You want me? I want you baby

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"Buongiorno Hazzie. Hai dormito bene?" Il fisico prestante di Lou, si spalma sopra a me. Mi bacia la tempia, abbracciandomi forte.

"Mhh, non chiamarmi così. Sembra il nome di un cane." Mi lamento, ricambiando l'abbraccio. Faccio scorrere il pollice lungo la sua colonna vertebrale, avvertendo il suo fisico rilassarsi.

"Ben svegliato piccolo, è mezzogiorno, tra poco abbiamo la sauna ricordi?"

Spalanco di poco gli occhi, notando che mi trovo disteso su un lettino bianco con degli asciugamani disposti fin sopra la vita.

"Cosa? Dove sono?" Cerco di alzarmi ma il mio sedere e i miei muscoli doloranti, non mi permettono neppure di sollevare la testa.

"Siamo nella sala massaggi. Avevamo l'appuntamento alle dieci ma tu sembravi così stanco che ti ci ho portato mentre dormivi. Alla fine questi sono massaggi terapeutici, fanno bene anche se stavi dormendo."

Mi prendo un momento per registrare ciò che ha detto, anche se inizialmente penso seriamente stia scherzano.

"Tu hai fatto cosa?" Mi allarmo, catapultandomi giù dal lettino.

"Mi sono svegliato alle nove, ti ho ripulito dello sperma che avevi attaccato sul corpo, mi sono fatto una doccia, ho allacciato attorno a noi un asciugamano e poi ti ho preso in braccio e ti ho portato qui. Semplice."

Semplice. Questo a lui sembra semplice e normale?

"E qui c'è la colazione. Super sana ma deliziosa. Zuppa d'avena con mandorle, fragole e miele. Per una pelle sana e un corpo in forma." Me la porge con un cucchiaino, ridacchiando divertito mentre mi osserva soffrire quando mi siedo.

"Lo trovi divertente?"

"No, ma mi ricorda cosa è successo ieri sera e mi fa eccitare." Sussurra esaltato al mio orecchio.

"Tieni la tua eccitazione per te, il mio buchetto è off-limits per oggi."

"Gli ho messo persino la vaselina stamattina. Fa così male?"

"Quando diventerai un passivo scoprirai che la vaselina al mattino non fa quei grandi miracoli."

Scrocchio le spalle ed in effetti la mia schiena è più mobile di prima. Ovviamente non gli dirò che è grazie a questi massaggi, si pavoneggerebbe troppo e stamattina ho scelto di essere arrabbiato con lui.

"Non fare così, pensavo fosse meglio lasciarti riposare."

"Smettila di pensare, non ti conviene."

"Terrai il broncio tutto il giorno?"

"Tu farai qualcosa per farmelo passare?"

"Andiamo al luna park? Ce n'è uno qui vicino."

"Forse." Mi volto dall'altra parte, realizzando che il suo visino pare triste e affranto, sicuramente non per il mio broncio.

"C'è qualcosa che non va?"

Lo sento sorridere. Non mi guarda ma comprendo che è un risolino sforzato.

"Amo i tuoi sbalzi d'umore. In realtà, amo tutto di te." Mi stringe da dietro, pizzicandomi una guancia e posando la testa nell'incavo del mio collo.

"Noto che desideri non essere perdonato."

"Sai che non posso dirtelo."

"Allora c'è qualcosa di veramente serio. Lo sospettavo, e come al solito non hai imparato nulla dai nostri litigi precedenti. Quante volte ancora dovrò ripeterti che puoi condividere con me il peso dei tuoi problemi?"

Little white lies // LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora