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"Sai, secondo me sei stato affrettato." mi azzardo a dire: "Di cosa parli?" corruga la fronte non capendo effettivamente a cosa io mi stia riferendo.

Sono in camera mia, l'unica persona presente oltre a me è Albus; manca poco meno di una settimana ai G.U.F.O e ogni tanto ci ritroviamo a ripassare insieme così da poter rendere questi momenti, almeno di un poco, più sopportabili. Se proprio dobbiamo dircela tutta, in effetti, ogni volta che io e Albus ci incontriamo per studiare questa è l'ultima cosa che facciamo, troviamo sempre argomenti che deviano in maniera incredibile dalla scuola e perdiamo tempo a parlare di essi. Questa volta però ci siamo imposti di ripassare perché nessuno dei due ha intenzione di venire bocciato quest'anno.

"Sai a cosa mi riferisco." "Se lo sapessi noi ti avrei chiesto di specificare." ruoto gli occhi al cielo, è strano parlare dei problemi di cuore di mio cugino, non è mai successo perché non c'è mai stato veramente qualcosa di cui parlare: "Amelia..." sospira: "Beh di questo non ne voglio parlare."

Ho sempre ritenuto che il passato è passato, che non bisogna rimuginare su scelte sbagliate che abbiamo compiuto perché ormai non abbiamo più potere su di loro e, quando io non riesco ad avvalermi di questa regola, d'altro canto è come se per Al fosse una religione.

"Dovresti però, non c'è alcun male ad ammettere che si ha sbagliato." seduta sul mio letto decido di spostare i libri per mettermeli affianco senza più doverli tenere sulle gambe, così da sottolineare come ormai questo sia un capitolo aperto e che non voglio smettere di parlarne tanto facilmente: "Chi ti dice che ho sbagliato?" gli lancio uno sguardo torvo: "Rose, ormai la decisione è stata presa." sorrido, non perché la situazione mi faccia ridere ma perché Albus è talmente scontato sotto questo punto dii vista. Aggrotta le sopracciglia volendo capire il motivo della mia reazione: "Fai sempre così, prendi una scelta impulsivamente e poi se ti rendi conto che non è quello che avresti fatto se ci avessi ragionato un po' di più non fai niente per rimediare."

La porta si spalanca nello stesso istante in cui finisco la frase e come se l'avessimo chiamata 'Melia ne appare sulla soglia: "Rose!" richiama ma quando si accorge che non sono l'unica nella stanza si ammutolisce. Questa volta invece sorrido perché la situazione è esilarante: "Ehm... ciao." Albus risponde solo con un lieve cenno del capo che porta Amelia a riferirsi nuovamente a me.

Mi alzo per raggiungerla: "Ti volevo venire a salutare." spiega facendomi perdere un battito: "Che è successo?" noto Al muoversi nervosamente sulla sedia, e poi continua a ripetere che non si è pentito quel troll di montagna? "Non deve sempre succedere qualcosa se ho voglia di salutarti, però... sai che Draco è diventato il mio tutore legale, ecco, Lucius ha deciso di prelevare qualche giorno prima Scorpius da scuola e di conseguenza devo andarci anch'io, non so quanto o dove andiamo ma spero solo di tornare prima dei G.U.F.O." boccheggio provando a metabolizzare la questione, che Amelia manchi per qualche giorno da scuola non è un problema, anche che lo faccia Scorpius, ma che lui non sia venuto neanche a salutarmi mi sembra strano.

"Hai detto che anche Scorpius andrà via." persino lei sembra divenire pensierosa: "Sì, Lucius mi aveva detto che ti era venuto a parlare prima." mi mordo le labbra nervosamente: "Io non esco di camera da questa mattina e nessuno è venuto, a che ora partite? Scorpius mi sembra cambiato, volta scorsa mi ha persino evitato, volevo parlargli ma non l'ho più trovato."

Il volto di Amelia assume immediatamente uno sguardo nervoso, guarda istintivamente l'orologio che segna le undici meno un quarto: "Dobbiamo partire tra un quarto d'ora, se scendi ce la fai a incontrarlo." sorrido velocemente a 'Melia per ringraziarla, la saluterò di sotto, tanto anche la sua meta è quella.

Scendo a passo spedito dalla torre Grifondoro, più tempo possibile posso parlare con Scorpius meglio è; mentre volto quasi correndo la miriade di corridoi che circondano Hogwarts tento di riordinare le idee ma ho la mente troppo offusca per ragionare, riesco solo a pensare a come non me l'abbia detto. Anche se fosse uscito per fare una scampagnata, a inizio mese, sarei stata la prima a saperlo e adesso, che parte per non so dove e per non so quanto, non si degna neanche di mandarmi un gufo con uno stupido bigliettino che almeno mi rassicura sia vivo.

Qualsiasi cosa accada | SCOROSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora