All of these stars

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Osservo la bandiera della scuola sventolare sulla cima dell'asta. La professoressa va bofonchiando da ore qualcosa sui numeri primi che non riuscirò mai ad afferrare. Guardo oltre la finestra il mondo che si muove, contando i secondi che mi separano alla fine delle lezioni di oggi. Solo un minuto, eppure, anche sessanta secondi con questa donna diventano ore strazianti. Chissà cosa avrà cucinato per me mamma oggi, so che lei e Gemma andranno a fare compere per il bimbo in arrivo. Mancano solo poche settimane e siamo tutti in fermento per lei e Luke. Onestamente non vedo l'ora di diventare zio, sarà meraviglioso poter veder crescere quella dolce creaturina. Ogni tanto, gli parlo dalla pancia di mia sorella e trascorriamo pomeriggi a chiederci a chi assomiglierà e quale sarà il suo carattere. Vederlo muovere e scalciare rimane sempre una magia, quando appoggia le manine sulla sua pancia e si vedono chiaramente quasi mi metto a piangere dall'emozione. Ormai tutto è formato e tra due settimane  circa potremo stringerlo. Gemma e Luke stanno ancora scegliendo il nome, per ora ne hanno due da maschio e uno da femmina. Non li hanno voluti dire ma sono certo che considereranno quello migliore per il pargolo.

Quando la campanella suona, raccolgo le mie cose e mi dirigo all'uscita il più rapidamente possibile. Oggi la classe dei miei amici è in gita, quindi dovrò tornare a casa da solo. La cosa ovviamente non mi scoccia, mi basta indossare gli auricolari e azionare la mia playlist preferita per sentirmi in ottima compagnia.

"Ehi bel ragazzo, hai impegni per il pomeriggio?"

Alzo lo sguardo, incontrando un giovane e aitante uomo vestito in tuta con gli occhiali da sole.

"Lou cosa ci fai qui?" Domando sorpreso, bloccando i miei passi.

"Andiamo a fare una gita, ti va?"

Annuisco, iniziando a correre verso di lui per abbracciarlo stretto.

"So che tempo fa ti ho chiesto di sorprendermi, ma così direi che è assolutamente troppo perfetto." Unisco le nostre labbra in un bacio casto, che mi permette di assaporarlo di nuovo dopo ore di lontananza.

"Ho bisogno che tu resti al mio fianco e per te farei seriamente di tutto."

"Dove andremo?"

"è una sorpresa."

Intreccio la mia mano nella sua e lo osservo guidare. Quando guida non dico mai nulla perché so che si concentra molto e per farlo necessita di silenzio. Viaggiamo per circa quaranta minuti, ritrovandoci davanti ad un buffo garage d'auto.

"Un garage? Dobbiamo parcheggiare?"

Lou scoppia in una risata. "No, la sorpresa è proprio qui dentro." 

Fa un cenno con la mano a dei signori vestiti in uniforme, i quali aprono per noi la serranda, invitandoci ad entrare. La simulazione di una collinetta illuminata dal sole è la prima cosa che noto. Abbasso il finestrino, facendoci sbucare la faccia per vedere più da vicino i mille tipi di fiori a terra. Sul fondo vi è anche un bacino artificiale con cascata annessa e piccoli pesci sguazzanti.

"Vogliamo fare un giro?"

Ferma l'auto, precipitandosi ad aprire la mia portiera.

Camminiamo mano nella mano per un tempo imprecisato. Lou mi racconta di quanto i suoi clienti siano stressanti, incontentabili e di quanto gli ci volessero un paio di giorni di pausa. Io ascolto attentamente, dandogli dei consigli su come gestire la poca pazienza che ha e su come migliorare i suoi modi con gli altri. D'altro canto, quando ha voluto sapere come fosse andata a scuola, per fortuna o per sfortuna, gli ho detto che era la solita noia e lui si è messo a ridacchiare dimostrandosi d'accordo con me. Esploriamo la zona con tutta la calma del mondo, concedendoci qualche istante di silenzio per assaporare la tranquillità del posto.

Little white lies // LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora