Luna park

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"Harry! Harry aspetta!"

Mi insegue, ma io inizio a correre. Non posso permettere che mi veda conciato in questo modo.

"Harry..." Mi afferra il polso, costringendomi a bloccare i miei passi.

"Harry, cosa sta succedendo?" Chiede spaventato. Scommetto che sul mio viso si legge infinita paura, se non terrore. Fingere che l'eventualità di essere torturato a morte non sia chissà cosa mi ha prosciugato di tutta la forza di cui sono disposto.

"Mi dispiace Lou." Inizio a parlare singhiozzando, catapultandomi tra le sua piccole braccia. Lui mi sorregge iniziando ad accarezzarmi teneramente. "Sono uno sciocco, volevo aiutarti e invece ora..."

"Va bene così. Sono felice che ora ti stia sfogando e che nonostante tutto io sia stato la tua priorità. Hai fatto il possibile per farmi sentire meglio, ma credo sia normale crollare dopo delle informazioni del genere. Ti proteggerò piccolo, anche a costo della mia vita."

"È questo il punto Lou. Vorrei continuare la nostra storia come all'inizio. Senza problemi esterni, senza persone che ci impediscano di stare insieme."

"Lo so baby, anche io lo vorrei tantissimo e mi dispiace non poterlo garantire."

"Io... non so se riuscirò a sopportare altro." Confesso.

"Mi dispiace Harry. Mi dispiace tanto, per ogni cosa che ti è capitata da quando sei diventato mio."

"Vorrei fossero abbastanza per dimenticare. So che non dovrei farlo ma prima mi sono chiesto se la mia vita sarebbe stata migliore se non ti avessi mai incontrato..."

"Probabilmente lo sarebbe stata piccolo. A quest'ora Simon sarebbe stato solo un bulletto che di rado ti ruba il pranzo, avresti avuto una fidanzata e più tempo con i tuoi amici. Vivresti ancora con tua madre e a quali feste andare in estate sarebbe stata la tua unica preoccupazione in questo periodo. Invece sei qui, spaventato e sofferente tra le mie braccia, con dei serial killer alle calcagna. Non devi sentirti in colpa per questi pensieri, sono più che leciti Harry e se io fossi stato in te probabilmente sarei già scappato a gambe levate da questa relazione. Se vuoi andare lo capisco Harry, ha perfettamente senso che tu voglia spensieratezza a diciassette anni. Io sono cresciuto in questo inferno, per me è normale routine, ma tu, tu non appartieni a questo ed è proprio per tale motivo che ti amo davvero infinitamente, a tal punto di rinunciare a te per vederti felice. Se vuoi lasciarmi, sappi che anche secondo me è la cosa migliore da fare."

"Perché non mi lasci tu allora?"

Lo sento sorridere.

"Non ne ho il coraggio. Sono proprio un fifone eh?"

Mi stringe forte, facendo dondolare i nostri corpi fino alla nostra camera da letto. Mi posa con cura sopra le coperte candide e si sdraia al mio fianco. Non diciamo più nulla, ci limitiamo a fissarci negli occhi e ad accarezzarci. Dopo qualche momento, grazie al mio tocco gentile, riesce ad appisolarsi. Lo scruto intensamente, continuando a posare deboli carezze sulle sue guance. Sembra così innocente quando dorme, le lunghe ciglia, la bocca serrata quasi in un sorriso. è bellissimo, bello e dannato al tempo stesso.

"No!" Si lamenta, la sua espressione pacifica si tramuta in un cipiglio preoccupato.

"No... Ti prego Harry." Si contorce nel sonno, muovendosi rapidamente sul materasso.

"Non... lasciarmi!" Alza le braccia all'aria come se stesse cercando di trattenermi. A voce dice che gli sta bene, ma nel profondo anche lui sa che non sarà facile se decidessimo di allontanarci davvero l'uno dall'altro.

"Mai Lou, non importa cosa accadrà e quanti ripensamenti avrò, noi non ci lasceremo." Sussurro dritto nel suo orecchio, accovacciandomi su di lui. Le mie dita vagano tra i suoi capelli, massaggiandogli la cute. Desidero che si calmi e che possa almeno riposare in pace.

Little white lies // LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora