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"Tada!" cenando seduta al tavolo dei Serpeverde vedo venirmi incontro le due persone più dolci che conosca: "Avete appena imparato a trasformare l'ossigeno in anidride carbone e la considerate una magia?" continuando a mangiare il suo dolce Amelia sembra più in vena di scherzi delle altre serate: "Mi sto già pentendo." prendendo posto accanto a me e d'innanzi alla Serpeverde 'Lice sbuffando appoggia sulla superficie del grande tavolo in legno una boccetta contenente un liquido verdastro.

Matt e Alice si battono sopra il tavolo un cinque entusiasti di aver portato a termine la creazione della pozione che Amelia dovrà bere per non star più male dopo la smaterializzazione: "Grazie." afferma semplicemente afferrando la boccia di vetro e passandola da una mano all'altra osservandone il liquido contenuto con estrema attenzione mentre esso si sposta da un verso a quell'opposto all'interno del contenitore: "Prego?" Matt sembra abbastanza demoralizzato dal ringraziamento poco caloroso che Amelia li ha rivolto ma non può certamente sapere che quello è il massimo affetto che lei potrebbe mostrare alla gente.

"Non te la prendere Matt la signorinella non riesce mai a mostrare un briciolo di riconoscenza." aggiungendomi alla conversazione riesco a far assumere alla Burke un'espressione di disappunto mischiata a quella di divertimento: "Sono estremamente riconoscente 'Ose, per l'appunto ho ringraziato al posto di togliere punti alla loro casa essendo entrambi fuori dal dormitorio oltre l'orario concesso." facendo girare gli occhi all'indietro e come se avesse dimenticato che Matt e Alice sono stati per ben una settimana dietro alla sua pozione senza chiedere nulla in cambio 'Melia vorrebbe persino fare una cosa del genere?

Sono le ventitré ed io e la mia amica siamo entrambe in Sala Grande che finiamo la cena perché essendoci oggi una delle nostre solite ronde abbiamo deciso di prenderla estremamente con calma e parlare molto tra il pasto: "Bazinga! Stavo scherzando su, non prendete sul serio ogni cosa che dico." sbattendo ripetutamente la testa contro il duro tavolo a me sottostante riesco a notare quanto simpatica possa essere 'Melia col suo continuo sarcasmo altamente non desiderato: "Torno in dormitorio." posso comprendere che Matt voglia tornarsene in camera, chi vorrebbe stare seduto accanto a una maniaca che per la disperazione si da colpi voluti alla testa e ad una psicopatica che le battute seriamente orribile le ama e come ne sta dando prova continua a ridere da sola.

"Aspettami Matt." parlando a denti stretti intenta a non farsi sentire Alice si alza da posto dirigendosi anche lei nella sua, come anche mia, camera: "No! nonono accidenti i vestiti, perché-" dei lamenti poi delle risate e non riesco a comprendere cosa Amelia stia seriamente facendo appoggiata con la testa sul tavolo nel mentre che ridendo pare abbia il singhiozzo: "Che c'è?" domando spazientita rimettendomi composta: "Mi sono versata del latte addosso." è l'unica risposta che tra la ridarella riesco a ricevere: "E allora perché diamine stai ridendo?" "Perché non bisogna piangere sul latte versato Rosie." cinque anni fa io non avrei potuto decidere di andare a sbattere soltanto contro Abigail vero? Ovviamente doveva capitarmi anche Amelia a tiro, certo.

"Vieni, ti accompagno in camera a prendere un'altra maglia cretina." senza particolari opposizioni ulteriori decide di seguirmi alzandosi dalla panca e dirigendosi assieme a me verso il suo dormitorio. Dopo una ventina di minuti occorrenti per raggiungere i sotterranei bui e freddi riusciamo ad entrare in Sala Comune e una volta davanti dalla porta di camera sua: "L'incantesimo, Merlino." non riesco a capire del perché la Burke sia irritata: "Che cosa Amelia?" chiedo andando per aprire la porta ma sbattendoci in pieno sopra essendo che questa non si apre: "L'incantesimo che quell'amore della McGranitt ha fatto per non far entrare gente nelle camere di altri durante la notte. Sia chiaro io non rimarrò bagnata per tutto il tempo fin quando quella simpaticona non sbloccherà l'incantesimo."

Iniziando a bussare animatamente e parlando ad alta voce la castana prova ad attirare l'attenzione della sue compagne di stanza situate all'interno così da poterle aprire la porta. Ovviamente la preside non le può serrare anche dall'interno perché se per caso qualcuno si sentisse male o altro dovrebbe poter uscire per recarsi in infermeria o altro. Rimaniamo una decina di minuti a cercare di svegliare, a quanto pare, le tre Serpeverde ma con scarsi risultati. Prendendo un respiro profondo Amelia incomincia a fare tutta la strada iniziale a retroso e ignorando le mie continue domande quando arriviamo in Sala Comune per la seconda volta in mezz'ora incomincia a salire le scale che portano al dormitorio maschile, e dopo che li ho chiesto per l'ennesima volta il perché di questo suo comportamenti riesce finalmente a rispondermi: "Potter ha il sonno leggero dovrei riuscire a svegliarlo."

Qualsiasi cosa accada | SCOROSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora