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"Alohomora." sono certa mi abbia sentito da lì dentro, mentre formulo l'incantesimo per entrare all'interno della sua stanza, quella in cui mi ha chiuso fuori per il suo volere di rimanere sola che io non rispetterò.

"Rose ti ho detto che ci saremo viste dopo." esclama mentre, seduta sulla sua sedia da scrivania rosa, si deve girare spazientita dalla mia parte, cioè dietro di lei, essendo il tavolo parallelo alla porta d'ingresso della camera: "Io avevo detto che mi sarei messa a dieta, ma come vedi è da mesi che continuo a ripeterlo senza mai farlo." le rispondo, mentre con passo deciso la raggiungo appoggiando il mio fondoschiena sulla sua scrivania dove vari trucchi e pennelli, come gioielli sono sparsi.

La guardo interrogatoria non capendo del perché di tutto questo casino. Siamo sole in camera, le lezioni dovranno iniziare tra una decina di minuti e quasi tutte le persone presenti a Hogwarts si trovano in Sala Grande dove stanno facendo colazione: "Truccarmi mi distrae." non ci incontriamo più dal primo del mese. Durante la festa, come dopo di essa, non l'ho trovata da nessuna parte. E ieri ero troppo arrabbiata con Malfoy per rendermi conto che lo stesso sentimento lo stava provando lei.

"Abigail non ci vediamo da due giorni." il mio sguardo si addolcisce come il mio tono di voce che rimane basso: "Non per scelta mia." si alza dalla sedia dirigendosi, senza preoccuparsi di cosa io le sta dicendo, verso il suo letto: "Ieri ero presa dai miei pensieri, scusami, lo so che è colpa mia, ma domenica non mi hai decisamente calcola te, sono venuta a cercarti dopo la festa e anche durante essa ma non ti ho trovata da nessuna parte." anche se ieri era lunedì i professori ci hanno concesso un giorno di riposo pensando che dopo la notte di Halloween fossimo, com'è stato veramente, tutti troppo stanchi.

"Subito dopo aver litigato con Scorpius, Derek mi ha fatto capire che me l'ero presa troppo." incomincia a parlare guardandomi di nuovo finalmente negli occhi con quelle sue dolci iridi marroni che sfumano in un nero: "Quindi ho deciso di venirmi a scusare con lui ma quando mi sono affacciata alla finestra del terzo piano per vedere se Scorpius si trovasse ancora lì, oltre a lui ho visto te, non so cosa tu stessi facendo, ma eravate molto vicini mentre parlavate."

Mi ripassa davanti agli occhi tutta quella conversazioni, e mi rendo conto di quanta fortuna io debba avere per essermi fatta vedere da Abigail nell'unico momento in cui tra noi sembrava quasi fosse in atto una conversazione piacevole: "E te ne sei andata vero? Perché se fossi rimasta anche solo due secondi in più ti saresti accorta che dopo abbiamo incominciato a litigare come al solito." vado a prende posto dinnanzi a lei, mi metto a gambe incrociate sopra il letto a baldacchino dal legno scuro e dal piumino verde smeraldo: "Non è quella la cosa che mi ha dato più fastidio, il fatto che voi due steste parlando intendo, perché mi farebbe anche molto piacere voi diventaste amici. Ma, quello che mi ha dato fastidio è che, se anche io ero quella che stava piangendo tu non mi sei venuta dietro, anzi sei rimasta a consolare chi aveva la colpa."

Ogni sua singola parola è fondata, ha, per quanto mi sia difficile ammetterlo, esattamente ragione. In quel momento io non sono andata incontro alla mia miglior amica ma sono rimasta accanto a quella persona che per me non l'avrebbe nemmeno mai fatto. Non riesco a capacitarmene, è come se quella scelta non l'avessi seriamente presa io di mia iniziativa ma qualcosa mi ha istigato a rimanere lì, inconsapevole delle mie azioni, come se fosse la cosa giusta da fare.

Ingoio rumorosamente la saliva: "L'hai capito vero?" mi domanda e riesco soltanto ad annuire consapevole, inutile provare a nascondere la verità a qualcuno che l'ha compresa anche prima di me stessa: "Mi basta." pronuncia e mi ritrovo ad alzare improvvisamente lo sguardo, che prima stava osservando in colpa le mani, verso di lei e noto che in volto un debole sorriso le è rimasto: "Che cosa?" chiedo inconsapevole di quale sia il fatto che le basti. Il mio senso di colpa? Le mie misere scuse sgualcite forse.

"Rose hai capito dove hai sbagliato, tutti facciamo degli errori, e te ne miei confronti in tutti questi anni non ne avevi combinato neanche mezzo quindi è forse anche un sollievo sapere che non solo l'unica del duo a sbagliare." istintivamente mi sporgo verso di lei avvolgendola in un abbraccio caldo. Le rimango attaccata per un po', la sua gentilezza e comprensione mi hanno destabilizzata.

È complicato riuscire a capire Abigail, ci sono giornate in cui sembra un'indemoniata, arrabbiata col mondo e con tutti quelli che ci abitano, diventa apatica, menefreghista e decisamente arrogante, mentre nelle altre, quelle più frequenti, è tra le più dolci persone che io abbia mai conosciuto in vita mia, sempre pronta ad aiutare gli altri e molto consapevole nei loro confronti.

"E poi sono certa non lo farai più." si spacca dalla mia presa sorridendo: "Vero?" domanda ironicamente in seguito, mi vedo costretta ad annuire, non vorrei mai provocarle del male, non se lo metterebbe: "Come ho detto, sarei contenta tu diventassi amica di Scorpius, perché se anche magari tra noi potesse risuccedere qualcosa sarei lo stesso sicura che te non faresti nulla per rovinare il nostro rapporto."

"Non lo farei mai Abby, come ti salta in mente." mi alzo dal letto dirigendomi verso la porta della camera notando i pochi minuti che rimangono prima che la lezione di Trasfigurazione con Corvonero inizi. Apro di poco la porta ma mi accorgo che la corvina non mi sta raggiungendo: "Vieni?" domando nel mentre che il mio viso si corruga in una smorfia di incomprensione: "Ho perdonato te, certo." si alza a sua volta da letto: "Ma ciò non significa che io sia ancora pronta ad incontrare Scorp." non voglio insistere ulteriormente, so come si ci sente quando non si vuole vedere una persona ma gli altri provano ad obbligarti di farlo: "Come preferisci, ti porto il pranzo dopo. Se hai bisogna di qualcos'altro, non lo so, manda Giselle." le propongo riferendomi alla sua civetta.

Mi sorride scuotendo energicamente il capo in segno di approvazione e quindi mi chiudo alle spalle la porta intagliata perfettamente nel rovere nero incominciando ad uscire dal dormitorio Serpeverde per raggiungere l'aula per la prima lezione del nuovo mese.

~Abby~
Personalmente amo il personaggio di Abigail, è una persona che va capita nel profondo. Parlando del capitolo, è abbastanza corto e non succede niente di molto importante perché serve per fare da ponte a quello che avverrà in futurooo. Idee?
Buona Continuazione.

~Sara.

Qualsiasi cosa accada | SCOROSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora