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Mi risveglio sul mio letto, tutta sudata con i capelli ancora raccolti dalla sera prima e di fianco a me, Samuel. Cosa ci fa qui??
<<Tu!!?>> urlo spaventandomi della sua presenza, ma soprattutto dal fatto che abbia dormito sul mio letto. Apre un occhio, realizza di non trovarsi a casa sua -non so nemmeno dove abiti- e sbadiglia <<Bellezza, hai insistito tanto ieri, come potevo dire di no?>> si giustifica alzandosi dal letto con solo i boxer addosso.
<<Tranquillo eh! Come se fossi a casa tua!>> urlo ancora, anche se tutto sommato non posso fare a meno di notare il suo fisico scolpito e abbronzato. Si riveste e poi afferra il suo cellulare.
Io sono in intimo, davanti a lui, sul mio letto. Caspita, ora ricordo...la vodka, Chris e Nicole, la rissa, noi che torniamo a casa, e poi un vuoto. Io e Samuel non avremo mica... <<Ehm...cosa è successo ieri sera?>> domando un po' preoccupata. Non ho mai fatto cose serie da ubriaca, mi sorprenderei se lo avessi fatto ieri.
<<Hai bevuto troppo e ti sei fatta un tizio...>>
<<No no, quello lo ricordo, intendo cosa è successo qui in questa camera. Perché sei nel mio letto mezzo nudo e io sono praticamente svestita?>>
<<Ahh tranquilla Aria abbiamo solo dormito, mi hai pregato di farti compagnia perché avevi paura di un certo Christian>> ride, fa qualche passo verso di me e si siede sul letto.
<<Nemmeno da ubriaca dimentico certe persone>> sussurro con un sorriso forzato
<<Cosa?>>
<<Lascia stare>>
<<Pensavi che ne avrei approfittato di te?>>
<<Beh in effetti dopo averti visto fumare quella robaccia mi rifarei qualche pensierino sul tuo conto>> spero colga l'ironia
<<Sei uno schianto lo ammetto, ma preferisco andare a letto con partner sobrie e coscienti, mentre tu ieri eri presa davvero male>> si alza dal letto <<Stai meglio?>>
<<Sì, solo un po' di mal di testa>> rispondo guardando l'ora: 6 del mattino. Fra poche ore devo essere a lezione, accidenti.
Decido di prepararmi e Samuel si offre di accompagnarmi a lezione, lo ringrazio ed entro al college sperando che i miei compagni non notino le mie occhiaie post-sbronza.

Mi trovo davanti alla Sct House, fra pochi minuti inizio a lavorare, oggi mi hanno dato solo 3 ore pomeridiane in ufficio. Per fortuna, così ho più tempo per finire la tesina e organizzarmi per la serata.
Mentre scorro le chat di Whatsapp, davanti a me si materializza un'ombra, alzo gli occhi: Christian.
<<Ieri sera ti ho visto alla Baita del Sud>> dice tranquillamente come se fossimo vecchi amici che non si vedono da settimane.
<<Anch'io>> rispondo imbarazzata, potrebbe esserci Nicole nei paraggi, devo svignarmela <<Ho molto da fare qui in ufficio, inizio un po' prima>> mi giustifico cercando di andarmene.
<<Aria, cazzo, perché mi eviti?>> mi afferra il polso -una cosa che faceva solo anni fa- e mi fissa intensamente con i suoi occhi azzurri. Mi manca così tanto stare al suo fianco e vederlo ridere, vedere come era cambiato in meglio al mio fianco. Ora sembra sia ricaduto in basso.
<<Perché ho da fare>> di certo non posso dirgli la verità: Sai la tua fidanzatina mi minaccia di morte se ti sto vicino.
<<È stata Nicole, vero?>> si passa una mano fra i capelli e va avanti e indietro <<si mette sempre in mezzo alla mia vita>>
<<Beh è la tua fidanzata mi sembra ovvio, e se mi permetti, io ora me ne vado>>
Mi prende ancora una volta il polso e da lontano vedo Nicole che parla con una donna di una certa età. Cazzo se mi vede qui sono nei guai.
<<Chris, lasciami>> non lascia la presa
<<Aria, mi dispiace, io...guardami negli occhi e dimmi che non mi ami, solo così ti lascerò andare>>
Mi sbalordisco della sua sincerità e il modo diretto in cui si esprime. Non posso negare il fatto che non provo più nulla per lui, ma non posso nemmeno ammettere che è così.
In quello stesso istante fortunatamente si avvicina Samuel, cosa ci fa lui qui?
<<Qualcuno ti sta dando fastidio?>> ringhia Samuel a Christian e mettendosi fra me e lui.
<<E tu chi sei?>> chiede Christian, con un tono misto fra l'incazzatura e la sorpresa.
<<Sono un suo ami...>> si azzarda a dire Samuel ma io decido di intervenire <<È il mio ragazzo>> butto lì, con un unico intento: tenere lontano Christian da me.
<<Cosa?>> dicono entrambi all'unisono.
<<Eh sì, non era una cosa molto ufficiale ma è così da pochi giorni, vero Samuel?>> do una pacca nascosta a Samuel sperando stia nel gioco.
<<Ehm, sì>>
<<Ma...Aria...ok buona giornata a entrambi allora>> Chris se ne va con uno sguardo da cane bastonato. Bingo! Ci sono riuscita.
<<Scusa Samuel, volevo solo torgliermelo dai piedi>>
<<Ma è il tuo capo? Sembrava davvero amareggiato quando hai detto che siamo "fidanzati">>
<<È una lunga storia, ma tu che ci fai qui?>>
<<Jogging>> sorride <<Abito qui vicino, per me è normale passare davanti alla Sct House>>
Questo ragazzo mi incuriosisce sempre di più. Vado a lavoro con il sorriso, divertita ma allo stesso tempo delusa per aver fatto soffrire Chris. Ho fatto bene a farlo sentire così?

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