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<<Samuel! Sei ubriaco marcio! Scendi dal mio letto!>> Gemma continua da dieci minuti a prendere Samuel a cuscinate, ed è l'unico della compagnia ad essere ubriaco. Io sono sobrissima, ma quando mai?
<<Le tue cazzo di scarpe sono piene di fango!>> Gemma prende Samuel per un braccio e io la aiuto <<Cazzo pesi come un toro>> ammetto tirando il suo braccio sinistro per farlo scendere, infine cade sul pavimento come un frutto maturo, ridendo.
<<Ahahah che volo ragazzi! Wow ma perché siete così alte...>> dice guardando dal basso verso l'alto me e Gemma, lei incazzata da morire, io stra divertita -per fortuna ha scelto il suo letto-
<<Passerà una bella nottata la persona che dormirà su quel letto>> commenta Luke che si sta fumando una cicca sul nostro balcone con di fianco Tania che osserva la scena.
<<Oh ma grazie eh! Sempre gentile tu!>> Gemma tira un cuscino anche a Luke facendo cadere la sigaretta a terra. Luke le tira il cuscino in testa e iniziano una lotta istantanea.
<<Ehm ragazzi>>
<<Sei un coglione!>> urla Gemma
<<Oh Cameron si arrabbierà quando saprà che la sua fidanzata tratta male un suo amico>> dice Luke
<<Amico? Tu avevi un solo compito stasera: badare a Samuel. E invece lui è qui sul punto di andare in coma etilico! Questo perché eri troppo impegnato con quella Tiffany!!>>
<<Sei gelosa?>> incalza Luke
<<Ehm ragazzi...>> interviene Tania a caso per calmarli
<<Gelosa! Ah questa è bella! Sei così permaloso, orgoglioso di te stesso e arrogante che non ti rendi conto di ciò che dici! Il mondo non gira attorno a te, Luke, cazzo!>> Gemma si scalda -forse anche troppo per i miei gusti- e non ne capisco il motivo. O ha il ciclo o ha qualcosa in sospeso con Luke. Il cellulare di Gemma suona con la sua solita suoneria di una canzone delle Little Mix. Mi avvicino per vedere chi è, mi viene un tuffo al cuore quando leggo il nome "Christian" sul display. E se fosse successo qualcosa a Miami? Vedo che ha già 6 chiamate perse da lui.
<<Gem, Chris ti sta chiamando>> la avverto
<<Perché ti stai infuriando così? Fatti una cazzo di vita>> sbotta Luke
<<Perché mi irriti profondamente!!>> urla Gemma
<<Ragazzi, la smettete di urlare, questo pavimento è così caldo e comodo che sto cercando di schiacciare un pisolino>> interviene Samuel con una voce smorta, secondo me fra pochi minuti sbocca.
<<Ehm ragazzi!!>> Tania interviene ancora
<<Che cazzo vuoi!?>> urlano Luke e Gemma all'unisono.
<<LA STANZA STA ANDANDO A FUOCO>> nel balcone ci sono delle fiamme sul pavimento di legno -essendo una baita- e lei sta cercando di spegnerle con il cuscino.
<<Ecco perché il pavimento è così caldo>> sussurra Samuel.
<<La tua cazzo di sigaretta!>> Gemma punta il dito contro Luke accusandolo e lui le fa il dito medio <<Sei tu che mi hai tirato il cuscino!>>
<<Beh il cuscino si è bruciato...>> dice Tania alzandolo per farci vedere.
<<Perfetto: letto pieno di fango, cuscino bruciato, palle girate...io come cazzo farò a dormire stanotte?>> Gemma se ne va dalla stanza sbattendo la porta.
Luke corre in cucina a prendere un secchio di acqua e io vado ad aiutarlo.
<<Riempi anche questo>> mi ordina mentre aspettiamo che il secchio si riempia, certo che questo lavandino funziona proprio di merda, maledetti acquedotti montani.
<<Ma tu e Gemma(?)>> chiedo interessata al loro litigio.
<<Non so perché mi abbia strillato contro in quel modo, è da ieri che è così, forse ha problemi con il figlio o cose del genere...>> dice superficiale.
<<Beh non mi pare gentile da parte tua andarle contro se sai che sta male per qualcosa>>
<<Dai, Aria, non ti ci mettere pure tu. Abbiamo un focolare da spegnere, non una discussione da accendere>>
<<Questa era davvero pessima come battuta>> dico sorridendo. Luke mi osserva divertito, i suoi occhi cristallini mi colgono nel profondo. Non sembra una cattiva persona, perché gli altri lo trattano così? E perché fa così tanto l'insensibile?
<<Non era una battuta, sciocchina>> prende il secchio pieno e ce ne andiamo verso la mia camera il prima possibile. Tania sta trattenendo il fuoco con una coperta -del letto di Gemma- e Samuel è sopra al mio letto. Fanculo.
Riusciamo a spegnere il fuoco dopo un quarto d'ora, solo che il pavimento tra la stanza e il balcone è tutto nero e pure il soffitto. Ora dobbiamo pagare i danni ad Adam, dato che la baita è sua.
<<Samuel scendi dal mio letto>> gli ordino
<<No, sdraiati qui con me>> mi prende la mano e io mi ritraggo
<<Certo che no, le tue scarpe e la tua maglietta sono piene di fango>>
<<Beh allora me le puoi togliere di dosso come facevi una volta>> dice attirando l'attenzione dei presenti in stanza, cioè Luke e Tania. Accidenti.
<<Cosa mi sono perso?>> azzarda a chiedere Luke
<<Ti sei perso me e Aria che scopiamo in uno spogliatoio stra fatti dopo una partita a bowling indimenticabile>> Perché Samuel deve raccontargli tutto? Gli avevo detto chiaro e tondo che non volevo che si sapesse.
<<Forte>> commenta Luke
<<Stavate insieme?>> domanda Tania.
<<Oh magari...ho voglia di...>> inizia a parlare Samuel, ma io gli metto una mano davanti alla bocca e lo faccio tacere <<Ora qualcuno di voi porta questo essere sbronzo in camera sua. Subito>> ordino.
Tania si avvicina e prende Samuel per il braccio, lo posa a terra e lo trascina fino alla sua camera <<Dopo mi spieghi che è successo fra te e lui>>
Io alzo gli occhi al cielo e annuisco.
<<Tu e Samu? Ahahah fra un po' si scoprirà che ti portavi a letto pure il tuo coinquilino>> ride Luke sedendosi al posto di Samuel sul mio letto.
<<Cosa vorresti dire con questo?>> chiedo irritata.
<<Che sei una persona imprevedibile>>
<<'Sto cazzo, mi stai dando della troia?>> urlo. Cazzo Gemma ha proprio ragione ad incazzarsi con lui, è arrogante, fa battute di merda e ti fa venire i nervi. Però è anche vero che ha degli occhi azzurri chiari bellissimi, un sorriso quasi dolce, dei bei addominali che si intravedono dalla maglia in cotone, le fossette sulle guance, i suoi capelli castani...
<<No, la Tiffany di stasera sì però>> ride indifferente, afferra il pacchetto di sigarette che ha in tasca a ne prende una. Non. Può. Fumare. In. Camera.
Non riesco a trattenermi.
<<Sei proprio una persona di merda! Ti conosco da poco più di un mese e tutte le volte che parli non fai altro che dire cazzate o offendere le persone?! Ma chi ti credi di essere? L'onnipotente? Hai per caso avuto un infanzia difficile...genitori separati, tuo padre ti ignorava e tua madre ti ha abbandonato a 5 anni per fare la prostituta? O forse sei uno di quelli che è viziato fino al midollo e non aspetta altro che le persone cadino ai tuoi piedi per sfracellarle e nutrire il tuo cazzo di orgoglio? Al liceo andavi a letto con tutte, belle o brutte, per ottenere il titolo di 'leader' nella scuola ed essere considerato figo, poi quando le ragazzine stupide che finivano a letto con te si innamoravano, le ignoravi e le umiliavi. Chissà magari facevi pure video mentre ti scopavi un'ennesima verginella del primo anno e quando ti stufavi lo facevi vedere ai tuoi amici, diventava virale e lei moriva dentro...>> non ho quasi più fiato per continuare il mio discorso di sfogo, ma appena alzo lo sguardo noto una specie di 'rancore' nello sguardo di Luke. Così mi fermo di colpo e subito mi sento una merda per ciò che ho detto.
<<Scusa, io...non volevo, forse Gemma mi ha ispirata e...>> cerco di giustificarmi fallendo miserabilmente.
<<Hai fottutamente ragione. I miei genitori non erano divorziati, ma separati in casa, che era praticamente la stessa cosa. Ero "viziato fino al midollo" non mi è mai mancato nulla nella vita, ogni volta che chiedevo qualcosa mio padre mi tirava dietro la sua carta di credito e prendevo ciò che volevo. Al liceo mi portavo a letto ogni ragazza, beh non facevo video ai nostri rapporti, ma mi divertivo a portarmi a letto più ragazze dei miei amici. Nel mio liceo in Ohio, fra noi maschi c'era questa sfida mensile: ogni mese si decideva se portarsi a letto più tipe more, più bionde, più tinte ecc. Era un aprile a caso, in quel mese avevamo sorteggiato le rosse e io sono riuscito a portarne a letto 2, ma un mio amico ne aveva scopate 4 e non lo potevo accettare. Avevo scoperto che questo mio amico aveva fatto un video con una di loro, ma che non voleva farlo vedere a nessuno, così sono riuscito a rubarglielo e l'ho diffuso a tutta la scuola, in tutti i social...ovunque. Dopo pochi giorni pensavo di aver fatto la cosa giusta, che i miei amici popolari mi avrebbero considerato un bomber. Invece mi sentivo una merda e volevo raccontare tutta la verità al mio amico e alla tipa.
Quando sono andato dal mio amico si è infuriato come non mai, ha minacciato di denunciarmi, ma poi non so per quale motivo si è calmato e ha detto che tutti possono sbagliare. Con ragazza rossa del video non ci parlai mai, ma se adesso potessi rivederla, mi scuserei anche con lei. Da quel momento ho capito che dovevo diventare una persona migliore. È stato un evento che ha segnato la mia vita. Sono uno stronzo hai ragione, ma le parole a volte feriscono meno dei fatti e per quanto tu possa ricucire le ferite, ormai il danno è fatto>>
<<È una storia tristissima, ma ciò non spiega i tuoi comportamenti irritanti>> commento impressionata.
<<Ti ho raccontato solo parte della mia vita, non tutta, ci metterei giorni per farlo, cara mia>> ha ancora la sigaretta in mano, sembra quasi in procinto di accenderla.
Afferro l'accendino, gliela prendo di mano e la accendo, poi me la porto alla bocca.
<<"Non si fuma in camera mia" cit.>> dice ridendo
<<Beh ormai avevo iniziato..."per quanto tu possa ricucire le ferite, il danno è fatto">> dico imitandolo.
<<Ahahah non sei simpatica a ripetere le mie citazioni assolutamente personali. Ci sono i diritti d'autore e il copyright>>
<<Beh facciamo così: tu puoi fumare qua dentro fin che vuoi oppure spiegarmi il perché sei così fastidioso e freddo>>
<<Potrei semplicemente alzarmi e andare in giardino, ma ammetto che il tuo letto è più comodo, quindi accetto l'offerta>>
Si accende una cicca e inizia a fumare.
<<Da dove vuoi che inizi? La volta in cui caddi dalla bici rompendomi il braccio e fratturandomi la caviglia; quando presi a pugni babbo natale mascherato (che era il mio prof di Matematica); la prima volta che mi sono portato a letto una prof; il giorno in cui arrivai primo alle finali di pallanuoto...>>
<<Hai preso a pugni babbo Natale?>>
<<È stato al secondo anno di liceo, ero un po' fatto e avevo preso una F, non sapevo come vendicarmi, così ho fatto un bel regalo di Natale al mio caro prof>>
<<Sei diabolico>>
<<Nah, pensavo fosse la scelta giusta...>>

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