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<<Cam!>> urlo sperando mi risponda. Forse non è ancora a casa, o magari si è addormentato.
Andando verso il salotto sento qualcuno parlare, Cam non parla da solo, quindi ci sarà sicuramente un ospite.
Entro nella stanza.
<<Aria! Ti stavamo aspettando>> mi accoglie Cam venendomi incontro. Ci sono due ragazzi seduti sul divano e Julia seduta sulla poltrona.
I due ragazzi: Dylan e Erik. Fratelli gemelli, ma allo stesso tempo non gemelli.
Hanno lo stesso carattere, anche se Dylan è più dolce mentre Erik è più diretto. Dylan ha i capelli biondi mentre Erik è moro.
Dylan è etero mentre Erik è gay.
Gemelli proprio.
Sono amici di Cam, ma sono diventati anche i miei da quando sono arrivata.
Julia la conosco da due anni, un po' meno rispetto a loro. Era la fidanzata di Cam, poi è stata quella di Dylan, ma alla fine si è lasciata con entrambi e sono rimasti amici.
È gentile, generosa, il bene in persona.
Non è proprio la mia migliore amica quanto Hilary, che è un po' più aggressiva e coraggiosa nell'affrontare le persone, ma anche Julia è molto legata a me.
<<Hilary è con te?>> mi chiede Dylan afferrando una patatina dal sacchetto.
<<No, lavora fino a mezzanotte>> mi siedo di fianco a lui. Mi prendo una patatina e Dylan mi guarda storto. <<Erano per me>>
<<Le ho comprate io>> gli faccio la linguaccia e ci mettiamo a ridere.
<<Ho ordinato le pizze, sapete che in cucina non sono bravo>> dice Cam fissando lo schermo della tv. Sta giocando alla play con Erik. Hanno 21 anni e giocano ancora a questi giochetti...pff i maschi.
<<Nooo!>> urla Erik mentre Cameron ride e gli butta addosso le patatine. <<Che stronzo!>>
<<Non sei bravo in questi giochi, arrenditi>> Cameron si alza dal divano, solo ora mi sono accorta che indossa dei bermuda corti e una canottiera. E poi la bandana che ha in testa dove l'ha trovata?
<<Ho le birre, ho la vodka e...se volete altro andate al supermercato qua di fronte>> indica il punto dove si trova il supermercato e afferra una birra. Ho 20, dovrei aspettare i 21 per bere,  ma lo faccio lo stesso.
Non amo l'alcol ma per una volta ci sta.
<<Juliaa dove cazzo sei?>> la chiama Dylan senza ottenere risposta. Non mi ero accorta che se ne fosse andata.
<<Dove è?>>
<<era qui fin prima>> dico spiazzata.
<<Tieni la lattina, vado a cercarla>> Cameron mi passa la lattina e in un secondo la apro per portarmela alla bocca.
<<Buona>> commento sdraiandomi sul divano.
<<Certo che sei figa con quei pantaloni>> osserva Dylan accarezzandomi una gamba con un dito. <<concordi Erik?>>
Erik, completamente in disaccordo, odia le ragazze, nel senso, non è che le vorrebbe uccidere, ma gli danno fastidio. Per lui sono "insetti fastidiosi e capricciosi".
<<Non sei simpatico>> gli fa il dito medio e spegne la play per guardare la tv.
Cameron deve ancora ritornare.
<<Dammi un po' della tua birra>> me la prende di mano e se la beve in un soffio. È tutto Allenamento. Fa questi giochetti tutto il giorno con i suoi amici.
<<Non ti avevo dato il permesso>> rimprovero scalciando la lattina quasi vuota a terra. Il resto della birra macchia il pavimento. Toccherà a me pulire, accipicchia.
<<non è servito>> si alza dal divano per prenderne un' altra e intanto guardo la tv. Non trasmettono nulla di decente, anche se Erik sta guardando un documentario sulla savana.
<<Cameron che fine ha fatto?>> domanda Dylan andando verso il corridoio. Io mi alzo dal divano e lo seguo.
Il corridoio è buio e le porte dell'appartamento sono tutte chiuse...o è scappato dalla finestra o si è polverizzato.
<<Che ci fai qui?>> chiede Dylan prendendo uno spavento
<<Vengo a vedere che fine ha fatto il mio coinquilino >>
Dylan non risponde. Si sentono delle voci al di là della porta del bagno, come qualcuno che litiga o parla di cose serie.
<<stanno litigando?>> domanda origliando alla porta.
<<non origliare potrebbero accorgersene...>> mi mette una mano davanti alla bocca per farmi tacere.
<<Zitta>> mi dice. Io obbedisco.
<<Cazzo stanno uscendo vieni>> corre verso il salotto e si siede nel divano saltando. Io mi limito a rimanere in piedi.
Cam e Julia ritornano silenziosi.
<<Ce ne avete messo di tempo>> si lamenta Erik con le pizze in mano. Non mi ero accorta fossero arrivate e nemmeno che avessero suonato al campanello.
<<Beh allora cosa aspettiamo!>>
Ognuno prende la sua pizza, facendo finta che non fosse successo niente.

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