Capitolo 11

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 NOVEMBRE 2007

Carissimo Can,

ancora nessuna risposta da parte tua. Se non fosse per Emre che mi rassicura sul fatto che stai bene, giurerei che ti è capitato qualcosa.

Non vorrei sembrare troppo insistente ma almeno fammi sapere se le mie lettere ti arrivano e ti fanno piacere.

So che i tuoi primi esami sono stato un successo. Ti faccio i miei complimenti anche se non ho mai nutrito alcun dubbio sulle tue capacità. Diventerai un bravissimo avvocato e conquisterai il mondo, proprio come desideri, ne sono più che certa. Una delle cose che più ammiro di te è la tua determinazione. Qualcuno direbbe che sei testardo, per me, invece, sei un ragazzo che sa quello che vuole e che lotta con tutte le sue forze per ottenerlo!

Ma anch'io, questa volta, ho una bella notizia da darti: sono stata accettata all'università di Istanbul per frequentare quel corso di scrittura creativa di cui ti ho parlato. Partirò a gennaio. Non vedo l'ora, sono elettrizzata. Mi spiace solo di non poter condividere con te la mia gioia.

Ti prego scrivimi, anche solo due righe...

Con amore

tua Sanem

GENNAIO 2008

Caro Can,

domani partirò per Istanbul e questa è l'ultima lettera che ti scrivo.

Ho capito che non ha senso insistere ancora. Quello che c'è stato tra di noi non ha avuto importanza per te o, almeno, non tanta quanta ne ha avuta per me, ma non sono arrabbiata.

La colpa è solo mia. Sono io che ho voluto vedere altri significati nei tuoi comportamenti, mentre la verità è che tu non sei mai stato innamorato di me.

Sappi, comunque, che non sono pentita di averti conosciuto e di averti aperto il mio cuore.

Se qualcuno mi chiedesse, oggi, di descrivere l'amore io gli direi che ha il tuo volto, la tua voce ed il tuo nome.

Ti porterò sempre con me Can.

Ti auguro ogni bene e chissà che un giorno il destino non ci faccia incontrare ancora.

Con amore

tua per sempre Sanem


Ed il destino li aveva fatti rincontrare, pensò Can con amarezza, ma lui ancora una volta aveva rovinato tutto e adesso lei avrebbe sposato un altro uomo.

Rientrato dalla riunione con la ABC Enterprise aveva aperto le ultime due buste sperando di trovare in quelle lettere un qualcosa che alleviasse la sua pena, che giustificasse ai suoi occhi il suo comportamento, ma non trovò nulla se non una dichiarazione d'amore incondizionato da parte di Sanem.

Quando era arrivato ad Harvard, l'ambiente ed il clima universitario lo avevano assorbito talmente tanto da fargli dimenticare quasi chi fosse. Quando poi l'entusiasmo iniziale era scemato aveva pensato di poter recuperare i rapporti che aveva trascurato, in modo particolare quelli con la sua famiglia e con Sanem, una volta tornato a casa. Ma quel "tornare a casa" aveva cominciato ad essere rinviato sempre più in là nel tempo finché la sua casa era diventata New York.

Semplicemente si era dimenticato di tutti loro! Non lo aveva fatto con intenzione o cattiveria, era accaduto senza che lui se ne accorgesse. Poco a poco ai volti di suo padre, di suo fratello e di Sanem si erano sovrapposti altri volti che lui era convinto di amare finché non era tornato in Turchia.

Ormai per suo padre era tardi, ma forse poteva fare ancora qualcosa per riprendersi Sanem!

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