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Albus e Malfoy si trovano sul palco e indossando il loro tutù rosa iniziano a ballare sulle note di una canzone a me troppo familiare, dopo i primi minuti di confusione non riuscendo più a resistere alla tentazione incomincio a danzare insieme a loro, e mio cugino, dopo aver fatto fare un casquet al platinato, agitando una coscia di pollo mi cambia di vestiti e mi ritrovo addosso un tutù lilla.

Il teatro si riempe di persone che ci applaudono lanciandoci fiori evidentemente meravigliati dalla nostra esibizione e mentre sto per fare il mio assolo vengo colpita da un... cuscino in piena fronte. ''Rose Weasley vedi di alzarti immediatamente da questo letto se non vuoi perdere il treno anche quest'anno!'' urla mia madre, Hermione Granger, dall'uscio della porta della mia stanza.

Aprendo di scatto gli occhi mi dirigo frettolosamente verso la sedia che si trova ai piedi del mio letto dove la sera prima ho posizionato dei vestiti che avrei dovuto indossare oggi. Gli indosso frettolosamente dirigendomi a passo spedito in cucina dove i miei genitori sono già intenti a fare colazione. Dopo averli salutati prendo posto accanto a loro iniziando a mangiare la mia fetta biscottata abbinata alla marmellata di pesca.

"Rose, come fai ad essere sempre in ritardo?" domanda mia madre che ha atteso qualche minuto prima di iniziare con la solita paternale che ormai, da quando sono qui, mi sorbisco tutte le mattine: "Hai quindici anni e penso tu sia abbastanza matura e responsabile da riuscirti a svegliare autonomamente."

"In mia discolpa, questa volta la sveglia non ha suonato." sentendo le mie parole papà, che è seduto alla mia sinistra e sta sorseggiando il suo caffè mentre legge la Gazzetta del Profeta, quasi si strozza: "La sveglia ha suonato eccome tesoro." interviene ridacchiando: "E ben due volte, solo che tu come sempre non l'hai sentita." conclude la castana.

"Ma non è di certo colpa mia se quei due idioti di Albus e Malfoy Jr si sono messi a ballare distraendomi." i miei genitori assumono uno sguardo preoccupato mentre provano a comprendere il significato di ciò che ho appena detto involontariamente.

"A proposito di Scorpius." mia madre prova a cambiare discorso ignorando completamente la mia affermazione.
"Potresti perlomeno provare a non litigare con lui quest'anno." vedendomi in procinto di ribattere lei mi anticipa.
"Lo so che è tutta colpa sua, fosse per te neanche li parleresti e tutte le scuse che ci vuoi mettere dentro, ma Rose, perfino la McGranitt è stanca dei vostri continui battibecchi, stamattina mi è arrivata una lettera da parte sua in cui mi chiedeva di ammonirti che, se ci saranno altri episodi di schiantesimi dentro le mura della sua scuola, potrebbe, nei casi più estremi, espellere i due che ne sono la causa, quindi non ti- non vi conviene."

Cerco con lo sguardo quello di mio padre convinta che lui  sia dalla mia parte, perché quanto me, o forse anche di più, prova odio nei confronti dei Malfoy.

"Rose, io non dico che tu non ti debba difendere, perché so benissimo anch'io come possono diventare irritanti i Malfoy, ma evitare di ucciderlo per non essere sospesa mi sembra un buon compromesso, no?" spiega appoggiando al tavolo sia la tazza che il giornale per dare al discorso un tono più autoritario.

"Forse, e ripeto forse" incomincio puntando il dito contro ad entrambi per convincerli di quello che sto dicendo
"Potrei provare a, ad evitarlo, però se lui si avvicina a me ed inizia a stuzzicarmi non so quanto autocontrollo potrei avere." mamma mi rivolge un sorriso dolce pieno di rassicurazione e così continuo la mia colazione immersa nei miei pensieri.

Sono una persona che ha un sacco di pazienza generalmente, ma quando si parla di Malfoy tutta questa svanisce. Forse è proprio il suo modo di fare quello che mi gioca brutti scherzi, il suo essere apatico, cinico, arrogante annulla quasi del tutto le altre sue caratteristiche.

Il suo essere impenetrabile da ogni punto di vista complica ogni cosa, personalmente sono una persona che segue molto i suoi sentimenti e non fa caso a quello che potrebbe succede in un futuro ma soltanto al presente. Quando sono in sua presenza, invece, tutte le mie barriere si alzando e mi viene difficile affidarmi a me stessa senza pensare alle conseguenze.

"Rose!" schioccandomi le dita davanti al volto mio padre mi riporta alla realtà: "Non voglio sapere minimamente a cosa stavi pensando, ma è arrivato il momento di partire, vai a recuperare sia il baule che tuo fratello, io e mamma vi aspettiamo in macchina."

Finisco di mangiare l'ultimo boccone che mi è rimasto e poi salgo al piano di sopra dove vado a chiamare Hugo che sta mettendo gli ultimi indumenti all'interno del suo baule, recuperato anche il mio, ci decidiamo a scendere.

Qualsiasi cosa accada | SCOROSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora