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Quando torno a casa, dopo due o tre giri di Bourbon in un bar trovato a caso dietro la strada, trovo Ryan a dormire in camera sua, tranquillo e pacifico. Solo ora mi ricordo che non sono ancora riuscito a comprenderlo nei piani futuri di me e Aria, però allo stesso tempo capisco che faccio bene a portarlo via da questa casa e soprattutto da Janet. Spero che Aria sia d'accordo con me...di certo non lascerò mai mio figlio nelle mani di uno come mio padre.
Mi avvicino al suo lettino e noto che sta abbracciando sotto le coperte il suo dinosauro preferito, non può non sfuggirmi un sorriso per una scena così tenera. Gli do un bacio in fronte e poi mi distendo lì con lui cercando di non svegliarlo. E poi mi addormento insieme a lui, proprio quello che ci voleva dopo una giornata così pesante.

<<Papà! Svegliati!>> urla Ryan svegliandomi in un modo brusco e fastidioso. Non mi ero nemmeno reso conto di essermi addormentato qui, ecco perché ho dormito bene stanotte.
<<Buongiorno piccino>> lo saluto abbracciandolo, lui mi stringe forte quasi fino a farmi soffocare. <<Perché sei qui?>> mi chiede tutto felice.
Di certo non posso dirgli la verità su tutti questi casini, anche se prima o poi vedrà delle differenze dentro questa villa. Vorrei che qualcuno mi desse un consiglio su come parlare ad un bambino di quasi 5 anni in questi casi complicati.
<<Mi sono addormentato qui con te ieri notte, volevo farti compagnia>>
<<È mezzogiorno ed è pronto il pranzo!>> mi avvisa buttandomi giù dal letto <<Katia dopo vuole portarmi al cinema, posso andarci?>>
<<Certo>> per fortuna la tata è riuscita ad inventarsi qualcosa per distrarlo. Devo assicurarmi che sta storia sia sul serio finita, prima di coinvolgere mio figlio.
<<Vai di sotto e aspetta il pranzo, io ti raggiungo dopo, Yodi>>
Ryan corre al piano terra senza esitare, mentre io mi prendo qualche minuto per capire cosa fare. Il mio cellulare non ha nemmeno una notifica da parte di Aria, però c'è un numero sconosciuto che mi scrive "Ho parlato con mio padre. Grazie." penso sia il numero di Nicole. Non mi scrive nel dettagli cosa è successo fra loro, probabilmente Alfred l'ha presa meglio del previsto o forse è felice di aver scoperto la verità, in ogni caso il suo messaggio non va oltre, ma spero che Janet se ne vada il prima possibile da questa casa.
Raggiungo la sala da pranzo ancora stordito dalla dormita e mi rallegro vedendo un piatto di spaghetti davanti a me. Mio padre, di fianco a Ryan, sta ridendo mentre Ryan gli fa vedere come funziona un videogioco nuovo alla tv. Sembrano tutti così felici, tutti così sorridenti di fronte alla realtà. Più vedo le altre persone felici, più mi rendo conto che probabilmente un giorno sarò felice anch'io. Se la fortuna vorrà stare dalla mia parte.
D'un tratto sento bussare alla porta in modo frenetico, nonostante ci sia il campanello, e dei domestici si inquietano arrivando dalla cucina.
<<Aspettavi qualcuno oggi?>> chiedo a mio padre riferendomi a qualche suo cliente.
Fa' cenno di no con la testa, così una domestica inizia a camminare per andare a vedere di chi si tratta e perché bussa così violentemente, finché non sento una voce.
<<Chris!>> Cazzo. È Aria.
<<Ehm...vado io>> dico alzandomi dalla tavola e bloccando appena in tempo la domestica. Raggiungo la porta in pochi secondi e la richiudo alle mie spalle per evitare che nessuno mi segua o che ascolti.
Aria è davanti a me, sembra appena tornata da una maratona: ha i capelli spettinati, la maglietta stropicciata e sento uno strano odore di alcol.
<<Perché non mi hai risposto ieri? Cazzo! Avevamo bisogno di te!>> mi incazzo prendendola per mano e portandola in giardino, più lontano dagli altri che ci sentono dentro la villa.
<<Mi dispiace! Non...non>> balbetta impaurita <<È un casino, è tutto un fottuto casino e anche se Nicole se ne sta andando dalla tua vita, tu sarai sempre uno sbaglio per me!>> urla allontanandosi e poi tornando indietro <<Fai uscire il peggio di me! Ho tradito Luke, che mi amava moltissimo! Ho perso il rapporto con mio padre anni fa per colpa tua! Ho perso tutto per te! Mi fai fare cose di cui non vado fiera>> urla infuriata
<<È l'alcol che parla per te, devi calmarti e devi smetterla di bere così tanto>> provo a rassicurarla e cerco di fermarla, ma continua a camminare.
<<Chissà da chi ho imparato a soffocare i problemi nell'alcol!>> urla accusandomi
<<E allora sai che ti dico? Smetti di amarmi, se amarmi ti fa soffrire così tanto e ti fa...questo>> mi fermo un istante a guardare il suo stato <<Devi smetterla. Meriti di più, Aria>> il mio cuore lentamente si frantuma, ovviamente non voglio allontanarla da me, ma non posso continuare a vederla soffrire per causa mia.
<<Non ci riesco! Non riesco a non amarti! E più cerco di odiarti, più cerco di dimenticarmi di te...più le cose si fanno ancora più complicate! Non ne posso più>> si siede a terra e inizia a piangere. Non posso credere di averla ridotta a una così tanta distruzione interiore...ma per una volta cerco di essere ottimista e di vedere un futuro positivo per noi, dopo tutti i casini di questi ultimi anni.
<<Aria...>> mi avvicino a lei e le prendo una mano per confortarla <<Fra poco sarà tutto finito, potremmo andare ovunque vogliamo, quando vogliamo, vivere felici come abbiamo sempre voluto. Lontani da tutto questo>> le prometto abbracciandola.
<<Sicuro?>>
<<Sì>> rispondo sicuro <<Ormai è tutto sistemato>>
I suoi occhi verdi incontrano i miei, vedo un leggero sorriso formarsi nel suo viso e improvvisamente sento svanire il pessimismo dal suo corpo. <<Lo avresti saputo se avessi risposto alle mie chiamate di ieri>>
Fa una strana smorfia di delusione e poi distoglie lo sguardo.
<<Non posso smettere di amarti, Chris>> mi sussurra appoggiandosi con la testa al mio petto <<Sei tutto per me>>
<<Non smettere di farlo>> rispondo <<Io non smetterò mai di amarti>>
<<In passato mi hai fatto cose orribili, eppure ti amo sempre di più...cazzo>> piange prendendosi un fazzoletto dalla tasca. Anche se so che mi ama, non posso fare a meno di sentirmi una merda a vederla in questa condizioni, per colpa mia.
<<Vado a fare le valigie>> dice alzandosi da terra <<Me ne vado da casa di Luke>>
<<Lo hai già lasciato?>> le chiedo sperando in un bel sì.
<<No, lo farò dopo o stasera>> la sua voce è incrinata per colpa del pianto, il che mi mette ancora più malinconia <<Il prima possibile per poter essere felice>> dice sorridendo.
Mi avvicino e le accarezzo le guance per tirare via le lacrime <<Ti prometto che sarò una persona migliore per te>>
Lei sorride ancora, il che mi riempie di gioia. Mi prende per mano e mi dà un piccolo bacio a stampo in bocca, si mette a posto il trucco e dopo avermi sorriso un'altra volta si gira e se ne va. Questo piccolo gesto mi scalda il cuore, anche se minimo, e mi fa venire una voglia incontrollata di baciarla ancora, di sentirla mia sul serio, per davvero. La raggiungo, correndo verso di lei, le prendo il polso per girarla dalla mia parte e la bacio con passione, come la prima volta, nella mia auto, al liceo, dove iniziò tutto. Posso sentire l'adrenalina che provavo ai tempi quando la sfioravo, quando la vedevo o semplicemente quando mi rivolgeva un sorriso e mi rendeva una persona forte e vulnerabile allo stesso tempo. Ora siamo cresciuti, siamo cambiati, siamo maturati, ma il nostro amore rimane sempre uguale, le nostre anime saranno sempre connesse in qualche modo. Anche se da fuori lei può sembrare un'adulta forte, coraggiosa e determinata, in realtà so che dentro di lei c'è ancora quella Aria che si emoziona per qualsiasi cosa, che si ferma a pensare quando piove, che si prende cura di tutti, che mette le persone che ama di fronte a sè stessa. Ed era proprio questo che mi serviva anni fa: qualcuno che mi mettesse al primo posto, perché non ero mai stato nulla di serio per nessuno. È stato un fottuto casino, per colpa di entrambi o degli altri, ma che importanza ha? L'importante è aver capito cosa vogliamo davvero e come affrontarlo...perché io ora mi sento migliore, voglio essere la persona giusta per lei, anni fa ero un coglione e non la meritavo, ma ora non voglio più lasciarmela sfuggire. Afferro i fianchi di Aria per avvicinarla di più a me, posso sentire il suo calore sulla mia pelle, il battito del suo cuore che accelera. Non c'è sensazione migliore di questa al mondo, come ho fatto tutti questi anni a stare lontano da tutta questa felicità?
Anni fa lei mi amava e io non le davo nulla in cambio se non delusioni, e io non lo notavo perché ero uno stronzo che pensava solo a sè stesso, ai soldi, agli amici, alla droga, mentre Aria era solo una bellissima distrazione. Amare senza aspettarsi nulla in cambio è una cosa tipica delle fiabe. Ma nella vita reale, un amore maturo richiede un delicato equilibrio tra dare e ricevere, perché tutto ciò che non è reciproco diventa tossico.
Non sarò più quella persona tossica, non sarò più quel Christian Scott. Ora sarò il Christian Scott maturo, felice e con la donna che ama al suo fianco.
<<E questo cosa significa?>> mi chiede allontanandosi di qualche centimetro dalle mie labbra per poter parlare.
<<Che devi tornare a casa sennò fai tardi>> dico ridendo.
<<Pff stupido>> dice dandomi una pacca sulla spalla e ridendo con me <<Ti chiamo più tardi>>
Annuisco con la testa e penso che finalmente sarò davvero felice. Non servono grandi cose per essere felici, è la persona che è al nostro fianco a fare la differenza.

Ciao ragazzi!
La storia ormai sta per giungere al termine...chissà cosa succederà.
Se in questi mesi dovrò pubblicare un annuncio riguardo gli aggiornamenti dei capitoli, lo farò su twitter perché mi risulta più facile. Seguitemi: @maddvlena

vvb❤️

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