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Quando rincaso, con mia grande sorpresa trovo Gemma e Cameron seduti sul divano a chiacchierare.
<<Ehm scusate se disturbo>> mi incammino verso il frigo per prendere qualcosa da mettere sotto i denti. Cameron e Gemma stanno parlando molto intensamente, chissà cosa sta nascendo fra i due.
<<La tua faccia è simile a quella di una persona a cui è appena morto il cane>> dice Cameron rivolto verso di me <<Problemi?>>
<<Mah niente di che: mi hanno licenziata>> dico con nonchalance appoggiandomi al frigo.
<<Eh?>> Gemma viene verso di me per avere spiegazioni <<Sono sicura che è stata Nicole! Quella stronza si crede la padrona della Sct House! Quando lo scoprirà Christian sarà furibondo>>
<<Lascia stare, meglio così, non voglio più avere a che fare con lui. Devo dimenticarlo>> ammetto più a me stessa che agli altri. Afferro un barattolo di gelato e me lo porto in camera per finire la tesina. Non so con che coraggio, afferro il cellulare e scrivo a Samuel se stasera è impegnato. Boh quel ragazzo mi incuriosisce molto e sembra un buon amico. Ora Cameron è impegnato con Gemma, di certo non posso scaricare tutto su di lui.
Sì, purtroppo ho una cena con dei vecchi amici, niente feste per stasera ;) risponde dopo pochi minuti.
Peccato, mi hanno appena licenziata e tutto ciò che volevo era festeggiare scrivo mettendo da parte la tesina
E ne sei felice? Wow sei davvero imprevedibile. Se riesco faccio un salto da te alle 11, se non è troppo tardi
No tranquillo, tanto io e Cam stiamo sempre svegli fino alle 2 ogni notte

Ci salutiamo e finisco la mia tesina, dopotutto è stato positivo il mio licenziamento: finalmente posso dimenticare Chris.

Samuel arriva perfettamente in orario - o si stava annoiando a morte alla rimpatriata tra amici o e' fissato con la puntualità-.
<<Ciao Aria>> mi saluta scendendo dall'auto.
<<Ciao>>
<<Vado a salutare Cameron intanto, poi sono subito da te>> si incammina verso l'ascensore. Non posso permettere che Cam sappia che io esco con Samuel ma allo stesso tempo non voglio disturbare l'intimità che si è creata fra lui e Gemma.
<<Ehm Cameron è...uscito con una ragazza, tornerà domattina>> invento sperando abbocchi la scusa.
<<Oh, okay allora noi due che facciamo?>>
<<Io sinceramente non ho idee>>
<<Io sì>> Samuel mi fa uno sguardo malizioso. Bah almeno stasera ho qualcosa da fare.

Mi ha portata a giocare a Bowling, ebbene sì. Lui è bravissimo fa quasi sempre Strike, poi ci sono io che non so nemmeno tenere in mano la palla.
<<Dai coraggio, questa è la volta buona!>> mi incoraggia Samuel, però scommetto che se la sta ridendo sotto i baffi.
Tiro la palla, ma per la sesta volta non becco manco un birillo. <<Ahh che giochi senza senso!>>
<<Lo dici solo perché non ci metti impegno>>
<<E tu che ne sai?>>
<<Beh si vede...>> ride, afferra un'altra palla e becca tutti i birilli tranne due.
<<In realtà so giocare, prima era solo riscaldamento>> mi giustifico per non sembrare una frana.
<<Ok allora tieni>> mi porge un'altra palla <<Se perdi ancora, tu dovrai fare qualcosa per me, se invece fai cadere tutti i birilli, io faccio qualcosa per te>> mi ricatta, costringendomi a concentrarmi. E poi non so perché ma queste frasi suonano strane.
<<Che intendi per 'qualcosa'?>>
<<Qualsiasi cosa>> dice sorridendo
<<Pervertito>>
<<Non intendevo quello...>> ride <<Ma se proprio lo vuoi...>>
<<Eddai è il tuo metodo per non farmi stare attenta?>> lo minaccio. Cerco di prendere la mira verso i birilli, faccio qualche respiro e tiro la palla.
Gira lentamente come se fosse a rallentatore, con il cuore che batte a mille, si avvicina ai birilli, li prende appieno, cadono tutti tranne uno, che quasi miracolosamente cade alla fine.
Ho fatto Strike! Per la prima volta!
<<Wooo sapevo di essere un genio!>> mi vanto saltellando di qua e di là, vado addosso a Samuel e lo abbraccio dalla gioia.
<<Brava>> dice soddisfatto
<<Sì sì!>> urlo entusiasta, poi vedo le persone intorno a me che mi osservano divertite e mi ricompongo, che vergogna.
<<Se sapevo che serviva ricattarti per farti giocare bene, lo avrei fatto molto prima>>
<<Non è stato quello, le prime partite erano solo di allenamento>>
<<Se se>>
<<Beh ora andiamo a festeggiare la vincita e il mio licenziamento!>> prendo la mano di Samuel e lo conduco all'uscita <<Andiamo al supermercato>>
<<Cosa?>> dice incredulo Samuel
<<Fa' quello che ti dico>>
Alza le spalle e ce ne andiamo.

Io e Samuel corriamo come due ragazzini gasati lungo i marciapiedi con in mano una bottiglia di birra a testa, mentre Samuel tiene anche un sacchetto con qualche Malibu e una Jagermeister.
<<Ahah non corro così dalle lezioni di educazione motoria del liceo>> ansimo e mi fermo qualche secondo per prendere fiato e ricompormi.
Samuel invece non è nemmeno sudato, questa corsa è stata come fare una passeggiata per lui. <<Beh almeno potresti reggere il gioco, eh?>>
<<Che dovrei dire? Che sei una scansafatiche>> ride <<Sto scherzando>> aggiunge
<<Non hai tutti i torti>> mi porto la birra alla bocca e appena la finisco butto la bottiglia di vetro per terra. Emmette un rumore assordante, i pezzi di vetro riempiono il marciapiede, attirando l'attenzione di un passante che cammina più veloce, impaurito.
Io e Samuel scoppiamo ancora a ridere.
Mi siedo su una panchina, insieme a Samuel. <<Hai ancora dell'erba?>>
<<Sì, credo>> si controlla le tasche e annuisce. <<Non vorrai mica...no, no, Cameron mi picchia>> si agita nascondendo la tasca.
<<Cameron mica è qui!! Dai fammi provare!>> lo prego battendo le mani
<<Me ne pentirò>> dice sbuffando
<<Finché non lo faccio non potrai saperlo>>
Prende una cartina e inizia a girare la sua canna, che poi ovviamente darà a me. <<D'altronde hai vinto tu la scommessa al bowling>> sbuffa.
Me la porge e dopo averla accesa inizio a tirar su e tossisco, fa proprio schifo.
<<Non la finirai tutta>> dice schietto
<<E invece sì>>
<<Non posso permettertelo, sennò qui finisce male>> e che pensa? Che sia mio padre?
<<No>>
Si avvicina per prendermi la canna di mano, ma io mi ritraggo, ci ritenta e io corro via <<Tanto non mi prendi>>
Corro, velocemente, cercando di fumarmi anche la canna, ma Samuel è troppo veloce. Mi nascondo dietro un cespuglio e appena riesco a seminarlo, mi allontano arrivando fino ad un parchetto bagnato da un canale. Peccato che appena pensavo di averlo seminato, ho pestato un ramo di un albero che ha emesso un rumore fastidioso. Samuel è tornato indietro e mi ha trovata.
<<Furbacchiona del cazzo>>
<<Che hai detto?>> mi allontano lentamente alzando la canna al cielo con fare spiritoso <<Non ti ho sentito>> scherzo indietreggiando
<<Ho detto che sei una furbacchiona del...>> non fa a tempo a finire la frase che io ho già finito la canna e l'ho buttata dentro al canale. Sorrido soddisfatta: <<Furbacchiona del cazzo a chi?>>
Samuel si avvicina, appoggia le bottiglie sul prato e ride. Che ha sempre da ridere? Sono un pagliaccio?
Mi gira la testa, per poco cado a terra, cerco di tenermi in piedi appoggiandomi ad un albero ma barcollo a terra. Samuel viene verso di me e cerca di alzarmi <<Cazzo, se Cam ti vede così...>>
Mi aggrappo alla sua camicia, in questo modo sono molto vicina a lui, posso vedere i suoi occhi blu e le sue labbra carnose. Ma subito nel suo volto, compare quello di Christian, come se Chris si fosse materializzato al posto du Samuel, facendomi trasalire.
<<Toglimi le mani di dosso>> sbraito tirandomelo via. Poi torno a guardarlo e noto che non è Christian. Forse farmi quella canna non è stata una buona idea. Vedo Samuel leggermente confuso e forse un po' preoccupato, ma devo fargli capire che sto bene... mi butto verso di lui e lo bacio.
Non so cosa sto facendo. Mi prende in braccio, mi appoggia all'albero e continua a baciarmi. Poi si blocca. <<Che hai?>> gli chiedo seccata
<<Mi hai detto di toglierti le mani di dosso poco fa...>> dice, come se fosse un tipo dottrinato.
<<L'ho detto poco fa, ora voglio le tue mani dappertutto>> lo incalzo strusciandomi addosso a lui.
<<Aria...>> piagnucola <<Stai correndo troppo>>
<<Sei tu quello che corre troppo veloce!>> scherzo <<Dai Sam, lasciati andare, la vita è una sola>>
Mi guarda perplesso, io gli metto le mani sul suo petto e ricominciamo a baciarci...e poi succede di tutto...

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