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Penso che oggi sarà uno dei giorni più brutti e deprimenti della mia vita. Dovrebbe essere un giorno di festa e allegria, poiché si tratta di un fidanzamento e non di un funerale.
Però quello a "morire" sarà il mio amore, quindi il funerale ci sarebbe in ogni caso.
Cameron, che sa tutta la storia fra me e Chris, mi ha consigliato vivamente di non andarci per evitare di soffrire inutilmente, ma io da testarda che sono, ci vado lo stesso, non per me, non per i colleghi, non per la maleducata dal vestito rosso, ma per Chris.
Spero solo di non scoppiare a piangere come una bambina, cosa che potrebbe capitare sul serio. Per questo ho procurato abbastanza fazzoletti e ho rimesso i trucchi dentro alla borsa nel caso mi coli il mascara durante il pianto. Perfetto direi, no?
<<Vuoi che ti accompagni?>> domanda Cameron vedendomi agitata e senza parole. Durante la cena non ho toccato cibo, non mi ricordo nemmeno di aver parlato con Cam o di aver guardato la tv.
<<Non voglio disturbarti>>
<<Figurati, per te farei di tutto>> si alza dal divano e mi raggiunge nella mia postazione sopra al davanzale affacciato alla vista di Miami. <<Siamo migliori amici, ricordi?>>
Gli sorrido, un po'con fatica, e mi consolo con le sue parole.
<<Va bene vieni, ma se faccio scenate non allibirti>>
<<Non lo farò>> mi abbraccia e mi dà un bacio sulla fronte, poi si alza e va in camera a prepararsi.
Se solo non avessi trovato questo lavoro, forse non avrei incontrato ancora Chris, non mi sarei rovinata ancora la vita. Pare che il destino ci voglia riunire in qualche modo, quello che non capisco è se sia una cosa positiva o negativa.

Arrivati alla villa dei Scott, dopo esserci persi per strade sconosciute, parcheggiamo davanti a una piscina idromassaggio grande quanto l'appartamento di me e Cam. La ricchezza degli Scott non mi stupisce.
<<Niente male>> commenta Cam ammirando la grandezza della villa e della piscina. Il nostro appartamento non è nulla in confronto a questo.
<<Già>> dico, ricordandomi che Chris era ricco sfondato anche 3 anni fa.
Suoniamo il campanello. Non siamo i primi perché le macchine parcheggiate saranno più o meno una cinquantina e dato che siamo in anticipo prevedo altri ospiti.
Viene ad aprirci probabilmente una domestica, la quale ci accompagna in una sala piena zeppa di gente che balla un lento. Devo ammettere che la sala principale è davvero gigante.
<<Ehi!>> qualcuno mi mette una mano sulla spalla. Mi giro sorpresa e vedo una mia collega, Nancy.
<<Oh che bello vederti, già mi sentivo a disagio>> ammetto avvicinandomi un po' di più a Cameron. Lui sta già parlando con un tipo che probabilmente conosce, pff la sua popolarità a volte mi ingelosisce.
<<E lo dici a me? È da dieci minuti che vago a caso in questa casa immensa cercando qualcuno di mia conoscenza>>
Così passo tutta la serata insieme a Nancy, finché non arriva la nuova coppietta. Chris -forse dovrei smetterla di chiamarlo così- Christian ha una camicia bianca e dei jeans neri che gli stanno a pennello, mentre Nicole -mi pare si chiamasse così- ovviamente ha messo una minigonna e dei trampoli al posto delle scarpe, per non parlare della maschera di trucco che le ricopre la faccia.
<<E ora facciamo un brindisi a questi due giovanotti!>> urla un uomo massiccio di mezza età dando una spallata a Christian<< Nonostante l'età vi siete già dati da fare, eh>>
Tutti scoppiano a ridere. Non so cosa ci trovino di divertente. Gli unici a non ridere siamo io e Christian. Strano...lo vedo a disagio.
<<E ora un gran Hippi Urrà!!>>
<<Hippi! URRÀ!>> <<Hippi!Urrà>> ripetono tutti in coro
<<Hippi hippi hippi! URRÀ URRÀ URRÀ>>
Poi alla fine tutti si mettono a ridere e a urlare <<eeeeh>> a caso, alzando i bicchieri al cielo e brindando. Nicole mette una mano dietro alla testa di Christian, lui la abbraccia e si baciano. Sento la gelosia affiorarsi dentro di me. Tutti applaudono le mani.
Dopo tutta questa confusione, decido di andare a prendere da bere. Bevo un bicchiere di vino e mi incammino in mezzo alla folla cercando di trovare Cameron, ma è inutile, la sala si è riempita troppo.
Così decido di andare in bagno e chiudermi fra i miei pensieri. Ma...dov'è il bagno?
Mi incammino al piano superiore, sperando di trovare qualche domestica o qualcuno che mi dia informazioni. Mi guardo avanti e indietro, ma vedo solo porte e lunghi corridoi.
Ad un tratto vado a sbattere contro una persona e mi sporca tutto il vestito con il vino che stavo bevendo.
<<Merda, mi scusi>> eh indovinate chi può essere...Christian. Effetto film romantici, anche se qui di romantico non c'è nulla.
<<Fa niente>> dico un po' seccata. Christian si avvicina e guarda la macchia rossa che mi ricopre il petto. <<Vieni in bagno, provo a sistemare>>
<<Tranquillo faccio da sola>>
Ma lui insiste ad aiutarmi, così mi conduce al bagno, ovviamente molto lussuoso, e bagna un asciugamano con dell'acqua e del sapone. La macchia non è molto grande, però dubito che possa andare via.
<<Dovresti andare giù a festeggiare>> gli ricordo, anche se il fatto che sia qua con me mi eccita parecchio...No. Non devo pensare a Chris in quel senso, non più.
<<Lo so, però volevo un po' di tranquillità>>
Rimaniamo in silenzio, fin quando con l'asciugamano mi raggiunge e mi fa sedere sopra al davanzale del bagno. Cazzo...mi sto facendo un sacco di idee mentali su cosa potremmo fare in questo bagno...in questa posizione...
Con l'asciugamano inizia a strofinare la stoffa del vestito che mi ricopre la pancia e il seno. Non oso immaginare cosa succeda quando deve pulirmi anche all'altezza delle tette. <<Posso fare da sola>> propongo, per evitare di andare oltre.
<<Sto pagando le conseguenze del danno che ti ho causato>> sussurra puntandomi i suoi occhi azzurri e incrinando il sorriso in un ghigno malizioso. È estremamente sexy... fanculo. Se vuole davvero rimediare al danno che ha fatto deve partire da 3 anni fa.
Rimaniamo in silenzio ancora. Sono sicura che anche lui si stia trattenendo a non scoparmi. Dio...se solo ripenso alla nostra storia d'amore, a quanto perfetta era, nonostante tutti i casini che si sono creati. Perché ci siamo lasciati? Per una cazzata, un'ennesima cazzata. Per il suo carattere del cazzo, per la mia precisione nelle cose... Io lo amo ancora e sono certa che anche lui prova ancora qualcosa di me. Solo ora capisco che questi 3 anni passati lontano da Los Angeles sono stati sprecati. Era ovvio che non l'avrei mai dimenticato, ed è inevitabile che non riesco a stare in questo bagno senza mettergli le mani addosso. Come le calamite che si attirano, prima o poi succederà qualcosa, ma sono ancora in tempo per andarmene.

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