Chills 2

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<<Era figo?>> domanda Hilary appoggiandosi al bancone del bar. <<E l'ottantenne che fine ha fatto?>>
<<Chissene frega dell'ottantenne, io mi preoccupo del ragazzo>> sbuffo fissando il the che ho davanti. È da mezz'ora che Hilary me l'ha preparato, ma devo ancora iniziare a bere. Vorrei tenere nascosto agli altri che si tratta di Chris, di quel Chris, ma devo sfogarmi con qualcuno.
<<ti Preoccupi? Se fossi in te ne sarei orgogliosa di lavorare con uno così. Pensaci...potreste pure diventare amici e poi chissà...qualcosa in più>> serve un cliente e poi continuiamo il discorso.
<<No, no, no. Tu non hai capito un cazzo>> rispondo rigida <<ha 20 anni! Ha la mia età! Viveva a Los Angeles!>>
<<Cosa te ne frega dell'età, non è detto che i fidanzati devono essere per forza più grandi di te e...>>
<<"Christian Scott" ti dice qualcosa?>> dico secca, all'inizio penso che non abbia sentito. Ma poi la vedo cambiare espressione.
Silenzio.
E ancora silenzio.
<<Stai dicendo...quel Christian Scott?>>
<<Esatto>>
<<Ha il suo stesso nome che coincidenza>> fa una risata falsa, ma sa molto bene che le coincidenze in questo mondo ce ne sono ben poche.
<<È lui. Con la barba e più sexy di anni fa, ma è lui.>>
<<Tu sei pazza>>
<<Mi ha chiamata "signorina">>
<<E che c'entra? >> domanda ridendo <<Avrebbe dovuto chiamarti stupidina?>>
<<Chris lo diceva mentre...>> lascio la frase in sospeso. "Mentre...facevamo sesso."
<<Mentre?>> riprende la frase.
<<Mentre andavamo a letto insieme>> dico tutto d'un fiato. Ma forse l'ho detto ad alta voce perché un signore con il tavolo affianco al mio si gira e mi guarda incuriosito.
<<Puoi andare a casa, sono le otto, ti raggiungo più tardi>> mi informa Hilary. In effetti non ho più voglia di parlare di questo.
<<Non raccontare nulla a Cam, di Christian Scott intendo>>
<<Sai che odia le bugie>>
<<per il momento è meglio così>> le dico a Hilary. Annuisce ed esco dal locale.

***

Ho detto a Cameron che il colloquio è andato molto bene e che domani inizio. Era al settimo cielo per me, anch'io lo sono, ma sto ancora pensando a Christian.
È lo stesso di tre anni fa? È cambiato? Ha voltato pagina? Si ricorda ancora della nostra storia?
È lui?
Ora sto dormendo. Volevo andare a dormire prima, per pensare meglio, ma forse stanotte non dormirò granché.
Domani mi aspetta una lunga giornata.