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Le vie di Miami sono molto affollate di mattina, soprattutto oggi, in cui l'autobus potrebbe arrivare da un momento all'altro o addirittura fra un' ora. Alla fermata ci sono tre persone, una donna anziana che prende l'autobus ogni mattina per andare a trovare suo figlio a lavoro, un uomo in giacca e cravatta che legge il giornale sulla panchina di fianco alla donna e un tipo arrivato proprio ora che sta parlando al telefono con qualcuno. Dalla voce sembra stia discutendo e dall'abbigliamento stropicciato intuisco sia in ritardo.
E poi ci sono io, in jeans lunghi con delle scarpe dell'adidas e una maglietta rosa con scritto "Girls" sul davanti. È il mio colore preferito, quindi lo uso molto spesso.
Non sapendo che fare alla fermata, controllo l'ora: le 7:38 del mattino. È decisamente in ritardo.
Alle 8 ho lezione e devo camminare per un quarto d'ora per arrivare all'università.
Così decido che tutto sommato sarebbe meglio prendere un taxi, non posso perdere altro tempo.
Corro nel marciapiede per raggiungere dei taxi che si sono fermati a pochi metri dalla fermata dell'autobus. Arrivo di fianco a un taxi, prima che parta devo assolutamente salire!
Corro cercando di stare attenta a non inciampare e afferro la maniglia gialla. Purtroppo qualcun altro ha avuto la mia stessa idea e mi mette la mano sopra.
<<Mi scusi ma c'ero prima io, si levi>> ma che maniere sono? L'uomo davanti a me ha giacca e cravatta e delle carte in mano, sembra un po' trasandato, data la barba non tagliata da giorni e le occhiaie ben evidenti sotto gli occhi. Più che trasandato sembra stressato e terribilmente incazzato.
<<mi dispiace, ma devo andare all'università e sono in ritardo>> cerco di essere più cordiale possibile.
<<Ho un colloquio di lavoro importante>> si gira verso di me per potermi parlare faccia a faccia << non posso perdere tem...>>
Non finisce la frase perché il taxi se ne va prima di aver finito la discussione. Proprio non ci voleva!!
<<Ecco! È colpa sua!>> mi urla dietro e con furia si passa una mano fra i capelli. Passare la mano fra i capelli? Oddio...è da anni che non vedo un gesto del genere.
<<mi scusi...>> abbasso lo sguardo. Avrei voluto ribattere e dire che è maleducato e che avevo viso prima io il taxi, ma sono ancora impressionata di aver visto quel gesto. Mi affiorano ricordi dolorosi.
Gli squilla il cellulare in tasca e per afferrarlo gli cadono tutte le carte a terra. Mi faccio subito avanti per aiutarlo e raccolgo tutti i documenti mentre lui risponde al cellulare dicendo - sto arrivando -, poi mi aiuta a raccogliere.
<<non c'era bisogno...>> mi dice prendendomi i fogli di mano.
<<un grazie mi bastava>> rispondo raccogliendo l'ultima carta. Mi porge una mano per trarmi su da terra e per la prima volta lo osservo. È giovane, sui 20, o comunque meno di 25 e molto carino.
<<Ci si vede>> mi dice per poi scappare dietro a un taxi che sta partendo. Che tipo strano... non è la prima volta che ne incontro uno così, però sono nei guai perché sono già passati 5 minuti e devo ancora trovare il modo di raggiungere l'università!
Stavolta riesco a far fermare un taxi e portarmi a destinazione.

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