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"... quindi domani usciamo." spalanco gli occhi, troppo presa dai miei continui pensieri non ho letteralmente ascoltato mezza parola del monologo che Abigail fa mentre ci dirigiamo per la cena in Sala Grande.

"Ab non ho capito l'ultima parte, puoi ripetere?" sono ugualmente interessata a scoprire con chi l'indomani dovrà uscire e piuttosto di dire spudoratamente che non la stavo ascoltando le porgo una minima bugia. Vorrei ascoltarla, ma ogni tanto mi sale alla mente che si sta avvicinando la notte di Halloween e i preparativi stanno andando estremamente a rilento.

"Sono troppo di buon umore perfino per arrabbiarmi, ma comunque dicevo che domani sera io e Scorp usciamo." ora i miei occhi pare stiano perfino uscendo dalle orbite, già all'inizio, senza sapere di chi stessimo parlando mi ero stupita figuriamoci ora: "Ma domani è martedì." la avverto provando a capire se si sia sbagliata di giorno; nessuno ha il permesso di uscire da scuola durante la settimana, soltanto nel weekend e soprattutto nessuno può uscire, anche solo nel giardino, dopo il coprifuoco, alle otto.

"Secondo te non lo so?" mi volto verso di lei puntando i piedi a terra: "Abigail non ti permetterò di infrangere un paio di regole soltanto per stare qualche ora in più con quel montato." camminando ancora per qualche metro anche lei si ferma girandosi verso di me: "Rose te non devi permettermelo o meno, ho un mio cervello che- che funziona, quindi io e lui domani usciremo e tu ed Amelia ci farete andare senza problemi." dimenticavo ovviamente che domani è il turno per fare la ronda sia mio che della Burke e questo complica ulteriormente le cose.

"Anche se tu riuscissi a convincere me, cosa difficilotta, Amelia non vi lascerà mai uscire, ti odia se tu non te ne fossi accorta." e silenziosamente una persona sorge alle mie spalle: "Chi è che non farò uscire 'Ose?" domanda affiancandoci per i lunghi e larghi corridoi in mattoni ormai esposti al buio della sera già incombente: "Ciao 'Melia, indovina chi domani vuole uscire oltre l'orario di scuola?" la castana mi rivolge un sorriso di saluto che si tramuta velocemente in uno sguardo, non perplesso ma di disapprovazione: "Quella racchia di Malfoy e la sua amichetta, sì me ne ha parlato oggi dopo gli allenamenti."

"La sua amichetta è presente per tua informazione." interviene Abigail con voce alterata, stanca del modo in cui Amelia, ormai, si rivolge da anni a lei: "Sai? Decisamente non passi inosservata." ribatte spostandosi una ciocca dei corti capelli mossi e marroni dietro l'orecchio. Poco dopo qualche minuto raggiungiamo le porte che portano alla Sala e varcata la soglia molte delle persone presenti si girano a guardarci, compresi i nostri cugini ed amici che stanno seduti insieme al tavolo Grifondoro questa volta. Sarei sorpresa anch'io di vedere una, tra le ragazze più belle di Hogwarts, se non la più bella, conciata in quella maniera, Amelia non da seriamente neanche un minimo di peso al suo modo di vestire, però anche se si mettesse un sacco della spazzatura addosso sarebbe perfetta. Difatti nessuno si sta stupendo di come si sia vestita male, ma anzi, di come questo giorno si sia messa più in tiro, cosa che non è assolutamente da lei, perché è da anni che tento di convincerla a curarsi di più ed è da anni che come risposta ottengo un dito medio.

A dirla tutta, fino a questo momento neanch'io mi ero accorta di come fosse, non l'avevo neanche quasi guardata per un istante durante il tragitto. Non avevo notato i capelli più belli del solito, boccolosi al posto che mossi. Il trucco, non dico pesante, ma più presente sul suo morbido viso. E la camicia più attillata infilata all'interno della gonna stretta e decisamente più corta: "Che c'è? Avete per caso visto un fantasma?" riprende tutti i presenti nella stanza Amelia irritandosi per tutta la quantità di occhi puntati su di lei. Le persone si voltano e mentre la ragazza stessa alza gli occhi al cielo e si dirige verso il tavolo dei Grifoni seguita anche da me e la Parkinson che ci guardiamo allibite in faccia come del resto tutti i nostri conoscenti stanno guardando Amelia: "Non." previene tutti quanti prendendo posto di fianco al furetto: "Osate nemmeno chiedermi nulla riguardo a questo." pronuncia l'ultima parola in modo disgustato mostrando con la mano che scorre, il modo in cui è vestita.

Qualsiasi cosa accada | SCOROSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora