Vecchie conoscenze

1.1K 39 102
                                    

"Lou, lascia in pace il mio sedere." Ridacchio, spostando la sua mano dal mio didietro.

"Guasta feste." Si lamenta, mettendo un piccolo broncio.

"Non sono per nulla un guasta feste, mi sto asciugando e la tua mano lì dà fastidio. Inoltre non lo hai lasciato per tutta la durata del bagno, finirai per diventare un tutt'uno con lui e non con me." Rispondo, strofinando l'asciugamano sul corpo bagnato.

Ci troviamo davanti all'enorme specchio del bagno. I nostri corpi gocciolanti sono disposti sopra al tappetino. Siamo completamente nudi, Lou mi abbraccia da dietro, baciandomi la guancia mentre con delle salviette si preoccupa di liberare il mio fisico dall'acqua.

"Mi piace il tuo sedere." Sussurra seducente. è incredibile quanta voglia di me abbia sempre.

"Anche a me piace il tuo, ma non per questo lo stritolo per ore."

"Ne sei sicuro? Poco fa lo hai afferrato con così tanta forza che secondo me è rimasto il segno."

"Quanto sei delicato." Ridacchio, avvertendo la sua bocca sul mio collo mentre le dita vagano dai miei capelli al mio sedere, strizzandolo continuamente.

Fisso il nostro riflesso allo specchio. Combaciamo perfettamente, come fossimo stati creati apposta l'uno per l'altro. Sorrido, godendomi le piacevoli attenzioni che mi riserva.

"Signor Tomlinson, la stanno cercando, dicono sia urgente." Uno dei domestici bussa alla porta, distraendoci dal nostro piccolo mondo.

"Arrivo subito." Sbuffa sonoramente, stringendomi forte a sé. "Non voglio andare." Sussurra nel mio orecchio.

"Prova a vedere cosa ti dicono, magari si può risolvere al telefono." Carezzo il suo capo, lasciando qualche piccolo bacio sulla sua fronte.

"Nulla è risolvibile al telefono, anzi se sono così disperati da chiamarti allora vuol dire che c'è un problema serio."

"Sei il solito negativo. Andrà bene, vedrai." Sorrido, e questo mio piccolo incoraggiamento gli basta a dargli la forza di vestirsi e allontanarsi dal mio corpo non prima di avermi dato un bacio sulle labbra.

"Torno subito." Ammicca chiudendo la porta.

A quanto pare la chiamata era davvero impegnativa perché le prime tracce di Lou le ho avute dopo che mi sono vestito, pettinato e lavato i denti.

"Ehi." 

"Ehi."

Fa capolino nella nostra stanza da letto con uno sguardo mortificato, ed è da lì che capisco che hanno bisogno di lui in azienda.

"Devo uscire, ti dispiace aspettarmi per cena?" Pronuncia queste parole guardandomi dritto in viso, come se volesse leggere ciò che penso.

Annuisco.

Osservo l'orologio alla parete che segna appena le quindici. Siamo solo all'inizio del pomeriggio e mi sarebbe veramente piaciuto trascorrerlo con lui. Il primo weekend da fidanzati. Prendo il telefono, constatando con dispiacere che i miei migliori amici sono fuori con i rispettivi partner. Sbuffo annoiato, senza sapere che fare tutto solo in questa grande casa.

 Gironzolo per le stanze senza una meta, deprimendomi a morte. Per ammazzare il tempo decido di guardare un film e leggere delle riviste, ma nulla di tutto questo riesce a far sparire il senso di solitudine che avverto dentro. Il bip del cellulare risuona per la stanza. Corro a prenderlo, nella speranza che sia Lou e che dica che sta tornando a casa. Su una cosa avevo ragione, è Lou ma nel suo messaggio dice che tornerà verso le nove.
L'orologio del salotto, ora segna solo le diciassette e trenta. Manca ancora molto al suo arrivo. Sbuffo, pensando a quanti nuovi manga yaoi avrei potuto leggere se solo fossimo usciti per la biblioteca come avevamo programmato. Mi metto a penzoloni sul divano, guardando i profili social di persone che si stanno divertendo e godendo il pomeriggio.

Little white lies // LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora