Permettimi di possederti

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"Buongiorno baby, guarda che cosa ti ho portato per colazione." Il sorriso smagliante del mio Lou è la prima cosa che vedo non appena apro gli occhi. Tiene in mano due noci di cocco già aperte, sorseggiando di gusto il succo contenuto in una di esse.

"Ti sei arrampicato su un albero per prenderle?" Sorrido, sentendo le guance rosse per come mi sta guardando. Mi osserva con tenerezza, come se davanti a lui ci fosse la sua unica ragione di vita.

"Farei di tutto per te."

Arrossisco intensamente. È meraviglioso poter godere del suo viso al mattino.

"Anche io Lou. Vieni qui." Allargo le braccia, ammiccando un'espressione maliziosa.

"Che cosa stai facendo?" Ridacchia a metà tra l'impressionato e il divertito.

"Voglio un abbraccio." Sussurro con una vocina dolce e acuta.

"Tu sei matto." Scuote il capo, precipitandosi tra le mie braccia.

"È mattina, i miei neuroni non sono ancora connessi." Bofonchio ancora assonnato.

"Da quando hai più di mezzo neurone funzionante? Non si finisce mai di imparare nella vita!" Carezza i miei ricci, sussurrando queste parole in modo serio.

"Come? Ma come ti permetti? Ma che ne sai tu!" Gli tiro una leggera pacca sul sedere, è sodo, tondo al punto giusto e tremendamente piacevole da toccare.

Lo sento ridere di gusto, felice di essere riuscito a farmi disperare di primo mattino.

"Scusa." Abbasso la testa imbarazzato. Cosa mi è saltato in mente?

"Perché ti stai scusando. Ieri ci siamo promessi di seguire l'istinto, sono felice che il tuo ti suggerisca di toccarmi il sedere." Fa l'occhiolino.

"L'ho solo leggermente schiaffeggiato non l'ho toccato, maniaco." Metto un broncio prima di voltarmi dalla parte opposta.

"Sai invece ora il mio istinto cosa mi dice?" Mi abbraccia da dietro, affondando una mano tra i miei ricci per disordinarli.

"No maniaco. Cosa ti consiglia?"

"Mi piace come da mamy Lou siamo passati a maniaco. Però almeno daddy lo hai lasciato intatto." Sussurra seducente al mio orecchio, morsicchiandone la punta.

"Mhh." Mugolo, estasiato da questo contatto.
Sento il cuore battere all'impazzata nel petto. Il suo profumo, la sua voce, i suoi modi di fare mi scombussolano.

"Penso di tornare in hotel e usufruire dell'idromassaggio assieme a te."
Inizia a baciarmi il collo, leccando una striscia di pelle.

"Sei molto sicuro di te se credi che questo accadrà." Dico con il fiato corto. La sua presenza mi fa mancare il respiro.

"Ah sì? Pensi di rifiutare?" Ammicca seducente, continuando a lasciare baci sulla mia pelle.

"Non tutti cadono ai tuoi piedi facilmente."

"Questo è vero ma tu non sei di certo uno di quelli."

"Mettimi alla prova allora." Non appena pronuncio questa sfida Lou mi volta verso di lui, unendo le nostre labbra.

Appoggia le mani sul mio sedere, strizzandolo con bramosia. Gemo quando il suo bacino inizia a sfregare contro il mio, facendo entrare i nostri membri in collisione tra loro.

"Ah!" Sussurro, per non fargli sentire l'effetto che ha su di me.

La sua lingua scivola nella mia bocca, iniziando a roteare senza sosta per assaggiarmi fino infondo.

Little white lies // LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora