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"Hugo so che sei lì dentro!"

Per quanto io debba essere triste in questo momento l'unica cosa che sento è rabbia.

Sono arrabbiata perché mio fratello non apre la porta. Sono arrabbiata perché domani avrò un test in classe. Sono arrabbiata per come stanno le cose tra me e Scorpius. Sono arrabbiate perché piove. E più di tutto,

sono arrabbiata perché, al posto di passare un normale lunedì mattina come tutti i miei compagni, tra interrogazioni di pozioni e lezioni di trasfigurazione, devo andare al tribunale, per vedere i miei genitori che si separano definitivamente.

Prendo un profondo respiro per distrarmi dai miei pensieri e continuo a bussare: "Hugo! Almeno avvertimi, prima che io rimanga ad aspettarti fuori dalla porta per una mezz'ora ogni giorno, che sei arrabbiato con me per una cosa su cui non infierisco minimamente." aspetto ancora un attimo speranzosa, assopita dal silenzio creatosi per via di tutti gli alunni che ora avranno già iniziato la prima lezione della mattinata.

Come di consuetudine ormai Hugo fa finta che io non esista e non trovo altro da fare se non raggiungere la Sala Grande dove aspetterò l'arrivo dei miei genitori.

Una volta lì mi sarei stupita di meno se avessi incontrato un ippogrifo, ma sicuramente non avrei pensato potessi trovare mio fratello, e come se non bastasse, in compagnia di Scorpius.

Okay, forse non sapevo con così tanta certezza che oggi Hugo fosse in camera, ma, per Godric, li altri giorni mi ha veramente ignorata.

Stanno parlando tranquillamente, a volte qualche sorriso appare sul volto di mio fratello e solamente mezzo minuto dopo, quando mi rendo veramente conto che Scorpius sta saltando la lezione per sostenere Hugo, anche loro si accorgono di me.

"C'è tua sorella." riesco a sentir sussurrare a Malfoy nel mentre che mi avvicino titubante, indecisa sul da farsi. Hugo si volta guardandomi per un millesimo di secondo girandosi, poi, nuovamente verso il biondo, il tempo di accorgersi che Scorpius non li ha mentito.

"Ehilà." prendo cautamente posto accanto a mio fratello che non si degna minimamente di prestarmi attenzione. Scorp, a differenza sua, mi lancia solamente un fugace sguardo con la coda dell'occhio.

"Non saluti più la tua sorella preferita? Anche l'unica che hai?" forse non è una delle cose migliori che potrei dire ma questa situazione mi mette in confusione.

Non ci parliamo da settimane e, certamente, proprio il giorno stesso in cui dobbiamo andare a scegliere la nostra stessa custodia, non posso ricominciare a fare la simpaticona e porli le domande che ci facevamo di consuetudine, prima di tutto questo.

Hugo mugugna qualcosa massaggiandosi lo stinco e sono quasi certa che Scorpius li abbia tirato un calcio sotto il tavolo per spronarlo a rivolgermi la parola: "Ciao." afferma contro volontà.

La camera cala in un silenzio imbarazzante e se mi facessero scegliere, preferirei mille volte essere rimasta nella torre Grifondoro a bussare ad una porta che apriva ad una stanza completamente vuota, piuttosto che essere seduta nella stessa panca di mio fratello il quale non vedo più da giorni.

Noto che è cambiato esteticamente, ora che lo osservo bene per passare il tempo. I ricci rossi hanno perso un po' della loro voluminosità afflosciandosi sul capo in modo disordinato, cosa che non erano mai stati. Forse è dimagrito di un paio di chili, lo deduco dal volto che è diventato più affilato. Forse, è solamente l'età. Ma il vero cambiamento si nota negli occhi.

Ho sempre pensato che gli occhi fossero lo specchio dell'anima. È una delle solite frasi fatte, ne sono a conoscenza, ma credo che sia assolutamente vera.

Qualsiasi cosa accada | SCOROSEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora