Qualsiasi cosa accada | SCOROSE

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"Eccomi!" sentiamo affermare da una voce fin troppo felice, la porta d'ingresso della mia camera si spalanca e dalla sua soglia Albus, con un enorme pacco in mano, fa capolino. Al solo vederlo anche il viso di noi altri si rischiara e dalle nostre posizioni comode ci mettiamo tutti e sei seduti sull'attenti sparsi nei vari quattro letti dalle coperte Grifondoro.

Io, Abigail, Amelia, Derek, Charl e Malfoy stiamo aspettando da una ventina di minuti Albus che è uscito in cortile per recuperare il tanto atteso pacco recapitatoci lì : "Per fortuna." tiro un sospiro di sollievo, fino a qualche secondo fa avevo una paura assurda che non arrivasse in tempo però la festa inizia tra due ore ed è tutto apposto.

Albus si inginocchia al centro della stanza, tra i quattro letti mentre 'Melia li porge delle forbici con cui dovrebbe tagliare lo scotch che richiude la scatola rigida in cartone marrone. Anche noi altri ci avviciniamo e quando mio cugino ne estrae il primo abito da dentro siamo ancora più elettrizzati: "Mercoledì." afferma passando successivamente l'abito dal tessuto nero, contenuto all'interno di un, perfettamente richiuso, sacchettino di plastica ad Amelia che sorride soddisfatta. Andiamo avanti per diversi minuti, Morticia, Gomez, Fester, Lurch, Esmeralda Frump, Pugsley.

Dopo che ognuno di noi ha ricevuto il rispettivo abito incominciamo ad indossarli, Amelia raggiunge il bagno seguita a ruota poi da Abigail ed in fine da me nel mentre che i ragazzi senza il minimo pudore si cambiano tranquillamente all'interno della stanza. Quando ho finito anch'io di vestirmi esco dal piccolo abitacolo e d'innanzi a me vedo sorgere una perfetta famiglia Addams a cui manca soltanto la partecipazione di nonna Esmeralda che li sta per raggiungere.

"Quanto siamo carini." è l'unica cosa che riesco a dire per addolcire l'aria tesa che si è creata per il fatto che nessuno sta più proferendo parola, un ringraziamento generale si alza ma mi devo ricredere su una persona: "Meno te platinato, tu fai schifo come sempre." prima che lui possa ribattere ricomincio a parlare: "Comunque tre da una scrivania e tre dall'altra, bisogna ancora fare il trucco." il volto di Albus assume un'espressione interrogatoria: "Perché non ci dividiamo in tre gruppi?" chiede lui ricevendo risposta dalla castana: "Perché tu non hai portato qua la terza persona che sa truccare in modo perlomeno decente."

Nella famiglia Weasley ce la caviamo abbastanza bene nell'arte del trucco, chi più chi meno ha una base solida, Zia Fleur ha aiutato molto in questo, di conseguenza io me la cavo molto bene come Abby d'altronde che per il conto suo è soltanto appassionata. Amelia, non è molto fine? mettiamola così: "Si da il caso che io sia molto bravo." afferma il corvino andando ad occupare un'altra scrivania, con sguardo di sfida viene raggiunto da Amelia incredula a quelle parole.

Io ed Abigail invece ci posizioniamo rispettivamente nella mia scrivania ed in quella di Domi: "Ci pensi te a Pugsley e Fester, ho abbastanza da fare con Gomez." annuisco, Malfoy è molto impegnativo anche se non si parla di trucco.

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"No, nonononono, senti Potter quelle mani te le stacco che solamente ci provi." si sta lamentando, si sta lamentando fin troppo la Burke, non che sia una cosa nuova: "Se ti fermi magari c'è meno probabilità che io ti cavi un occhio." "Non ti azzardare neanche ad avvicinartici." non mi giro verso di loro, non ho la pazienza che serve per farlo, ma con la coda dell'occhio li vedo litigare, Amelia che si dimena nel mentre che Albus con una matita nera in mano prova con l'altra, quella destra, ad aprire più possibile l'occhio della ragazza e a tenerla ferma: "Burke senti un po' te, la matita è molto importante o te la metto o lo faccio lo stesso." "Sentimi ancora una volta te invece, mi hai già quasi accecato col fondotinta." "Cipria." la corregge lui ma continua imperterrita a parlare: "Qualsiasi cosa quella roba bianca sia me la stavi per infilare nell'occhio quindi non ci tengo ad averci dentro anche una matita."