Seduta sul letto della propria camera Sanem osservava incredula quelle due piccole linee.
Chiuse gli occhi e, dopo pochi istanti, li riaprì per accertarsi che non fossero scomparse.
Quelle linee erano ancora lì ed indicavano che, finalmente, era incinta.
La vista le si offuscò a causa delle lacrime di gioia. Voleva ridere, piangere, gridarlo al mondo intero! Aveva atteso quel momento per mesi, invano, e alla fine aveva quasi perso la speranza di poter dare a Can un bambino. Aveva finito per credere che fosse una punizione di Allah per quello che era accaduto anni addietro ad Istanbul. E invece no, Allah era stato misericordioso e le aveva donato la gioia più grande per una donna: quella di diventare madre!
"Sanem, tesoro, sono tornato." Era la voce di Can che aveva appena accompagnato degli ospiti nel loro alloggio.
Entrò in camera e, vedendo Sanem in quello stato, si spaventò e corse ad inginocchiarsi davanti a lei che ancora piangeva.
Vide che teneva in mano un test di gravidanza: "Amore non fare così, non importa, ci riproveremo" le disse per consolarla, ma lei scosse la testa e gli tese il test perché non riusciva ad articolare alcuna parola.
Can lo prese e, senza guardarlo, lo posò sul letto, lì accanto, per poi prenderle il viso tra le mani ed asciugarle le lacrime con i pollici " Ti prego Sanem non piangere..."
"Can, aspetto un bambino... " sussurrò lei tirando su col naso.
A quelle parole Can raccolse il test, lo guardò, poi guardò Sanem ed un enorme sorriso si aprì sul suo bel volto: "Diventerò padre?" chiese incredulo.
"Sì...a quanto pare sì."
Non riusciva a crederci: quella piccola, grande donna lo aveva reso l'uomo più felice della terra. Aveva cambiato la sua vita. Gli aveva fatto comprendere, non a parole, ma con i fatti quanto importante fosse amare ed essere amati, quanto illusori siano il successo e la notorietà e quanto fugace sia la ricchezza. Gli aveva dimostrato quanto appagamento si può ottenere dall'agire secondo coscienza, ascoltando solo il proprio cuore, quanta gioia si può ricavare dalla capacità di perdonare e di guardare avanti ed ora sarebbe diventato padre. Una responsabilità senza eguali che lo intimoriva e lo elettrizzava allo stesso tempo. Ma si sentiva pronto come non mai perché al suo fianco c'era lei: Sanem.
Non c'erano parole che potessero spiegare quello che sentiva dentro di sé: la prese tra le braccia, le baciò ogni angolo del viso, le accarezzò i capelli e poi pianse insieme a lei, fronte contro fronte. Mai avrebbero dimenticato quel momento!
La gravidanza proseguì senza problemi e dopo nove mesi una bellissima bambina, Esel, entrò a far parte della famiglia Divit, rendendo orgogliosissimo suo padre. Quando la cullava tra le braccia, Can si sentiva onnipotente sapendo di essere stato lui, insieme a Sanem, l'artefice di un simile miracolo. Ai suoi occhi lei era la perfezione assoluta e, mano a mano che cresceva, la sua adorazione aumentava, suscitando l'ilarità di Sanem che lo prendeva in giro dicendogli :" vedremo se sarai così comprensivo e gongolerai anche quando ti chiederà il permesso di uscire con i primi ragazzi".
Lui allora la guardava torvo e le rispondeva:" Mai...dovranno passare sul mio cadavere prima.."
Intanto anche Emre ed Elisabeth si erano sposati e a breve sarebbero diventati genitori a loro volta.
Ogni cosa piano piano si era risolta ed aveva trovato la sua giusta collocazione com'è naturale che avvenga.
Si dice che l'uomo sia l'artefice del proprio destino, ma è proprio così? Oppure tutto è già scritto nelle stelle e noi solo ci illudiamo di poter scegliere?
L'amore che Can e Sanem provavano l'uno per l'altra non era forse stato ostacolato più volte e in vari modi dalla mano dell'uomo'? Eppure era sopravvissuto e si era rafforzato, diventando indistruttibile. I loro cuori si erano conosciuti, poi allontanati, ma senza mai perdersi veramente e alla fine si erano ritrovati. Di chi era il merito? Del destino? Di loro stessi?
Lascio a voi lettori/lettrici l'onere di rispondere a questa domanda, io ci ho provato, ma non ci sono riuscita!
FINE
NOTE DELL'AUTRICE
Ebbene sì, siamo arrivato in fondo anche a questa storia.
Ringrazio coloro che mi hanno seguito quotidianamente e anche chi ha dato solo una breve occhiata
Ringrazio per tutti i commenti che mi avete lasciato. Ad alcuni non ho dato risposta, scusatemi, ma li ho letti tutti e mi hanno fatto davvero tanto tanto piacere. Questa sorta di sala di lettura è davvero gratificante per chi scrive!!!
Un abbraccio a tutte/tutti voi e Buona Pasqua.
A presto😘😘😘
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L'Essenza delle Cose
RomanceLui per realizzare il suo sogno ha abbandonato la famiglia, lei per la famiglia ha abbandonato il suo sogno. Non potrebbero essere più diversi, ma forse proprio per questo si completano a vicenda...