Happily ever after

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"Lou?" Stropiccio gli occhi, assicurandomi di non essere incappato nel suo ologramma.

"Così diventerai cieco dolce baka." Sorride, e cavolo, quel sorriso è proprio il suo, nessun sogno o clone saprebbe farlo in questo modo. Si avvicina lentamente, scrutandomi con un luccichio negli occhi. Cerca di afferrarmi ma mi scanso impaurito.

"Io, io sono morto? Cosa, cosa sta succedendo?" Gattono sul marciapiede, pizzicandomi più volte solo per assicurarmi che sia tutto reale.

"Nulla, sono tornato da te come promesso. Te lo avevo scritto no nel biglietto di non piangere per me?"

"Lou..." Allungo una mano verso di lui, sospirando a metà tra lo scioccato e il felice quando riesco a sentirlo. è caldo, ha un colorito roseo ed è in forma smagliante.

"Sono qui baby, e questa volta non ci sarà nessuno che ci dividerà."

"Tu sei...vivo?"

"Vivo e vegeto! Ho semplicemente inscenato la mia morte." Alza le spalle, come se ciò che ha appena detto fosse una questione da poco.

"Hai inscenato...come...perché?"

"Mentre eravamo nello studio fotografico ho chiamato gli agenti della CIA, dicendogli di tenersi pronti ad intervenire quando avrebbero sentito degli spari. Era il nostro segnale tacito. Ho messo dei proiettili a salve nella pistola e un pacco di sangue finto ha reso la mia morte ancora più credibile. Avevamo un solo tentativo per poter arrestare Brianna e la sua gang di malviventi, ho dovuto fare al meglio la mia parte."

"Tu...sei morto davvero, non avevi il battito e i fori di proiettile sul tuo corpo-"

"Erano degli adesivi super appiccicosi. La pistola gli ha sparati subito dopo il proiettile finto e sì, mi ha lasciato un livido doloroso ma a parte qualche cicatrice, me la sono cavata benissimo. Il mio battito e il colorito sono dovuti ad una pastiglia che ho preso poco prima di spararmi. Mi ha immobilizzato, irrigidendo i miei tessuti così da farmi sembrare morto. L'effetto è durato solo per un paio d'ore poi quando mi sono svegliato ho fatto un paio di flebo di ricostituenti."

"Tu...perché non me lo hai detto?"

"Avevo bisogno di tempo. Dovevo rendere il tutto credibile e per queste due settimane mi sono assicurato di sbarazzarmi di tutti i miei nemici. Con alcuni ho fatto degli accordi mentre la maggior parte sono dietro le sbarre. Non volevo presentarmi a te con ancora qualcosa in sospeso, non voglio che ricapiti ancora ciò che ti è accaduto con Simon o Brianna."

"E Zayn? Lui è..."

"Libero. Visto che Brianna è in prigione, tutti i debiti della sua famiglia si sono dissolti. Lui stava lavorando per lei facendo furti minori al fine di proteggere le sue sorelle, non lo biasimo per questo, Brianna è davvero perfida, avrebbe potuto rapirle e farci con facilità tutto ciò che voleva."

"Quindi lui-"

"è con Liam, sono più innamorati che mai e si stanno trasferendo in un appartamento vicino al college proprio in questo momento."

"Stanno andando a convivere? Buon per loro, sono destinati a stare insieme."

"Come noi del resto." Sorride furbo, strattonandomi in un caldo abbraccio. Ce l'ho davanti da un pezzo, ma come accade ogni volta che sono agitato inizio a parlare senza realizzare davvero cosa sta accadendo.

"Mi sei mancato, stupido." Inizio a piangere sul suo petto, battendo dei pugnetti sul suo addome. "Mi hai fatto soffrire così tanto, come hai potuto? Dovevi rendere il tutto credibile e tornare da me una volta libero dai tuoi mostri, stronzate! Avrei voluto saperlo! Avresti potuto dirmi fin dall'inizio che stavi bene e non tramite quel bigliettino da cui non si capiva nulla!" Sbraito, realizzando quello che ha fatto.

Little white lies // LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora