Credo di amarti

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Esco dalla vasca con un broncio. È stato molto piacevole scherzare con lui sull'accappatoio.

Mi fa arrabbiare come nessuno mai, ma vederlo tutto sereno con il visino compiaciuto mentre mi fa i dispetti come un bambino mi fa sentire felice.

Appoggio i piedi al suolo, coprendo il corpo con il tessuto morbido. La mia figura, riflessa nello specchio è ricoperta di succhiotti violacei. Sono dovunque, sul collo, sulla mascella, sul petto, sulla pancia e persino sulle gambe. Non avrei pensato che Lou potesse essere così insaziabile.

Sbuffo, iniziando ad escogitare mille modi per poter coprire questi segni. Ecco perché i domestici mi fissavano in modo strano, non è normale vedere tutti questi succhiotti così attaccati l'uno all'altro e lungo ogni singola parte del mio corpo.

"Sei bellissimo." Una vocina che conosco bene risuona come un soffio caldo nel mio orecchio.

"Lou, ti ho detto di stare fuori." Mugolo, avvertendo le sue labbra sul mio orecchio.

"Non posso starti lontano." Sussurra, circondando la mia vita con le sue braccia.

"Non è una scusa per attaccarti a me."

"E perché no?" Lecca il mio collo, baciandomi ovunque.

"Lou, hai già fatto abbastanza succhiotti da questo lato."

"Non è vero. Non sono mai abbastanza." Tira tra i denti un lembo di pelle, lasciando il leggero segno della sua bocca.

"Ah." Mi lascio scappare un gemito soffuso. Vorrei non smettesse mai di viziarmi.

"Ti va se ti aiuto a vestirti? Ho visto che hai scelto un completo molto sexy per oggi, hai intenzione di farmi ingelosire?"

Mi immobilizzo quando sento l'ultima parola. Ingelosire. Perché dovrebbe essere geloso. Ha detto che sono solo un amico, e gli amici non sono gelosi, non in questo modo.

"Ce la faccio anche da solo lo sai?"

"Questo è ovvio, sono io che non ce la farei senza te, non il contrario."

Sorrido timidamente. È bello quando mi fa sentire speciale.

"Lasciami almeno indossare l'intimo da solo."

"Ok, ma non sbircerò solo se proverai a indossare queste."

Mi mostra un paio di mutante in pizzo, decisamente da donna.

"Cosa? Sei forse impazzito? Sembrano scomode e poi così si vedrà tutto comunque!"

"No invece, fuori ha il pizzo mentre dentro ha il tessuto. Non si vedrà nulla e poi sono rosse."

"Il fatto che siano del tuo colore preferito non conta. A chi le hai prese poi? A una delle tue sorelle?"

"Le ho comprate apposta per te, appena le ho viste le ho immaginate attorno al tuo bellissimo sedere. Ahi! Perché mi colpisci in testa? Che ho detto?"

"Non so, secondo te è normale parlare così ad un tuo amico?"

"Tu non sei solo un amico." Mi paralizzo. "Sei un mio amico di letto." Fa l'occhiolino, ricevendo in cambio un altro pugnetto in testa.

Little white lies // LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora