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"Due gocce di miele d'acacia e dovreste aver finito se avete eseguito tutto correttamente." versando le ultime due gocce nel calderone Albus si gira verso di me con faccia soddisfatta.

Stiamo facendo lezione di pozioni e siamo Grifondoro con Serpeverde perciò io e mio cugino siamo seduti nello stesso tavolo, uno di fianco all'altro. Lui è sempre stato tra i più bravi a pozioni, sono io quella che non ne riesce a capire assolutamente il senso di questa materia difatti, con mano tremolante, prendo il contagocce e inzio a versarne due all'interno del recipiente. Convintissima di quello che sto facendo, una volta finito, rivolgo un sorriso saccente ad Albus.

Riporto la mia attenzione sul calderone per inziare a mescolare il composto quando, inserito il mestolo, questo si scioglie. Rimango a bocca aperta. Perché? Perché ogni volta che faccio una pozione devo sbagliare qualcosa? Il professor Lumacorno si avvicina con volto sconsolato, ormai persistente, nella mia direzione: "Ha sbagliato le quantità di acqua lunare signorina Weasley, ma fa niente, era una pozione abbastanza complessa, si rifarà alla prossima lezione." sempre la solita risposta e il giorno seguente sempre il solito risultato da parte mia. Il professore non vuole mai dirmi che faccio schifo nella sua materia perché ha paura che io lo riferisca ai miei genitori, e non vorrebbe mai che i due terzi dei salvatori del mondo magico gli si rivoltino contro.

"Magnifico signor. Potter, come sempre non smette di stupirmi." proseguendo per qualche metro va incontro alla pozione di mio cugino giusta come sempre e girandosi continuamente verso di me Albus cerca di 'rincurarmi': "Non te la devi prendere Rosie, ci sono persone portate e altre che non lo sono, te evidentemente appartieni alla seconda categoria." in preda alla rabbia recupero un mestolo di zolfo, che fortunatamente si squaglia più lentamente di quello in legno, e presa una piccola quantità della sostanza che ho partorito la lancio addosso al corvino che prontamente la schiva.

"Seriamente credevi di riuscire a beccarmi, sono il cercatore, nonché capitano della squadra di Quiddich, ho i riflessi abbastanza pronti cuginetta." ride beffardo mentre il mio astio nei suoi confronti continua, di momento in momento, ad aumentare: "Tiratela di meno Albus che poi ti gonfi come un palloncino e voli via." rispondo a denti stretti sporgendomi per osservare quale povero malcapitato io abbia preso con quell'intruglio che sarebbe dovuto diventare inizialmente una pozione.

Non riesco a notare qualcuno di sporco o ustionato, però mi trovo alle spalle di Albus un biondo con una faccia abbastanza torva dove, nel calderone d'innanzi, una fiamma continua a crescere: "Accidenti signor Malfoy, la sua pozioni è decisamente... Esplosiva!" lanciando un incantesimo che fa spegnere il fuoco fuoriuscito il professor. Lumacorno si avvicina a malfuretto che sta cercando in tutti i modi di controllare la sua irritazione, alla vista del suo volto non riesco a trattenermi dall'emettere una lieve risata.

Parlano per un po' e dopo avergli dato una leggera pacca sulla spalla destra il professore si allontana dal Serpeverde per dirigersi verso altri studenti e controllare anche i loro lavori. Passandosi la lingua all'interno del labbro inferiore Malfoy vorrebbe raggiungermi per urlarmi contro i peggio insulti però si limita a mordersi la lingua per non farlo, l'ultima volta che è successo è stato sospeso per una settimana. Contemporaneamente a quando con le labbra li mimo uno 'scusa' scrollando le spalle l'ora di pozioni finisce e, prima che furetto possa raggiungermi, mi affretto ad uscire.

"Weasley!" pronuncia facendomi girare immediatamente sentendomi chiamata. Malfoy nell'alto del suo metro e ottantacinque mi osserva contrariato: "Mi hai fatto prendere fuoco al calderone." afferma come se non me ne fossi precedentemente accorta: "Ma va là." rispondo: "Santo Salazar, finiscila, ti sembra normale?" da dietro le sue spalle vedo Albus correre per raggiungerlo e fermarlo: "Non inziare, non sono in vena." continuo mentre, approfittando della voce della McGranitt che, a pochi metri da noi, istiga tutti gli altri studenti a raggiungere le rispettive classi e a non ciondolare in corridoio, provo ad allontanarmi: "Neanche io sono minimante in vena di rifare quella pozione per la prossima volta, ma, o la faccio, o quello zoppo là dentro toglie cinque punti alla mia casa per aver provato ad appiccare un incendio a scuola."

"Signor Malfoy." la voce della McGranitt riaccheggia nella alte pareti di Hogwarts: "Si moderi, cinque punti verranno tolti alla sua casa per linguaggio non consono, ora le consiglio di raggiungere la sua aula se non vuole perderne altri." il Serpeverde fa per aprir bocca ma Albus riesce ad anticiparlo trascindandolo via per un braccio con non poi così tanta semplicità essendo che l'altro non ha la benché minima intenzione di seguirlo: "Ciao Rose, preside McGranitt passi una buona giornata." salutandoci, mentre un sorriso paonazzo gli illumina il volto, Al sparisce nella mischia di maghi e streghe.

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"E se andassimo a prendere una Burrobirra." prendendo un altro morso dalla mia torta di mirtilli provo a persuadere le mie amiche dall'idea di andare questo sabato pomeriggio a fare shopping: "Rose ti ho detto e ridetto che dopodomani noi andiamo per negozi e lo stesso farai tu, siamo una reppublica e la maggioranza di noi vuole fare questo, quindi ti regoli di conseguenza." finendo il suo biscotto alle gocce di cioccolato Amelia decide di voler mettere fine alla discussione che ormai andava avanti da diversi minuti.

Sarrano le dieci di sera, però essendo Malfoy e Kristin, la Tassorosso, troppo occupati non hanno avuto il tempo di mandarci via e quindi, sempre il nostro gruppetto, sta continuando a parlare da ore: "E perché non potremmo fare tutti un giro ad Hogsmeade?" le mie amiche vorrebbero dividersi una volta arrivati nel quartiere da tutti  gli altri e, la mia ultima speranza per non andare a comprare vestiti, è quella che i ragazzi vogliano stare con noi.

"Rosie io verro con voi." afferma Albus: "Potter non devi seguirci come un cagnolino ovunque." lo contraddice Amelia: "Burke se stessi parlando con te potresti anche intervenire, non mi interressa di quello che indossi tu ma quello che mettono loro sì, essendo che forse non te ne sei resa conto, sono mie cugine." non riesco mai a darmi una spiegazione del fatto per cui tutti i miei amici si debbano sempre odiare tra loro. Tralasciando che il rapporto di quasi tutti con Abigail non è dei migliori e Amelia la sopporta a malapena, anche la castana e mio cugino non riescono ad affrontare una conversazione senza che partano insulti alla sproposito da parte di uno dei due, e essendo entrambi troppo orgogliosi ci vuole seriamente tanto tempo prima che la litigata finisca.

"Tra un po' finirai anche per controllare l'ossigeno che respirano? Non sia mai che una molecola ci voglia provare con loro." ribatte Amelia. Albus è consapevole del fatto che nessuno vuole sentirli bisticciare e prova in tutti i modi a mantenere la lingua a freno mordendosi il labbro inferiore ma non riesce a controllarsi quando si parla di Amelia: "Se per caso volessi più attenzioni da parte mia Amelia, quasto non è il modo giusto per chiedermelo, fallo con gentilezza e magari ti accontento." un ghigno appare sul volto della Serpeverde: "Amelia ti prego no." non ho intenzione di avere mal di testa per tutto la notte: "Se non rispondo tu domenica vieni con noi senza protestare?" alzando gli occhi al cielo con un tono amaro nella voce rispondo: "Se insistete tanto sì!" rivolgendomi un sorriso compiaciuto dal fatto che alla fine, come sempre, tutti fanno quello che lei vuole riusciamo a cambiare discorso.

~zOlFo~
tralasciando il fatto che la parola 'zolfo' mi faccia ridere, ecco un nuovo capitoloo. Spero che vi sia piaciuto,
Buona Continuazione.

~Sara.

Qualsiasi cosa accada | SCOROSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora