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Varco la porta dell'appartamento di me e Cameron con impetuosità scaraventandomi direttamente in salotto dove trovo Samuel, Cameron e Tania in lacrime.
Un gran bel benvenuto, eh sì, siamo tornati a Miami.
<<Ora qualcuno mi dice cosa cazzo e' successo??!!>> sbotto frastornata dal lungo viaggio e dal mal di testa provocato dal mal d'aereo e le lacrime ininterrotte.
<<Aria, calmati...non si sa ancora con certezza>> dice Tania <<È stata trovata morta ieri sera con delle coltellate al ventre...>>
<<Dove?>> balbetto sedendomi sul divano distrutta.
<<Nella sua casa qui a Miami, Ryan si trova da Christian ora, povero piccino...>> Tania è l'unica che ha il coraggio di parlare.
<<Cam, come stai?>> mi avvicino a lui che finora non ha mai mosso lo sguardo dal tappeto. Ha gli occhi lucidi ma non sta piangendo, immagino la sua tristezza...
Cameron non risponde <<Uscite tutti da casa mia, vi prego>> dice senza rispondermi.
<<Ma Cam...>> Luke azzarda a parlare
<<Uscite cazzo!!!>> sbotta mentre Samuel e Tania se ne vanno seguiti da Luke.
<<Anche tu, Aria>>
<<Ma questa è anche casa mia>>
<<Vattene ti prego, voglio stare solo>>
<<Hai bisogno di parlare e di sfogarti non di tenerti tutto dentro...>> mi avvicino a Cam per consolarlo ma lui mi spinge via violentemente facendomi paura.
<<Ho detto vattene.>>
<<Cam...>> gli prego di non cacciarmi così, anche io ho bisogno di sfogarmi con qualcuno e ho bisogno del mio migliore amico...
<<Vattene!! Prendi le tue cose! Fa le valigie!!>> urla prendendo la lampada sopra al tavolino del salotto e scaraventandola violentemente contro il muro.
I pezzi in vetro della lampada si disperdono sul pavimento, non era di grande valore, si può comprarne un'altra. È il gesto che mi sta facendo venire i brividi.
Senza dire nient'altro esco da casa mia chiudendomi la porta alle spalle. Mi ha praticamente buttata fuori casa, non l'ho mai visto così e ho una paura immensa. D'altronde ha perso l'unica ragazza di cui si è davvero innamorato...forse ha solo bisogno di pensare sperando non distrugga tutto l'appartamento.
Luke ha riaccompagnato a casa Tania e Samuel, quindi per ora sono sola e senza un posto dove andare nel bel mezzo di una tragedia. 
Hanno trovato Gemma nel suo appartamento, quindi probabilmente se vado lì troverò delle informazioni in più.
Metto in moto la mia auto, fortunatamente tengo sempre le chiavi in borsa e dopo qualche minuto arrivo davanti al suo appartamento, circondato da auto della polizia e un paio di ambulanze.
<<Lei non può passare>> mi dice un poliziotto bloccandomi il passaggio.
<<Sono un'amica>>
<<Sono in corso delle indagini, lei non è autorizzata ad entrarci>>
Inutile incazzarsi con un poliziotto, sta solo facendo il suo lavoro e io sono qui solo per capire cosa sia successo.
<<Cosa sapete?>>
<<Sono informazioni private, signorina, adesso vada a casa>>
Peccato che per ora non ce l'abbia una casa.
In questo preciso istante arriva una donna vestita in modo elegante e con i capelli ramati avvolti in uno chignon. <<Non ci sono abbastanza prove che lo confermino, potrebbe trattarsi di suicidio>> sussurra al poliziotto, dopodiché altri due uomini si piazzano affianco per ascoltare.
<<Lei non si sarebbe mai suicidata!!!>> urlo sperando mi sentano.
<<E lei chi è? Seth occupatene tu>> dice la donna ignorandomi.
"Seth" cioè probabilmente un investigatore viene verso di me <<Non può stare qui>> mi spinge verso la mia auto
<<Gemma non lo farebbe mai! Adorava la sua vita! Vi prego ditemi qualcosa...io....sto impazzendo>> dico mentre alcune lacrime mi rigano il volto. Non pensavo che dopo una vacanza rilassante a Las Vegas mi sarei ritrovata ad urlare contro dei detective per l'omicidio di una mia amica.
Quando pensi che tutto stia andato per il verso giusto, la rovina in realtà è sempre all'angolo pronta a colpire e più la tua felicità è intensa più essa arriverà con improvviso scandalo e frustrazione. Ti farà pagare la sofferenza che non hai provato essendo felice.
Mio dio sto delirando.
<<Quando avremmo qualcosa di concreto non esiteremo a contattare i famigliari e gli amici, ora però deve andarsene>>
Set mi rivolge uno sguardo quasi di compassione. Alla fine decido di girare i tacchi e salire in auto.
È inutile...dovrò aspettare...che cosa sarà successo? Gemma in questo ultimo periodo era strana, molto, ma pensavo fosse lo stress del lavoro o la fatica nel gestire Ryan.
Sono stata una pessima amica, avrei dovuto starle accanto e invece ho fatto tutto il contrario. Ma sono sicura che lei non si sarebbe mai tolta la vita. E io scoprirò chi l'ha uccisa (o forse lo faranno prima i detective).
Non ho nessun posto dove andare, ma purtroppo so dove posso trovare alcune risposte alle mie domande.
Non pensavo che sarei giunta a tanto, pensavo che il passato sarebbe rimasto tale, ma anche qui non è andata molto bene.
Metto in moto ancora e mi dirigo verso la villa degli Scott.
Lo sto facendo per Gemma...solo per lei...perché merita giustizia! Do un pugno al volante e poi ne dò uno ancora più forte, non sento nemmeno dolore, sento solo adrenalina e rabbia. Forse anche un po' di frustrazione e senso di colpa.
Sta succedendo tutto così velocemente...devo metabolizzare l'accaduto e riflettere.
Accosto la macchina davanti un bar lungo la strada, mi bevo qualche bicchiere e rifletto. Non è la soluzione giusta, ma fra poco cercherò le soluzioni.
Stavolta non mi arrenderò, d'altronde quando mai l'ho fatto?

***
Ciao ragazzi! Scusate se ho tardato a pubblicare il capitolo oggi; è un periodo un po' difficile e particolare, purtroppo anche se scrivere mi ha sempre "distratta" dai miei pensieri, questa volta non riuscivo davvero a farlo. A volte nella vita ci sono alti e bassi e io sono davvero in basso stavolta ahah. Ma tranquilli, nulla di grave, anche se sono in ritardo, ci sono sempre ;)❤️ vi voglio bene

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