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Pov's Aria
Siamo tornati a Miami tre ore fa, il viaggio ci ha stancato più del previsto. Justin è ritornato subito nel suo appartamento, Christian alla sua amatissima villa, mentre io ora mi trovo nell'attico di Luke, seduta sulla sua poltrona in pelle rossa posizionata davanti al caminetto, ovviamente spento. Luke finora non ha dubitato di me e Chris, per fortuna, mentre io non riesco a parargli di Nicole e della chiamata che ha fatto con lei. C'è qualcosa sotto questa chiamata? Mi sta nascondendo qualcosa?
<<Sei pronta?>> Luke si sta preparando per andare al funerale di Gemma. Dobbiamo andarci tutti purtroppo, ma io non ho le forze per affrontare un dolore simile.
<<No>> rispondo con sincerità.
<<Coraggio, tesoro. Non è stata colpa di nessuno>> mi rassicura. Afferra la mia borsa dall'attaccapanni e me la porge.
<<La colpa è di chi l'ha uccisa, potrebbe essere tra gli invitati oggi>> dico con un po' di rabbia nella voce.
Luke sbuffa, si controlla un attimo allo specchio e prende le chiavi della macchina attendendomi davanti alla porta d'uscita.
Mi alzo dalla poltrona con una voglia pari a 0. Non mi sono nemmeno impegnata troppo a vestirmi, ho semplicemente messo una camicia nera, dei jeans neri e ho raccolto i capelli. Il trucco non serve, dato che piangerò come una disperata.

Io e Luke entriamo in chiesa mano nella mano, non ci sono tantissime persone, probabilmente perché i genitori di Gemma non volevano troppa confusione di persone, conoscendoli. Fra quelli già entrati scorgo alcune facce già viste, forse alcuni vecchi amici di New York e qualche suo ex. Mi siedo in una panchina non troppo davanti all'altare ma nemmeno troppo dietro, non voglio essere osservata da nessuno.
Due panchine più avanti scorgo Cameron, vederlo mi provoca un certo sollievo: almeno è vivo e sta bene. È serio, silenzioso e troppo tranquillo per i miei gusti. So che sta passando un brutto periodo, ma è il mio coinquilino, il mio migliore amico e non lo vedo da quasi una settimana. Non mi ha nemmeno più parlata.
Di fianco a lui c'è Samuel, Erik e Adam, molto normali e composti dopodiché nella panchina più avanti vedo Tania che conforta Hilary che sta piangendo. Julia e Dylan sono sconfinati dall'altra parte della chiesa e stanno parlando a bassa voce.
Luke mi rivolge uno sguardo comprensivo, starà provando pena per me o forse compassione? In ogni caso cerco di pensare a tutt'altro e concentrare la mia attenzione agli invitati.
Buttando l'occhio alla fila di fianco alla nostra vedo una chioma di capelli castani già visti. Che mi venga un colpo. Carmen. È da anni che non la vedo e di fianco a lei con mia grande sorpresa vedo anche Honey, che sta parlando con un ragazzo di colore che non riconosco.
Vorrei alzarmi per andarle a salutare, ma davanti al mio sguardo passa Nicole con in braccio Ryan, cammina velocemente verso i posti della prima fila, seria e disinvolta come se stesse per andare a disdire l'appuntamento dal parrucchiere. E subito dopo vedo Christian, vestito con uno smoking nero, ha i capelli tirati indietro con il gel e ha anche indossato un anello sull'anulare destro -forse l'anello di matrimonio?- È estremamente sexy con questo completo, ma subito la scena di io e lui che scopiamo sotto la caverna mi riaffiora alla mente facendomi pensare a tutt'altro che a Gemma, ma prima che i miei pensieri vadano troppo oltre, considerando che mi trovo anche in una chiesa, a portarmi alla realtà è l'arrivo di John Scott, il padre di Christian e un altro tizio sulla 60ina probabilmente il padre di Nicole. Sono due uomini fiduciosi di sè e altezzosi, non sembrano tanto interessati al funerale, riesco anche a scorgere un sorrisetto da parte del padre di Nicole. Pff, che gente. Christian si ferma a parlare con suo padre in mezzo alla navata della chiesa, dietro di loro si avvicinano altri due uomini con cui iniziano a parlare a bassa voce. Christian, non sembra tanto scosso dalla morte di Gemma, devo anche ammettere che nella sua vita ne ha passate di peggio e poi per lui Gemma non era importante come persona, era solo la madre di suo figlio.
La cerimonia inizia e per un'ora mi chiudo in me stessa...ammetto che ho già pianto abbastanza per la sua perdita, però accettarlo sarà più difficile del previsto. Quando finisce la cerimonia, andiamo tutti a seppellire la sua bara nel cimitero più vicino. Siamo tutti in cerchio davanti alla tomba e la metà degli invitati sta piangendo, compreso il piccolo Ryan...poverino, chissà cosa sta provando. Christian mi rivolge qualche occhiata che non riesco ad interpretare e per evitare che qualcuno lo noti abbasso lo sguardo a terra e ascolto le parole del prete che dà la benedizione alla tomba.
Quando seppelliscono la bara e la cerimonia funebre giunge al termine, tutti iniziano a parlare, creando un brusio moderato, mentre io sinceramente non so cosa dire. Luke mi accarezza la schiena per confortarmi e nel mentre vedo che tira un'occhiataccia fulminosa a Christian come se gli stesse facendo capire a chi appartengo davvero. Pff, in questo momento non ho per niente voglia di aggiungere qualcosa così continuo a tacere.
Samuel si avvicina a me, mi abbraccia timidamente e poi saluta Luke. <<Qui sono tutti in lacrime, anche io sono sconvolto, ma non riesco davvero a piangere>> dice come se fosse il migliore di tutti. A dire il vero nemmeno Luke sta piangendo e neanche Cameron, buh.
Di fianco a Samuel arriva un tizio di colore, quello vicino ad Honey, e saluta Samuel. <<Gemma era una brava ragazza, non meritava questo>> dice il ragazzo asciugandosi le lacrime <<Ha fatto quasi la stessa fine di Gloria>> aggiunge il tipo sconosciuto alla fine. Samuel abbassa lo sguardo e si richiude in sè stesso.
<<Oh scusate non mi sono presentato...sono Zac, un amico di Samuel e di Gemma>> Zac mi porge la sua mano e io gliela stringo <<Piacere, Aria>>.
<<Ah quindi sei tu quella di cui Samuel mi ha parlato tanto? Sei ancora più bella di come ti ha descritta>> dice sbozzando un mezzo sorriso.
<<Piantala>> lo rimprovera Samuel, il quale se ne va con uno sguardo cagnesco. Luke mi prende per mano, forse preso da un attacco di gelosia.
<<Tranquillo Luke, sono già fidanzato>> dice Zac accendendo il cellulare e controllando alcune notifiche. Dietro di lui appaiono come per magia Honey e Carmen, entrambe vestite di nero e con le lacrime agli occhi, mi salutano forzando un sorriso. Con Carmen ho sempre cercato di tenere i rapporti, ma con Honey le cose non si sono mai sistemate...dopo avermi fregato il ragazzo e aver voltato le spalle alle mie amiche appena mi trasferii a LA. Honey mi fissa un po' spaesata, come se non mi riconoscesse più, come se fossi una zia che non vede dall'infanzia.
<<Ciao Aria, è passato molto tempo dall'ultima volta che...>> inizia Honey a parlare, forse perché sente di essere ancora dalla parte del torto a distanza di anni, o forse per rompere questo silenzio imbarazzante.
<<Quasi sei anni>> la interrompo con un tono leggermente severo. Carmen mi rivolge uno sguardo comprensivo. Mi chiedo come faccia ad essere ancora amica di Honey.
<<Sì...d'altronde io e lei eravamo giovani e amanti del rischio, ci siamo un po' perse di vista purtroppo>> dice Honey, rivolta a Zac. Quindi e' questo il suo modo di dire "sono stata una troia, mi sono presa il tuo ragazzo e ho abbandonato le nostre amiche per fare la finta popolare". Decido di non ribattere nulla, d'altronde su una cosa ha ragione: eravamo giovani e stupide. E ne sono passate molte di cose da quegli eventi, forse il tradimento di Honey mi ha fatto capire quanto Jack fosse inutile e stronzo per me. Cosa che però mi ha portato ad affezionarmi a Chris, un altro stronzo.
Prima di pensare a qualsiasi altra cosa negativa sulla mia vita sentimentale rivolgo il mio sguardo a Luke di fianco a me. Mi ama, mi supporta, non mi tradisce, mi ha nascosto la storia di Betty però insomma nessuno è perfetto e so che posso fidarmi di lui.
Poi ad un tratto penso a me e Chris che scopiamo nella caverna del campeggio e penso che sono una stronza ad averlo fatto. Ma Luke non lo saprà mai. Perché non ha dignificato nulla.
<<Come è piccolo il mondo>> dice Zac ridendo e abbracciando Honey. Stanno insieme? Perfetto, sapevo che con Jack non sarebbe durata.
Mentre Zac, Honey e Luke parlano, Carmen viene verso di me e mi saluta forzando un sorriso. <<Mi dispiace davvero tanto per Gemma, la sentivo qualche volta, poi quando è nato Ryan ci siamo sentite di meno...però è stata importante per...tutte noi>> dice piangendo e afferrando un fazzoletto dalla tasca. <<Morire a 23 anni è orrendo>> sussurra continuando a piangere asciugandosi le lacrime.
<<Ma tu come stai?>> le chiedo per cambiare discorso.
<<Bene>> risponde <<lavoro come bibliotecaria e se avrò fortuna fra poco mi trasferirò a Seattle per ottenere un posto nell'editoria>>
<<Sono così felice per te...>> rispondo sorridente.
<<E sono single. Non ho bisogno di un ragazzo per stare bene>> dice Carmen rivolgendo un'occhiata a Honey abbracciata a Zac <<Honey sta con quello da quasi due anni. E che io sappia, non gli ha mai messo le corna>>
<<Strano>> mi azzardo a rispondere ironicamente.
<<Già, non è più la Honey che conoscevi tu. O almeno non è più la stronza che forse tu hai ancora in mente>> dice Carmen rimettendo a posto il fazzoletto e ritornando normale e composta. Honey è cambiata...Molly è cambiata, sembra che la vita si sia ribaltata rispetto ad anni fa. Io sono cambiata?
<<E tu come stai?>> mi chiede Carmen
<<Tutto okay...si va avanti>>
<<Con Luke?>>
<<Ehm sì, con lui sto molto bene>> rispondo sconfitta. Sono felice con Luke, da morire, ma non riesco a dimenticarmi la scena di me e Chris...è passato così poco tempo. <<Sono successe molte cose, ma penso che lui sia quello giusto>> dico cercando di essere più sicura possibile.
<<Jack era un coglione. Ti tradiva con Honey, quando te ne sei andata sono durati tre mesi e poi si è scoperto che si tradivano a vicenda...era finita ancora prima di iniziare>>
<<Effettivamente lasciarlo è stata la cosa di cui sono più orgogliosa nella mia vita>> dico forzando un sorriso.
<<Basta parlare di problemi e di quanto fa schifo la vita, andiamo in quel posto in cui andavamo quando tutte e 4 quando eravamo felici e spensierate?>>
<<Intenti il parco della scuola a NY?>> rimango un po' di stucco, forse perché me lo ero dimenticata <<È un po' lontanuccio considerando che ci troviamo in Florida>>
<<Va bene un qualsiasi prato...ci distendiamo lì e stiamo in silenzio finché a qualcuna non viene in mente un'idea o una soluzione, come ai vecchi tempi>>
<<Ci sto.>>

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