Saviour

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"C-cosa desideri a-allora?" Queste parole escono in un sussurro strozzato. Non lo guardo negli occhi, terrorizzato dalla sua risposta.

"Giustizia." Soffia sul mio collo, continuando a far vagare il coltello su di me. Lo trascina dal mento al basso ventre in una lenta e terrificante tortura.

Finalmente trovo il coraggio di puntare i miei occhi nei suoi. Sono spirati, persi in un altro mondo. Le pupille quasi completamente dilatate dall'ira lo rendono incredibilmente spaventoso. Vorrei urlare, ma sono talmente impaurito da non riuscire a emettere un suono.

"C-cosa ti ha fatto Lou. L-lui è una brava persona, sono certo che ti ridarà ciò che è tuo."

"Zitto!" Strilla, spingendo la mia testa contro un lucchetto.

"M-mi fai male." Ansimo, sentendo la pelle della tempia lacerarsi.

"No, ciò che ti fa male Harry è frequentare uno come Tomlinson. Tu non sai chi è davvero, quello che ti mostra è solo una farsa. Ti usa, usa te, la tua casa, chiede favori su favori e poi mostra cosa è davvero."

"S-stai mentendo!" Urlo, guadagnando l'ennesima spinta. Questa volta fa compiere al mio viso una rotazione circolare sul gancio in ottone della serratura. Emetto un forte lamento straziante. Il dolore che provo è lancinante, il più forte mai percepito.

"Sei più stupido di quanto credessi, cucciolo. Ora lo proverai sulla tua pelle, e sarà tutta colpa di Tomlinson." La punta affilata del coltellino punge il mio petto, facendomi sobbalzare dal dolore.

È finita. Ogni mia speranza si affievolisce, muore assieme ai miei pensieri. Chi è davvero Lou? Perché gli permette di farmi del male? Cosa è successo da rendere Simon così scontroso, violento, cattivo a tal punto da volermi accoltellare. Tra noi non è mai corso buon sangue, mi lanciava spesso occhiatacce, mi costringeva a fargli copiare i compiti, ma mai si era spinto a questi livelli con me, anzi non si è mai spinto a fare questo a nessuno.

"Qualche ultimo desiderio?" Chiede soddisfatto, con un ghigno diabolico in viso.

"I-io..." Mi paralizzo, non riuscendo a metabolizzare quello che sta accadendo.

"Bene, lo prenderò come un no." Solleva il braccio, e sono certo che questa sarà l'ultima volta che vedrò la luce.

Stringo le palpebre tra loro, come se non guardare la scena potesse rendere questa situazione piacevole. Cerco di fare respiri profondi, immaginando cose belle, che mi fanno stare bene come la spiaggia a Birmingham. La prima volta che ci sono stato era un caldo pomeriggio di luglio, durante le vacanze estive e io, Lou, Ni e Liam eravamo sdraiati su un telo a pochi passi dall'oceano. è stato uno dei giorni più belli della mia vita. Fu lì, sul piccolo ponte in legno costruito proprio sopra le acque cristalline dell'oceano Atlantico, che andai per la prima volta sulle montagne russe. Ho scoperto di odiarle, ma questo non è il punto. è stato piacevole perché Lou era accanto a me, stringeva la mia mano e mi sorrideva mostrando le piccole fossette ai lati della bocca. I raggi solari illuminavano il suo visino angelico rendendolo quasi una visione divina. Fu la prima volta che pensai che il mio migliore amico era davvero bellissimo. Ovviamente non glielo dissi, nessuno lo sa, è il mio piccolo segreto. Quanto vorrei avere ancora solo un istante con lui per dirglielo, e vedere le sue guance dipingersi di porpora. Dio, pagherei per averlo accanto a me fino alla fine dei miei giorni.

Questa situazione è accaduta per causa sua, è vero, ma penso che si odierà già abbastanza, non ha bisogno che anche io lo detesti. Non è colpa sua, Simon ha deciso tutto questo, è lui che compirà l'atto e nessun altro.

"H-Harry? Harry, stai bene?"

Apro gli occhi, realizzando solo ora che mi trovo disteso su dei sedili in pelle nera. Un panno a tamponarmi la ferita alla testa e delle mani calde a carezzare delicatamente il mio addome.

Mi guardo attorno, di Simon e i suoi scagnozzi rimangono solo le ombre sfocate in lontananza. Fuggono correndo, senza mai voltarsi indietro.

"S-sono morto?" Domando stordito.

"No Harry, stiamo andando in ospedale." Una voce acuta, che credo di conoscere bene, risuona soave nel mio orecchio.

Non saprei dire se è quella di Louis o no, eppure mi fa sentire tranquillo, al sicuro.

Cerco di guardare il viso di questo sconosciuto ma sono troppo debole, sento gli occhi pesanti, bisognosi di riposo.

"Ho sonno." Bofonchio a stento.

"Dormi curly." Risponde, posandomi un bacio casto sulla fronte, annusando intensamente la mia spalla, facendomi venire la pelle d'oca.

Spazio autrice:

Oggi doppio aggiornamento perché mi sentivo ispirata! Chi sarà la persona che ha Harry tra le braccia? Alla fine Harry è stato accoltellato? Chi lo ha salvato dalle grinfie di Simon? Ora che Simon non è più una minaccia, la salute di Harry sarà fuori pericolo?

Lo scoprirete al prossimo aggiornamento!

-TPWK

Little white lies // LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora