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<<Christian, posso parlarti?>> mi chiede mio padre entrando nel mio ufficio alla Sct House.
Dopo aver parlato con Aria e aver pranzato in famiglia, ho deciso di recarmi proprio qui, per restare solo e pensare un po' al mio futuro, ma l'intento di restare solo non è andato a buon termine.
<<Dimmi>> dico in modo sbrigativo.
<<Da quanto sapevi che Nicole non è la vera Nicole di Alfred?>> oh ecco, mi sembrava strano che non avesse saputo ancora nulla.
<<Da pochi giorni>> rispondo con nonchalance <<Tra poco Janet dovrebbe arrivare in villa e prendersi tutte le sue cose per andarsene finalmente dalla mia vita>> dico con soddisfazione <<E le ho lasciato il contratto di divorzio davanti alla porta, così appena entra si ricorda di doverlo firmare>>
Mio padre rimane in silenzio, fissando il grande panorama fuori dalla vetrata del mio ufficio. Sembra che voglia dirmi qualcosa, ma non sappia esattamente come cominciare.
<<Mi dispiace, figliolo. Mi dispiace per tutto>> se ne esce ad un certo punto, stupendomi di punto in bianco. John Scott che si scusa? Quando mai? <<Avrei dovuto starti vicino fin da quando eri piccolo, portarti qui con me, invece di lasciarti con tua madre. Ho sbagliato, sono stato un pessimo padre, ma so che tu sei diverso, Christian, tu sei diventato forte dopo tutto quello che hai passato. Ora ti lascio libero, fai quello che vuoi. Ho sbagliato a costringerti a sposare Nicole, o Janet, in ogni caso non me lo perdonerò mai>> dice, con un tono di compassione. Sinceramente aspettavo queste parole da anni ormai, e ora che finalmente le sento, mi sento più leggero e sollevato che mai.
<<Non sei stato un pessimo padre>> inizio, cercando di essere meno brutale possibile <<Non è colpa di nessuno, il passato è passato. Ora sono seduto qui, sulla sedia di un'azienda multi miliardaria che ti sei costruito da solo insieme a pochi altri soci. È davvero tanto e ti ammiro per questo>>
<<Come padre ho fatto schifo...>> ammette con disprezzo nei suoi confronti. Oddio cosa direbbe Aria in una situazione del genere per non far cadere la conversazione in una litigata?
<<Ti perdono. Queste tue parole valgono tutto il mio perdono>> rispondo alzandomi dalla sedia e andando ad abbracciare mio padre. Lo sento commuoversi sotto il mio abbraccio e io mi sento come un bambino felice quando vede il padre venire alle sue partite di calcio il sabato sera.
<<Sii felice, Christian, quella donna è stata la tua benedizione>> dice riferendosi ad Aria. Oddio pensavo non la conoscesse. Mio padre vede che sono rimasto sconvolto così mi mette una mano sulla spalla per rassicurarmi <<Vi ho visti ieri in giardino e non è la prima volta che ti vedo insieme a quella bionda>>
<<Si chiama Aria>>
<<Non pensavo che qualcuno con il carattere di mio figlio potesse mai innamorarsi un giorno. Sembra quasi un miracolo>> si mette a ridere in modo ironico <<Io voglio solo che tu sia felice d'ora in poi>>
<<Lo sarò>> dico, mentre mio padre lascia la stanza e io rimango finalmente solo, più esaltato che mai. Prendo l'ascensore e metto in moto la macchina per raggiungere Aria il prima possibile; adesso si è trasferita nella villa in modo molto precario, dato che fra pochi giorni partiremo chissà dove. Quando arrivo, noto con mio grande stupore che il foglio del divorzio è a terra e firmato. Sento nei miei occhi una luce, un riflesso di felicità che mi trasmette liberazione, da Nicole, da Janet, da Gemma, dai casini. Solo io e la mia lei.
<<Ha fatto le valigie e se ne è andata augurandoci un buon futuro>> Aria scende le scale con addosso un vestito rosso lungo fino ai piedi. Questo vestito le mette in risalto le sue curve, facendola rendere più sexy del normale. E poi i capelli avvolti in uno chignon rendono il tutto più eccitante.
<<Finalmente>> esclamo pensando alla figura di Janet che lascia per sempre la mia vita. Aria viene verso di me, guardando fuori dalla finestra <<Sta piovendo>>
<<Sì, ha iniziato adesso>> noto guardando l'acquazzone che c'è fuori. Non piove quasi mai da queste parti, ma ammetto che una pioggia ci stava. Aria si mette a saltare dalla gioia, mi prende per mano e apre la porta d'ingresso.
<<Che stai facendo?>>
<<Andiamo a correre sotto la pioggia!!>> esulta buttandosi sotto le gocce di pioggia che le bagnano istantaneamente tutto il vestito.
<<Sul serio?>>
<<Muoviti!! Non sai cosa ti perdi!>> mi sembra di avere un deja-vu di queste parole, ah sì gliele avevo dette a lei tempo fa, quando volevo farla entrare in acqua al mare ma lei si vergognava troppo per farlo. L'ho ispirata, wow.
Mi butto in mezzo alla pioggia, correndo insieme a lei, e poi quando passo sopra ad una pozzanghera cado a terra come uno stupido. <<AHAH>> si mette a ridere Aria. Cazzo, sembriamo dei 13enni disagiati.
<<Non c'è nulla da ridere. Sono un uomo di 24 anni, non un bambino dell'asilo>> brontolo con un po' di imbarazzo. Mi sono pure infangato tutti i vestiti.
<<Non prendertela>> dice avvicinandosi a me, caduto miserabilmente a terra. I suoi capelli incastrati nello chignon sono tutti bagnati, chissà come starebbe se glieli slegassi. Avvicino la mia mano ai suoi capelli e le sfilo l'elastico mettendomelo al polso. La sua chioma dorata ricade dolcemente sulle sue spalle, i suoi capelli si bagnano completamente, facendola diventare sempre più sexy e scopabile. La prendo per i fianchi e la metto sopra di me a cavalcioni, baciandola e premendo il mio corpo sul suo. La voglio più di ogni altra cosa, pioggia o no, la voglio qui e ora.
<<Non possiamo scopare in giardino>> dice scostandosi una ciocca di capelli dalla faccia <<c'è tuo figlio dentro la villa e potrebbe affacciarsi alla finestra>>
<<Non rovinare il momento>>
Lei rimane quasi delusa dalle mie parole ma poi si ricompone e finge un sorriso.
<<Dai, sto scherzando. Stasera niente sesso, voglio stare con te, parlare semplicemente, quello che non abbiamo potuto fare in questi anni>>
Vedo il suo sguardo che finalmente si illumina di nuovo di gioia. Se solo potessi farle capire quanto la amo, ma con le parole non sono bravo tanto quanto lei. D'altronde non è un crimine amare ciò che non posso spiegare, non so perché la amo, è così e basta. So solo che quando sono con lei mi sento vivo, basta solo uno sguardo da parte sua per sentirmi a casa. Mi sono innamorato della sua felicità e farò di tutto per farla sorridere ogni giorno. <<Christian Scott che rifiuta il sesso...questa mi è nuova>>
<<Abbiamo una vita davanti. Avremo posti migliori dove fare l'amore invece di accontentarci del giardino infangato dalla pioggia>>
Ride e si mette a correre verso l'ingresso.
<<Andiamo dentro prima di prenderci l'influenza>> mi consiglia alzandosi da terra.
La seguo prendendola per mano per poi andare a fare una doccia insieme.

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