Bathtube

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"Lou?"

"Mhh."

"Ti dispiace se vado a farmi una doccia?"

"Sì. Ma potrei lasciarti andare se prometti di farla con me."

"N-noi? Insieme? La, la d-doccia?"

"Se preferisci faccio riempire la vasca da bagno."

Come? Mi sta prendendo in giro vero?

"Sai una cosa, credo che un bagno caldo sia l'ideale." Annuncia dopo un periodo di silenziosa riflessione.

Afferra il telefono ai bordi del letto digitando un numero.

"Bridge, prepara la vasca al secondo piano. La desidero con il solito ma aggiungici delle bolle. È chiaro?" Il suo tono è sbrigativo e duro.

Ascolta attentamente prima di rispondere in modo brusco.

"Bene, ti ho chiesto se è chiaro non mi importa se il tuo nome è Bridget e non Bridge. Vedi di sbrigarti Bridge, tra cinque minuti arriviamo."

Resto allibito, ha davvero detto arriviamo? Noi, insieme?

All'improvviso gli strappo il cellulare dalle dita. Non posso permettergli di rivolgersi in maniera così sgarbata ancora per molto.

"Scusalo Bridget, è davvero una pessima persona quando si tratta di comunicare con gli altri. So bene che è dura sopportare un tipo come lui, è talmente scorbutico e pieno di sé che fa ribrezzo." - "Sì, capisco. Se ne hai la possibilità puoi riempirla quando vuoi, non abbiamo così tanta fretta. Va bene, a tra poco allora, ti ringrazio Bridget, sei davvero molto gentile."

Lou mi fissa per tutto il tempo, osserva ogni mia mossa e ascolta ogni parola attentamente.

"Che c'è?"

"Nulla." Si volta con il viso corrucciato e pensieroso.

A volte vorrei essere nella sua mente per capire cosa pensa di così complicato.

"Puoi dirmelo se vuoi."

"No, finiremmo per litigare." Sospira, posando un braccio attorno al mio busto.

"E chi lo dice?"

"Io, e lo so per certo questo."

"Riuscirò a fartelo dire."

"È una domanda?"

"Un'affermazione."

"Ok."

"Ok?"

"L'unica cosa che io voglio farti dire in questo momento è urlare il mio nome nella vasca da bagno." Sussurra malizioso facendomi rabbrividire. Il pensiero di un nuovo contatto tra noi, accende in me un desiderio sconquassante.  

"Lou! L'abbiamo già fatto due volte in meno di dodici ore!"

"E quindi? Non c'è un numero massimo."

"Il mio corpo mi dice che ha raggiunto il numero massimo."

"Va bene. Permettimi almeno di entrare con te." Sorride, e difronte a questo splendore è impossibile rifiutare.

"Ok." Rispondo imbronciato. Lou è proprio un abile seduttore, all'inizio non ero convinto di questa cosa, ma chissà come è riuscito a farmi accettare.

All'udire le mie parole gli occhi gli si illuminano. Mi fissa adorante, trasmettendomi tutto l'amore che sta provando per me in questo istante. Si avvicina cautamente, posando le braccia sotto alle mie gambe così da potermi sollevare dal materasso. D'istinto appoggio il capo sul suo petto, beandomi del rumore del suo battito cardiaco. 

Little white lies // LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora