cambiato.

Era accaduto durante il viaggio che avevano fatto in Turchia per la morte del padre di Can. Allison lo aveva accompagnato per pura cortesia e, anche un po,' per la curiosità di vedere la cittadina dalla quale proveniva e di cui non parlava mai.

Si era accorta immediatamente che tra lui e Sanem c'era una strana tensione e se ne era chiesta il motivo. Durante il funerale Can non non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, mentre lei cercava di ignorarlo, finché erano rimasti soli al cimitero.

Lì doveva essere accaduto qualcosa, Allison ne era sicura, perché quando aveva sentito Can, più tardi al telefono, le era sembrato irritato ma non aveva voluto darle nessuna spiegazione.

Successivamente le aveva parlato della casa che suo padre aveva lasciato a Sanem e del suo sospetto che tra i due ci fosse stata una relazione. Allison aveva cercato di sdrammatizzare ma Can si era risentito molto e questo suo atteggiamento poteva avere una sola giustificazione: la gelosia!

A questo episodio ne erano seguiti altri che avevano suscitato nuovi dubbi in Allison.

Al suo ritorno dalla Turchia, Can era apparso scostante, talvolta distratto e poi aveva accennato al matrimonio e alla possibilità di avere dei figli, facendole così capire che quello che c'era tra loro non lo soddisfaceva più.

Allison, tuttavia, non era disposta a rinunciare alla sua carriera e quando si era presentata l'opportunità di andare a Londra, come inviata del suo giornale, l'aveva colta al volo, pensando in questo modo di guadagnare anche un po' di tempo con Can. Poi lui era stato nominato membro del consiglio di amministrazione della ABC Enterprise e lei, di certo, non poteva mancare ad un'occasione simile.

Quello che era successo al party, però, non lo aveva programmato, anche se sul momento Allison ne era rimasta contenta, perché il commento di Hillary aveva chiarito a tutti i presenti e a Sanem, in particolare, quale sarebbe stato il suo ruolo nella vita di Can.

La reazione di quest'ultimo, tuttavia, l'aveva colta impreparata. Sul momento non aveva detto nulla, anzi sembrava, quasi, essere d'accordo, ma poi l'aveva ignorata per tutta la serata per correre dietro a Sanem e, il giorno seguente, l'aveva chiamata per dirle che tra loro era tutto finito e che non voleva vederla più.

Allison non aveva chiesto nulla; non ne aveva bisogno e tanto meno lo aveva supplicato, non era da lei, ma pensò che la vendetta era un piatto che andava servito freddo.

Quando, un anno dopo, aveva saputo che la scrittrice emergente di origine turca Sanem Aydin avrebbe partecipato alla BEA aveva fatto in modo che il New York Times la mandasse là per intervistarla. Il suo obiettivo era quello di screditarla, in qualche modo, pubblicamente e ci sarebbe riuscita se non fosse intervenuto Can in sua difesa. Non solo aveva rovinato tutto, ma aveva fatto fare, a lei, una pessima figura e questo era inaccettabile. Can non aveva ancora capito con chi aveva a che fare...

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