Chills 2

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La voce di Gemma che strilla mi fa sobbalzare di prepotenza, mi sveglio con una strana puzza di bruciato nauseante e un corpo caldo sotto la mia testa. Mi volto di scatto: ho dormito sopra a Luke nel mio letto. Ieri sera siamo rimasti fino alle 2 di notte a parlare, finché ci siamo entrambi addormentati a quanto pare.
<<Perché ti metti ad urlare già di mattina?>> mi lamento alzandomi da Luke e sedendomi ai piedi del letto. <<Al posto del gallo mattutino ci sei tu Gem, una sveglia niente male>> commenta Luke con voce decisa -probabilmente era sveglio già da un po'-
<<Coglione, che cazzo ci fai qui? Rompi già di mattina pure tu? E poi...Aria dove hai messo il mio caricabatterie?>> mi chiede lanciandomi una scarpa per svegliarmi.
<<Ahia>> brontolo <<È sopra al comodino>> quando schiarisco meglio la visuale noto immediatamente che Gemma sta preparando la valigia. Non dovevamo partire fra due giorni? Pensavo avessimo allungato la nostra permanenza...
<<Dove vai?>> le chiedo preoccupata
<<In quello schifo di città piena di teste di cazzo: Miami>> sbotta mettendosi il giubbotto e afferrando la sua valigia già pronta.
<<Cosa? Perché? Che succede?>>
<<Lascia stare, risolverò io come sempre>> mi liquida fissando lo schermo del suo iPhone. Probabilmente questa fuga c'entra qualcosa con le 6 chiamate di Chris di ieri notte...muoio dalla voglia di capire perché è così nervosa ma soprattutto perché non mi dice nulla.
<<Andiamo a parlarne fuori?>>
<<No, ora ho un taxi che mi aspetta, non devo tardare>> raccoglie le sue cose e se ne va sbattendo la porta senza nemmeno salutarmi. Non ha nemmeno dormito qui stanotte, il cuscino nuovo e le coperte nuove che le avevamo messo sul letto (dopo che quelle precedenti sono state bruciate) sono ancora intatte come le abbiamo messe. Dove ha dormito?
<<Sei preoccupata?>> mi chiede Luke
<<Da quando in qua t'importa>> rispondo sgarbatamente senza pensarci.
<<Buh sai com'è, ho praticamente raccontato i particolari più personali e buffi della mia vita ad una sconosciuta stanotte>>
<<Sono una sconosciuta?>>
<<So il tuo nome, quando sei nata e dove, sei simpatica, porti camicie orrende, fai tanto sesso e a volte sei pesante da sopportare. Mi pare poco materiale per definirti sul serio 'amica'>> si alza dal letto e indossa le scarpe.
<<Non c'è molto da sapere>> dico semplicemente
<<Tranquilla ce n'è di tempo per conoscerci>> sorride aprendo la porta per uscire dalla camera.
<<Ma aspetta...non è vero che faccio tanto sesso e...non sono pesante!>>
<<Adesso lo sei, tesoro>>
<<Non è vero!>> piagnucolo
<<...ehm ehm>> tossisce in modo teatrale <<Sì lo sei>> e se ne va, lasciandomi qui, non offesa, ma divertita. Non mi è dispiaciuto passare la notte con lui, è la prima volta che dormo con un ragazzo con i vestiti addosso e senza fare sesso, brava Aria così si fa.
Ma ora devo capire che problemi affliggono Gemma.

Sono scesa in cucina per fare colazione, Tania sta chiacchierando con Adam, che fortunatamente non si è incazzato per l'incendio di stanotte e ha detto che pagherà tutto lui. Samuel probabilmente è in camera con il mal di testa post sbronza.
Il mio cellulare vibra e sullo schermo compare il nome di Cameron. A primo impatto la "C" di "C"ameron mi aveva dato speranza che fosse Christian, ma non devo sperarci troppo dato che sono io che l'ho allontanato da me. Perché spero in qualcosa in cui non devo sperare?
<<Buongiorno Aria, come va?>> Cameron sembra stanco dal suo tono.
<<Bene grazie e tu a lavoro tutto apposto?>>
<<Sì, adesso sono in macchina non posso dilungare troppo con il discorso, ma puoi dire a Gemma di chiamarmi?>>
<<Gemma ritorna a Miami stamattina, non te l'ha detto?>> mi sto davvero preoccupando.
<<Forse sì, non ricordo, ieri parlava velocemente e io ero indaffarato al bar, non ho ascoltato bene. Ora ti saluto, fai la brava>>
Chiude così la chiamata lasciandomi perplessa.
<<Vuoi una brioche alla marmellata?>> chiede cortesemente Tania porgendomi il vassoio pieno di brioche profumatissime. Ne afferro una e la addento.
Un tipa bionda sconosciuta entra in cucina con i capelli tutti spettinati e noi presenti rimaniamo qui a fissarla. *10 secondi di silenzio*
<<Ehm chi sei?>> azzardo a domandare
<<Patty>> dice con una voce da topolino
<<Che ci fai qui?>> Adam sta per scoppiare a ridere.
<<Io...beh...ho...>> è in imbarazzo
<<È la tipa che si è scopata Gwe stanotte>> sussurra Tania a me all'orecchio e rido.
<<Ti avevo detto di andartene senza destare sospetti dalla porta posteriore!!>> Gwenda irrompe nella stanza avvolta in un accappatoio.
<<Era chiusa a chiave>> si lamenta la tipa
<<E allora potevi usare la finestra!>>
<<La tua camera è al secondo piano>>
<<Aarghh potevi aprire una finestra del piano terra e uscire furtivamente>> rimprovera
<<Ah...>> dice Patty abbattuta
<<Beh ora ti accompagno all'uscita>>.
Le due si avviano all'uscita e noi tre ridiamo.
<<Raga, oggi in programma ci sarebbe una bella uscita: esplorare il bosco e poi se avanziamo tempo andremo a sciare>> propone Adam
<<Non so sciare>> diciamo io e Tania all'unisono
<<C'è sempre una prima volta per tutto>>.
Gwenda rientra in cucina agitando le mani al vento <<Perché le persone non capiscono? Parlo arabo? Ok...ho l'accento inglese e voi americani quando parlate vi mangiate le parole come se fossero delle patatine fritte, ma mi sembra di essere chiara, no? Vabbè comunque voi non avete visto nulla degli ultimi 5 minuti...>> se ne va in corridoio per tornare al bagno urlando: <<Io comunque so sciare alla perfezione!>>
<<Ma scusate non avevamo programmato di farci un ragazzo ieri sera?>> chiede Tania interrogativa.
<<Sì, ma a quanto pare Gwenda non ha afferrato il concetto di "ragazzo">> rispondo
<<Ma nemmeno io ho rimorchiato>> dice Tania
<<Nemmeno io...e neanche Gemma>>
<<Se vi può rassicurare, io ho baciato un tizio ieri>> interviene Adam ridendo
Io e Tania lo guardiamo perplesse.
<<Eddai ragazze porto sempre i mocassini, non era ovvio che fossi gay?>>
Ci mettiamo tutti a ridere, anche se io probabilmente un po' l'avevo intuito.
E quindi iniziamo così la nostra giornata.