Insieme

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Louis' pov

Indietreggio spiazzato, fissandolo negli occhi. Quelle enormi perle azzurre che avevo cercato di dimenticare si sono ripresentate a me d'improvviso, come fossero una tempesta.

Osservo quel ragazzo senza pensare a nulla. Le sue parole mi hanno scosso terribilmente. Mi hanno scioccato a tal punto da non farmi sentire alcuna emozione, ma solamente confusione e paura.

Paul e gli altri agenti fanno il loro ingresso. Li guardo mentre lo ammanettano. Lui non oppone resistenza, fissa solamente me. È difficile capire a cosa stia pensando, dopotutto questa persona rimane pur sempre un estraneo.

I miei occhi restano fissi su di lui fino alla fine, fino a quando il suo corpo scompare dalla mia visuale. L'unica cosa rimasta è il suo profumo di muschio, lo stesso che Austin portava quando era bambino. In un angolino, noto il corpicino di Harry, rimane seduto fermo, senza emettere un suono. Osservo il suo collo leggermente arrossato. Non sembra una ferita grave, per sicurezza però penso che lo porterò comunque al pronto soccorso. 

Mi alzo barcollando, recandomi da lui. Lo stringo forte a me senza dire niente, so bene che nulla in questo momento potrebbe farlo sentire meglio. Il vento fresco scivola tra noi, come se potesse permetterci di dimenticare.

Dopo qualche altro istante di silenzio, lo prendo in braccio, recandomi verso la mia limousine. Decido di percorrere i corridoi secondari, ordinando all'autista di aspettarci all'uscita sul retro, così che nessuno sappia o veda nulla sull'accaduto.

Harry si limita ad appoggiarsi completamente a me, ispirando il mio profumo per tranquillizzarsi. Montiamo in auto, Harry affonda il viso nel mio petto, stringendo in un pugno la mia maglietta.

"Andiamo in ospedale Jonny, fai presto per favore."

Cerco di usare un tono gentile, farei di tutto pur di aiutarlo a calmarsi e se utilizzare parole come 'per favore' può in qualche modo influire, allora le userò senza esitazione. Il viaggio verso l'edificio scorre rapido e silenzioso, essendo notte non c'è molto traffico per le strade.

"Siamo arrivati signore, preferisce che l'aspetti qui?"

"Sì, grazie. Ci metteremo solamente un paio d'ore credo."

Lo prendo per mano, guidandolo con gentilezza e delicatezza fino al primo lettino disponibile.

"Voglio solo assicurarmi che sia tutto apposto, va bene?"

"Ormai è tardi per tornare indietro." Bofonchia guardando in basso, mettendo un broncio.

"Lo sto facendo per il tuo bene piccolo, ci farà stare tutti più tranquilli."

"Sto bene secondo te?"

"Sì, stai bene. Riesci a muoverlo e non ti fa troppo male, quindi non preoccuparti." Lo accarezzo gentilmente, sorridendogli in rassicurazione.

"Signorino Styles?" Un medico con il camice color tiffany si presenta cordialmente, invitandomi ad uscire dalla stanza per visitare il suo paziente.

Una lastra dettagliata ed una seduta ortopedica sono le uniche cure prescritte. Sospiro sollevato, con la rassicurazione che la mano di quel ragazzo non ha causato danni sul mio piccolo.

"Ehi baby, torniamo a casa."

Harry's pov

Una volta usciti dallo studio del medico con il consiglio di tanto riposo e di utilizzare del ghiaccio con una crema specifica, torniamo in auto. Tra noi rimane il silenzio fisso. Siamo entrambi scossi da ciò che è appena successo e non sappiamo come affrontare la situazione. Lou mi tiene stretto a sé. So bene che ha bisogno del mio contatto in questo momento e anche io ho bisogno di lui. Ci teniamo stretti, sperando di trovare nel silenzio le risposte che cerchiamo.

Little white lies // LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora