Quando non sei cosciente il tempo sembra non passare mai. Ti senti spaesato, debole. Solo ora comprendo quanto fragile il nostro corpo sia.
Non so quanti giorni, settimane o ore siano trascorse. Non so neppure se sia questo ciò che si sente quando si muore.
Sono morto?
Non saprei dirlo con esattezza. In fondo, dopo che Louis mi ha parlato non ho più sentito nulla. Nessuna voce, nemmeno una carezza o anche solo un piccolo rumore. Niente. Il nulla più assoluto. Dovrei essere impaurito, triste e forse anche disperato ma la verità è che... che io non provo nessuna emozione.
Non mi sento dispiaciuto o arrabbiato, ma non provo neppure quello stato di pace che ci si aspetta di sperimentare. Semplicemente sono spento, come se con un interruttore tutto fosse svanito. Ogni capacità e caratteristica umana hanno abbandonato il mio corpo.
Ma che corpo? Non percepisco nessuna parte fisica di me. Riesco solo a pensare, a ricordare tutto quello che ho vissuto quando ancora ero in vita.
Sì, perché qualunque cosa sia quella in cui mi trovo ora, non so se sia vita.
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"Harry, Harry..."
Una strana luce si para davanti a me.
"Harry, tesoro mio." Sento nuovamente pronunciare.
"M-mamma?" Penso, strizzando i miei occhioni verdi, accecati da questo sfolgorante bagliore.
"Sì sweety, sono io." Una mano mi accarezza dolcemente la testa.
"T-tu riesci a sentirmi?" Pronuncio incredulo, voltandomi verso di lei.
Il suo viso, dapprima sfuocato, inizia ad acquistare piano piano sempre più colore.
"Certo, tutti noi ti sentiamo." Mi regala un magnifico sorriso, talmente carico d'amore che è in grado di scaldarmi il cuore.
Senza neppure rendermene conto i miei occhi si spalancano completamente, viaggiando all'interno della stanza.
Le pareti bianche, con appese delle immagini religiose, rendono questo luogo molto semplice ma allo stesso tempo accogliente. L'enorme tv posata sulla piccola scrivania davanti a me, cattura la mia più totale attenzione.
È enorme. Mai nella mia vita avevo avuto tra le mani un televisore del genere.
"D-dove mi trovo?" Pronuncio, fissando l'armadio al mio fianco completamente pieno di abiti, alcuni anche di marche estremamente famose.
"In una clinica."
"C-come ci sono arrivato?"
"Ecco..."
"Harry!" La porta si spalanca all'improvviso, rivelando la figura di Liam e Niall.
Hanno entrambi un aspetto stanco, delle occhiaie a contornargli gli occhi e i capelli disfatti.
"Harry stai bene?" Parlano all'unisono, precipitandosi ai piedi del mio letto con sguardo preoccupato.
"Sì. Io... credo di sì."
"Il dottor Higgins, sarà qui a momenti. Lo abbiamo appena avvisato." Liam si rivolge a mia madre, con tono preoccupato.
"Avvertito di cosa ragazzi? Sto bene." Cerco di rassicurarli. I loro volti stanchi e stressati per la mia salute, mi mettono a disagio.
"No Harry, razza di patata che non sei altro, non stai bene." Niall punta alla mia testa, totalmente ricoperta di soffici fasce bianche.
"Da quanto... da quanto tempo sono qui?" Oso, tremendamente terrorizzato di conoscere la risposta.
"Sei stato in coma per ventotto ore Harry." Mia madre cerca di calmarmi non appena vede il mio viso sconvolto.
"C-come? C-cosa mi è successo?" Le lacrime iniziano a sgorgare senza sosta.
Ventotto ore?
"Il dottore ha applicato diversi punti sulla ferita che avevi alla tempia, inoltre, dai controlli è emerso che avevi un serio trauma cranico." Al pensiero di ciò che è accaduto, anche mia madre inizia a lacrimare.
"M-mi dispiace." Mi lascio sfuggire, senza sapere bene il perché. Detesto vedere mia madre così.
"Chi è stato Harry? Lo ricordi? Sei caduto?"
Come un fiume in piena i miei ricordi riaffluiscono di colpo, facendomi scoppiare in un pianto isterico.
"OH, tesoro mio, mi spiace. Mi spiace tanto, non volevo farti agitare." Mia madre tenta di cullarmi dolcemente.
"Dov'è Louis? Voglio Louis!" Piagnucolo tra un singhiozzo e l'altro, sentendo il bisogno di averlo accanto a me.
"Non lo so piccolo."
"Lui era qui mamma, era vicino a me, proprio dove sei tu ora. Lui mi ha portato in ospedale."
"Harry, tesoro, un ragazzo di nome Aaron ti ha aiutato, non Louis."
Come è possibile? E quelle belle parole, le carezze, devono per forza essere state quelle di Lou.
"Lou non è mai venuto? Lo avete avvisato, magari non lo sa." Li guardo speranzosi, con gli occhi ancora lucidi.
I loro volti sono fissi su di me. Sono carichi di dispiacere e questo basta a farmi capire che a Lou non importa nulla di me. Mi ha usato, esattamente come diceva Simon.
Spazio autrice:
Eccomi anche oggi con il doppio aggiornamento! Detesto tenervi sulle spine quindi faccio del mio meglio per aggiornare il più possibile! E poi Louis ha twittato perciò mi sembra ovvio festeggiare. Lo amo 🥰🥰🥰
Come vi è sembrato questo capitolo? Harry è salvo yeee !
Secondo voi era o non era Louis il ragazzo misterioso che lo ha portato in ospedale? Harry ha sentito davvero quelle belle parole oppure era solo uno scherzo della sua mente? Chi è Aaron? E Louis cosa nasconde, ma soprattutto dove è finito?
Vi lascio del tempo per fare le vostre supposizioni!
A presto mie dolci Larries 😘
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Little white lies // Larry
FanfictionDove Louis Tomlinson insegna al suo migliore amico Harry Styles a fare l'amore. Louis top Harry bottom [Larry]/[Ziam]