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L'indomani pomeriggio decido di andare a riportare il cappotto a Malfoy. È stato gentile da parte sua ma il suo gesto e riuscito a farmi ottenere ben tre incuisizioni verbali e un sacco di sguardi confusi. Amelia ieri pomeriggio ha continuato per tutto il tempo a vantarsi delle sue previsioni giuste e a estrapolarmi qualsiasi altra informazione sull'accaduto. E ci è riuscita ovviamente, lei riesce sempre a fare tutto quello che si mette in testa, nessuno può ostacolare il suo cammino, e per questo le ho raccontato tutto.

Lo stesso con Albus, che al contrario di 'Melia era meno contento, continuava ad avvertirmi su che tipo è malfuretto e a mettermi in guardia su di lui. Abigail è l'ultima, lei voleva sapere tutto, non perché era curiosa neanche perché voleva avvertirmi ma ho intuito dal suo tono fosse irritata, quasi gelosa di me. Ha usato la carta del: 'Prima le amiche e poi i ragazzi' e si è allontanata senza più rivolgermi la parola.

Cammino per i vari, ampi e lunghi corridoi di Hogwarts intenta a raggiungere il prima possibile i sotterranei così da poter poi continuare con le mie faccende quotidiane. In poco mi ritrovo davanti l'enorme muro di pietra.

"Dente di Basilisco." pronuncio la parola d'ordine e la parete si sposta di lato lasciandomi libero accesso alla stanza. La piccola gradinata successiva mi porta davanti ad una sala dal pavimento fino alle soffitto interamente di pietra, decorata da colonne che interrompono a tratti la visione che si può ottenere dalle vetrate affacciate sul fondale del Lago Nero, da cui traspira una luce soffusa e ne deriva il lieve e rilassante rumore dell'acqua che ci si getta contro.

Al centro sono posizionati uno di fronte all'altro un paio di divani in pelle nera da tre posti ed in mezzo ad essi un poggiapiedi dello stesso materiale e colore. Alla destra sorge una piccola scrivania accompagnata da una sedia di legno d'abete e dal lato opposto invece c'è il camino dove arde il fuoco che risclada la stanza. Nella parte finale l'enorme tavolo rotondo, anch'esso di legno d'abete, riempe la sala. Si alternano delle piccole librerie, mensole su cui sono posizionati antichi manufatti e altre poltrone in pelle all'interno di tutta la camera.

Provo a raggiungere velocemente le scale a chiocciola, che portano al dormitorio maschile, in abete quando vengo interrotta dalla voce acuta di Amelia: "Rose che ci fai qui?" domanda e istintivamente mi volto verso la sua direzione notando che sia lei, che Albus insieme a Malfoy sono seduti insieme: "Stavo riportando." rispondo abbastanza confusa iniziando a gesticolare e mostrare il cappotto a tutti.

Colta con le mani nel sacco.

"Perfetto rossa finalmente." afferma il biondo che stando disteso su uno dei due sofà allunga la mano insigandomi a lanciarli la felpa e così faccio. Afferrato l'indumento ritorna a mangiare le sue cioccorane mentre Albus è seduto in una delle tante poltrone intento a... dormire: "Sta bene?" chiedo ad Amelia che a sua volta lancia una veloce occhiata ad Al prima di scrollare le spalle noncurantemente: "Stavi portando la felpa a Scorp tutta sola eh?" chiede in modo retorico con un sorriso a trentadue denti perfetti in volto.

Solo ora mi posso soffermare a guardarla, quest'estate ci saremmo viste un paio di volte scarse, non perché non volessimo ma lei aveva un sacco di impegni, ed in tutto questo lasso di tempo è diventata una persona completamente diversa. I capelli castani e mossi, che prima le arrivavano all'altezza delle spalle, ora sono cresciuti raggiungendo la parte inferiore del seno. Il viso ovale è caratterizzato dalle perfette sopracciglia che le sovrastano i grandi e profondi occhi marroni circondati dalle lunghe ciglia e da un piccolo naso alla francese. Ha un fisico a pera e non è mai stata particolarmente alta difatti raggiunge il metro e sessanta scarso. Il suo fisico a dire poco perfetto è dovuto anche al fatto che pratica molto sport difatti è tra i più bravi della sua squadra a Quiddich composta, oltre lei, interamente da maschi di cui mio cugino è il capitano e Malfoy il vice.

Decido di evitare di risponderle girandomi a osservare da qualche altra parte e accorgendosene fa una piccola risata soffocata: "L'hai fatto il compito di aritmazia?" decido di cambiare discorso facendole una domanda: "Per quand'è scusa?" domanda: "Domani 'Melia." il suo viso quasi diventa pallido alla mia affermazione: "Che giorno è oggi?" continua diventando ogni secondo che passa più nervosa: "Lunedì venti." chiudendo gli occhi in segno di sollievo mi spiega che i compiti li aveva già fatti in classe aspettando che il professore finisse di parlare.

"A proposito, questo sabato è il mio compleanno!" ricordo a tutti quanti, o almeno a quelli che sono svegli: "Non serve che ce lo ricordi Rose, lo sappiano benissimo." mi rincuora Amelia: "Pensavo che avremmo potuto fare qualcosa." propongo e a quelle parole Amelia tira un calcio non molto garbato ad Albus che si sveglia di soprassalto imprecandole contro.

"Rose!" esclama accorgendosi di come li sono seduta davanti: "Che cosa ci fai qui?" continua strofinandosi gli occhi e sbadigliando ancora addormentato: "Ci stava ricordando che tra poco è il suo compleanno." mi anticipa Amelia e Albus si rimette seduto composto: " 'Ose io credo sia meglio festeggiarlo di domenica." continua la mia migliore amica sedendosi a gambe incrociate in mia direzione: "Ma è sabato." ricordo: "Lo so ma sabato ci sono le qualificazioni per il Quiddich e noi dobbiamo essere presenti." una sola frase che mi fa cadere il mondo addosso, i miei migliori amici e quell'altro preferiscono andare a fare delle qualificazioni piuttosto che stare con me a festeggiare il mio compleanno.

Ci tengo moltissimo a questi piccoli particolari, a festeggiare le feste insieme e alle piccole attenzioni e loro lo sanno quasi meglio di me ma a quanto pare delle stupide partite di Quiddich riescono a rimpiazzarmi, mi sembra giusto, ovvio.

"Certo, magari mi vedo con gli altri sabato." é l'unica cosa che riesco a risponderli: "Siete strani in questo ultimo periodo, lasciatevelo dire." affermo e non volendo più dare tanto peso a questa conversazione decido di cambiare discorso e così continuiamo a parlare fin quando non è ora di cena a cui segue la solita e tranquillissima ronda con Amelia.

~Amelia~
Sì Amelia è la mia parte preferita del capitolo, sia di questo che degli altri in verità ma tralasciamo. Rose si sente un po' messa in disparte dai suoi amici e il fatto che loro non riescano a liberarsi dagli impegni per il suo compleanno la fa sentire molto male
Buona Continuazione.

~Sara.

Qualsiasi cosa accada | SCOROSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora