"Sei così buono." Geme, leccando il mio buchetto.
Nella strada verso casa Lou ha deciso di superare qualsiasi limite di velocità, dimezzando la durata del viaggio. Nessuno dei due ha detto nulla, eravamo solamente in trepidante attesa di poterci saltare addosso. Appena ha parcheggiato la Maserati nel garage la nostra passione ha avuto il sopravvento. Ci siamo assaporati in modo bisognoso, i denti sfregavano gli uni sugli altri mentre le nostre lingue strusciavano in una danza maledetta. Non ho avuto nemmeno il tempo di respirare, mi ha sbattuto contro la porta d'ingresso, aprendola repentinamente senza mai staccare le nostre labbra. Abbiamo fatto lo stesso anche quando siamo entrati in casa, abbiamo raggiunto a tentoni la camera da letto e Lou si è subito dedicato ad utilizzare la sua lingua divina su di me.
"Oh Lou." Biascico, avvertendo tutto il mio corpo vibrare dal piacere.
"Aspetta." Sentenzia, bloccando le mie dita intente a sbottonargli la camicia. "Voglio mostrarti chi sono davvero."
"Cosa? In che senso?" Lo fisso confuso. Aveva fretta di tornare per portarmi a letto e ora d'improvviso non vuole più farlo?
Non faccio in tempo ad aggiungere altro che mi afferra il polso, trascinandomi in corridoio fino a raggiungere una strana porta rossa che non avevo mai notato prima.
"Ora vedrai molti oggetti particolari. Non spaventarti, non sono macchine della tortura ma del piacere." Sorride. Un sorriso casto ed etereo come quello di un angelo.
"Cosa...oggetti, macchine?"
Ancora più confuso di prima lo guardo in silenzio mentre prende una strana chiave arzigogolata da dietro una piastrella mobile e la infila nella serrature girandola un paio di volte.
"Io sono un dom giusto?" Si rivolge a me. La sua mano sulla maniglia, pronta ad aprirla ma un cenno di incertezza in viso.
"Sì, è quello che mi hai detto."
"Qui dentro ci sono i giocattoli con cui mi diverto, che amo usare per rendere piccanti le attività a letto. Potrebbero essere troppo per te, probabilmente non ne conoscerai nessuno. Ma dal momento che hai espresso il desiderio di conoscermi di più, voglio mostrarti il mio kink."
"Il tuo, kink?" Domando, non sapendo assolutamente a cosa si stia riferendo.
"Sì, il mio kink. Non sentirti obbligato a usarli, voglio mostrati ogni parte di me. Questa è una di quelle."
"Il tuo lato da Cristian Gray?"
"Hai visto i film?"
"Ho solo letto il primo libro." Ammetto imbarazzato, sentendo le guance avvampare. "Sei come lui?"
"Se ti dicessi che ci piacciono cose simili, cosa risponderesti?" Mi scruta in modo malizioso, spingendomi contro il muro. I suoi occhi sono fissi nei miei, i nostri nasi e le nostre fronti sono incollati.
"Ehm..."
"Io e lui adoriamo fare le stesse cose con gli stessi...strumenti." Sussurra sulla mia bocca, facendo sfiorare le nostre labbra. A questo contatto altamente sensuale e sexy, sento il mio liquido pre seminale uscire da Willy.
"Oh." Bofonchio quando la sua mano si posa sulla mia lunghezza, massaggiandola eroticamente con i polpastrelli.
"Sei già bagnato piccolo." Indossa un sorrisetto furbo, eccitato all'idea di essere in grado di farmi venire con così poco. "Ti va di fare un gioco?"
"I-Io, l-lo v-voglio." Affermo sicuro, intenzionato a provare più piacere che mai.
"Bene."
Afferra la mia mano, spalancando il misterioso uscio rosso. Una stanza piccola e tinta di un porpora scuro mi si presenta davanti. Un letto dalle lenzuola nere e vari frustini sono le uniche cose contenute. Nell'angolo vi sono degli armadi neri lucidi, luogo in cui probabilmente tiene il resto dei suoi giochini. Proseguendo la mia esplorazione, vedo una poltrona rossa, un tappeto persiano molto morbido giace sotto i nostri piedi e degli strani tubi in acciaio sono collegati orizzontalmente alle pareti ad altezza d'uomo.
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Little white lies // Larry
FanfictionDove Louis Tomlinson insegna al suo migliore amico Harry Styles a fare l'amore. Louis top Harry bottom [Larry]/[Ziam]