Spesso le cose non vanno come si spera, già.
Spesso si ha o una visione troppo ottimista dei fatti o una troppo pessimista, di persone realiste, al mondo, ne esistono poche, quasi nessuna forse. In effetti non si può essere realisti perché la realtà è imprevedibile.
Una volta, in un film ho sentito dire che nulla può colpire più forte di come fa la vita, la vita è un ciclo continuo di susseguirsi di esperienze che, per quanto ti possano stupire, sono quelle che ti fatto esistere, quelle che hanno creato il tua carattere e quelle che ogni volta ti faranno cambiare la prospettiva con cui guardi il mondo.
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Mi è sempre importato troppo di come apparivo agli occhi della preside McGranitt ma in questo momento l'ultima cosa a cui penso è in che condizioni sono perché, seduta col volto affondato nei palmi delle mani e la sedia che diventa sempre più scomoda a ogni secondo che passa, di dimostrare che sono una ragazza educata e simpatica non ne ho più bisogno, l'ho fatto per quindici anni, una volta tanto non costa niente cambiare.
"Signorina Parkinson non so se si rende conto di quando scompiglio abbiano suscitato nella scuola le sue precedenti affermazioni." esclama di punto in bianco la preside coprendo il leggero brusio che si era creato per colpa delle chiacchere tra quadri: "Non si rende mai conto di niente." aggiunge Scorpius in tono basso, quanto basta per avermelo fatto sentire, seduta nella sedia accanto alla sua.
"Ho solamente informato la scuola." prosegue Abigail e dal suo tono però lascia trasparire di aver sentito il commento di Scorpius. L'unica che non dice niente da almeno mezz'ora sono io: nessuna risposta data alle domande dei miei amici, nessuna parola rivolta a Scorpius tantomeno che ad Abigail: "Mi ha preso per un troll di montagna Parkinson, so perfettamente che i nomi sul foglio erano Potter e Burke, ciò mi fa credere che quello che lei ha detto sia stato più che altro suscitato da un motivo personale." la professoressa McGranitt si toglie gli occhiali a mezzaluna da sopra il naso per appoggiarli con tutta la tranquillità di questo mondo alla propria scrivania, l'unica cosa che mi fa intendere sia, almeno un minimo, agitata, è il lieve tremito alla mano che non è comune in lei.
Nonostante ciò non riesco a non sorridere davanti all'idea di un Albus e un'Amelia più felici che mai per essere diventati il re e la reginetta del ballo battendo clamorosamente James e Miriam.
"Signorina Weasley lo trova divertente?" "Certo che no." mi affretto a rispondere, per Godric, sono circondata di persone e sembro sonnambula, non è questo il modo di affrontare i problemi.
La professoressa prende un respiro profondo, fa scorrere per poco più di un attimo lo sguardo sui quadri che tappezzano le pareti dello studio raffiguranti ognuno un preside diverso che l'ha preceduta: "I problemi di cuore dei miei studenti non sono affare mio e spero continuerà a essere così; uscite di qui e risolvetevela da soli, non siete più bambini di sette anni che litigano per chi ha più caramelle." detto ciò si alza in tutta la sua compostezza, recupera gli occhiali e si ritira in una parte retrostante lo studio della quale sono sempre stata curiosa di scoprire il contenuto.
Sì, me ne rendo conto, non sono una stupida, dentro di me ho pur sempre ancora qualche gene Granger: sto divagando come non ho mai fatto prima perché ho paura, molta anche, di prendermi le responsabilità delle mie azioni; e questo mi distruggere ancora di più, mi da segno di non essere matura tanto quanto pensassi.
La prima a prendere l'iniziativa di uscire è Abigail avvolta nel suo stretto abito viola. Io e Scorpius rimaniamo ancora seduti nello stesso esatto posto ognuno con lo sguardo perso nel nulla.
Dopo poco lo sento voltarsi verso di me e mi costringo a farlo a mia volta, non so come ma la sua espressione mi rassicura: "Qualsiasi cosa accada, ricordi?" annuisco provando ad accennare a un sorriso e insieme usciamo dall'ufficio.
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Qualsiasi cosa accada | SCOROSE
FanfictionLa storia non sarà finita finché tu Rose non deciderai che lo sarà. Mi sono persa tante volte per strada non riuscendo a capire quale fosse quella più veloce per raggiungere casa. Per quanto quel viaggio sia stato duro sono arrivata finalmente alla...